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mercoledì 17 luglio 2013

IL RIPASCIMENTO, IL SINDACO, IL PD LOCALE E IL CONSIGLIERE PACCAMICCIO...

Il problema dell'erosione della costa, come noto, nella nostra cittadina, ha sempre avuto una primaria importanza. Al riguardo, in questi giorni, nell'immediata prossimità di un ingente finanziamento pubblico (più di 4 milioni di euro) è sorta una rovente polemica tra il nostro sindaco, il PD locale, e il consigliere di opposizione Giuliano Paccamiccio.

martedì 3 gennaio 2012

LA COMMUNE C'EST MOI!!

Forse in pochi se ne sono accorti.
Da parecchie settimane, a Porto Recanati, siamo senza assessore ai Lavori pubblici (con delega al Commercio) e senza assessore allo Sport (con delega al personale). Dopo le dimissioni di Rovazzani e Agostinacchio, infatti, il nostro caro sindaco non ha ancora provveduto a sostituirli (forse avocandosi ad interim le competenze previste degli assessorati? Chi può saperlo? Sul sito del Comune le deleghe non risultano assegnate a nessuno). L'unica "promozione" ad assessore è toccata al consigliere Sampaolo, che tuttavia ha mantenuto le deleghe che aveva già (quindi, stando alla pagina web della Giunta, abbiamo un assessore ai Trasporti pubblici e scolastici e alla Mensa).

Delle due l'una: o gli assessorati erano perfettamente inutili - e allora il sindaco farebbe meglio a non rinnovare le cariche risparmiando sui compensi che competono agli assessori - oppure le dimissioni di Agostinacchio e Rovazzani non stanno facendo altro che trasformare in realtà una situazione che, a dire di molti, sarebbe da sempre il sogno della nostra prima cittadina: governare indisturbata, decidendo da sé e senza alcun "elemento di disturbo" che quotidianamente le possa sconvolgere i piani.

Insomma, più che una democrazia... un sultanato.

mercoledì 16 novembre 2011

A VOLTE RITORNANO (STORIE DI STRAORDINARIA POLITICA)

Grazie a kuvacomunicazione.it

Correva il 3 ottobre 2011. La nostra cittadina rimaneva sinceramente sorpresa nell’apprendere che l’assessore Gaetano Agostinacchio aveva rassegnato le dimissioni.
Ricordiamo ancora la sue parole in conferenza stampa, pesanti come macigni: 

“La mia è una decisione sofferta, ma si è determinato uno scollamento tra la compagine di governo ed alcuni partiti che la sostengono”

“Il processo di avvicinamento alla realizzazione del porto è stato portato avanti privatisticamente da poche persone. E così è stato per il villaggio outlet, per il quale non si è tenuto minimamente conto che alcune forze della maggioranza ed il mio movimento tra questi, fossero contrarie alla sua dislocazione nei pressi dell’Hotel House”

Aveva poi parlato della vicenda relativa alla variante al piano di spiaggia e delle modalità con le quali erano state attribuite alcune concessioni demaniali, in particolar modo quella riguardante la zona di alaggio della Fiumarella:

“un provvedimento importantissimo gestito praticamente da una sola persona… quando ne ho chiesto la ragione il sindaco mi ha risposto con una lettera i cui contenuti considero inaccettabili”

Per concludere infine così:

“siccome sono abituato a non nascondermi e ad assumermi le mie responsabilità in ogni circostanza, ho ritenuto di farlo liberando il campo della mia presenza”

Bene, dopo mesi di profondo turbamento, di proficua meditazione e di insistenti colloqui, siamo giunti al dunque:


Caro consigliere Agostinacchio,

forse non se ne sarà accorto. Ma un sempre più insistente generalizzato sentimento di antipolitica sta animando la nostra nazione. Sentimento che, ovviamente, non risparmia la nostra cittadina. Sia chiaro: chi prende i voti, in democrazia, ha sempre ragione. Ma non se la prenda se ci permettiamo di dirle che questa estenuante trattativa che ha condotto per il suo “grande rientro” appare agli occhi di molti come qualcosa di stantio, di pratica da Prima Repubblica. Il nostro pensiero, non ce ne voglia, va al pessimo esempio nazionale che il governo Berlusconi ha dato prima di cedere all'inequivocabilità dei numeri in Parlamento. Allorché si è ricorsi allo strumento della promozione a viceministro o sottosegretario o all’assegnazione di posti di generalizzato potere, come premio per una fiducia e per un voto da dare alla maggioranza di governo. 
Siamo certi che questo non è il suo caso. 
Ma in questo periodo, dare e revocare dimissioni con il suo tempismo aiuta molto a pensare male. Insomma, vorremmo essere tranquillizzati sul fatto che la sua scelta sia assolutamente politica e personale, e che abbia come scopo unico il perseguimento degli interessi della collettività.
E che, al contrario, non sia dovuta a un pedissequo attaccamento al potere a prescindere. 
Ci scusi se pensiamo male. 
Sa, di questi tempi, desidereremmo tutti maggiore chiarezza.

Siamo certi che non mancherà di fugare ogni nostro dubbio (magari infondato).

Cordialmente
L’ARGANO

martedì 15 novembre 2011

QUELLI CHE STANNO ALL'OPPOSIZ...IORANZA


Cari amici dell'ARGANO,

sul "Corriere Adriatico" di ieri abbiamo letto la notizia che "Paese vero", gruppo che fa riferimento all'ex assessore Agostinacchio, e i Socialisti che hanno appoggiato (o appoggiano, boh) l'odierna maggioranza starebbero per tornare "all'ovile". I due gruppi, secondo l'articolo, sarebbero sì usciti dalla maggioranza, ma senza passare all'opposizione (stiamo ancora cercando di comprendere come ciò sia possibile, potrebbero forse essere finiti in una specie di limbo, di "gruppo misto de noàntri",chissà).
Queste evoluzioni acrobatiche, in verità, ci hanno un po' stupito. Ci piacerebbe tanto capire con quale criterio si decide il momento di stare in maggioranza e quello in cui è meglio uscirne (forse a mesi alterni, o nei mesi con la "r", quelli in cui è meglio non prendere il sole?)
Per farvi capire al meglio i nostri dubbi, vi mostriamo l'articolo uscito ieri, e altri due pezzi che risalgono a poco più di un mese fa (se la lingua italiana ci assiste ancora, ci è parso di leggere che erano "passati all'opposizione").
Voi siete in grado di illuminarci? Vi preghiamo, aiutateci...

Come sempre, cliccate sugli articoli per ingrandirli.

Corriere Adriatico del 14.11.2011

Resto del Carlino del 17.10.2011

Corriere Adriatico del 4.10.2011

Resto del Carlino del 4.10.2011

lunedì 10 ottobre 2011

PROTERVIA AL GOVERNO

Quella scorsa è stata senza dubbio la settimana più difficile per la Giunta Ubaldi. Due importanti assessori e rappresentanti di movimenti civici non fanno più parte dell'esecutivo che guida il nostro paese. E ora ci sono assessorati da distribuire (Cecconi e Cingolani sembrano i prescelti) e strategie politiche inevitabilmente da ridisegnare. In questo vero e proprio cataclisma politico, però, ci ha colpito una cosa che vogliamo sottoporre alla vostra attenzione.
Dopo le dimissioni dell'Assessore Rovazzani, l'unica pregnante preoccupazione del nostro sindaco è stata quella di comunicare all'intera società portorecanatese che Rovazzani l'aveva cacciato lei, ritirandogli le deleghe. E che non era vero che si era dimesso. Sì, sembrerebbe un particolare insignificante. E così lo avevamo definito nel precedente post. Invece pensiamo che denoti in senso negativo quel che è il modus operandi del nostro primo cittadino. Che sembra lanciare un segnale inequivocabile: chi non segue pedissequamente il mio pensiero e i miei diktat è fuori. E lo caccio a pedate ritirandogli le deleghe. 
In questo atteggiamento vediamo recidivare quel che era già avvenuto in passato: il dimissionario assessore Agostinacchio aveva denunciato lo scarso spirito collaborativo che regnava nella giunta. Ora anche Rovazzani, con le sue dimissioni, conferma che all'interno dell'esecutivo Ubaldi lo spazio per essere propositivi e ascoltati, seppure in maniera collegiale, è decisamente minimo. E che se non si esegue il compitino, si è fuori.

Il nostro sindaco, insomma, con il suo atteggiamento, sembra lanciare avvertimenti ai consiglieri che le sono rimasti fedeli. Facendo loro capire chi comanda e chi è invece destinato a rimanere eternamente ai margini.

Gli esponenti del Pdl, per farla breve, sono avvisati. Dovranno avere molta, molta pazienza...



mercoledì 5 ottobre 2011

LE DIMISSIONI DI AGOSTINACCHIO: LE NOSTRE RIFLESSIONI

"Maggioranza litigiosa"
"Lettere dai contenuti inaccettabili"
"Mancanza di solidarietà tra colleghi di giunta"

Le frasi sopra riportate rappresentano  quanto dichiarato dal dimissionario Assessore Agostinacchio nella conferenza stampa dell'altro ieri, quando appunto ha comunicato ufficialmente il suo irrevocabile intendimento di lasciare la giunta che governa il nostro paese.

La prima riflessione che ci sorge spontanea è che a Palazzo Volpini negli ultimi mesi, non è tirata una bella aria tra i membri della nostra giunta. Si, abbiamo appreso che i signori si scrivono. Non parlano, come sarebbe lecito aspettarsi,   tra colleghi membri di un governo cittadino. Tramite missive se ne dicono di tutti i colori. Fino ad arrivare allo scambio di lettere dai "contenuti inaccettabili".

Abbiamo altresì scoperto, conseguentemente, che la maggioranza è litigiosa. E questa litigiosità porta inevitabilmente all'impossibilità di perseguire e raggiungere gli obbiettivi che si erano prefissati come programma di governo.

Dalle parole di Agostinacchio, poi, apprendiamo di una scarsa solidarietà tra i membri della giunta. Ovvero, pensiamo, di un andare ognuno per conto proprio, senza curarsi dell'obbiettivo generale che dovrebbe essere quello di prendersi cura del bene comune, e dei portorecanatesi tutti.

Non è un bello spaccato insomma quello che il dimissionario Agostinacchio ci ha riferito. Certo, non ci eravamo illusi che all'interno della giunta fossero rose e fiori. Troppi segnali indicavano di diverse incrinature nel portare avanti il progetto politico che si era programmato.

Ma qui siamo oltre. Qui siamo al cagnesco, alle piccole rivalse interne, alla disgregazione.

Ed allora, in maniera responsabile ed onesta, il nostro Sindaco, che ricordiamo in Provincia copre il ruolo di consigliere con maggioranza di altro colore (centro sinistra), a questo punto deve venire allo scoperto. E raccontarci come stanno veramente le cose. E riferirci se è in grado di andare avanti con serietà piuttosto che continuare ad assicurare semplicemente la copertura di poltrone ed incarichi un tanto al chilo.

Il nostro paese a questo punto merita qualcosa di più. E se il fallimento di un progetto politico che vedeva le forze politiche dell'UDC e del PDL unirsi ad altre liste civiche è ormai palese, bisogna che se ne tirino responsabilmente le conseguenze.





lunedì 3 ottobre 2011

BREAKING NEWS : SI DIMETTE L'ASSESSORE AGOSTINACCHIO

Questa mattina, in una conferenza stampa riservata, l'Assessore Gaetano Agostinacchio ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili.  Dopo la Lega di Fiaschetti la Ubaldi perde un altro pezzo della maggioranza (stavolta un assessore) che era risultata vincente alle ultime  elezioni comunali.

Al momento non conosciamo le motivazioni (personali e/o politiche) che hanno spinto Agostinacchio verso questa decisione.

Ci riserviamo pertanto di fornirvi maggiori informazioni non appena ne saremo in possesso.