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Visualizzazione post con etichetta medici di base. Mostra tutti i post
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venerdì 28 febbraio 2014

SARA' ORA?

Ve lo diciamo subito: questo è un tema che ci interessa molto da tanto tempo.

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul servizio di odontoiatria, i cui tempi di attesa sarebbero lunghissimi e i cui ritardi hanno messo in moto CittadinanzAttiva, il "Corriere Adriatico" sceglie di sollevare, o meglio "risollevare" il problema degli ambulatori medici e dei servizi sanitari più in generale.

martedì 28 gennaio 2014

SPUNTI PROGRAMMATICI


La politica dovrebbe risolvere i problemi dei cittadini (il condizionale è d’obbligo purtroppo….). Bene, a Porto Recanati abbiamo tutti un problema. Enorme. Sì, il nostro è l’unico paese nel quale se si va dal proprio medico della mutua, bisogna rassegnarsi a scenari da terzo mondo. Salone sempre pieno. Nessun criterio per una fila da civiltà organizzata. Nessuna numerazione stile supermercato su un pannello elettronico che vi avvisi quando sia il vostro turno.

lunedì 18 marzo 2013

CRONACA DI UN'ATTESA INFINITA (DAL MIO MEDICO CURANTE)

Riceviamo e pubblichiamo da una nostra fedele lettrice che preferisce rimanere anonima:

So che in questo blog, l'argomento è stato già trattato tempo fa. Ma essendo rimasto praticamente irrisolto, penso valga la pena raccontare cosa succede a Porto Recanati se si ha bisogno di recarsi dal proprio medico curante nella palazzina ubicata in Piazza del Borgo.

mercoledì 9 maggio 2012

UQIDO, ELIMINA LA CODA...

Quante volte in questo blog ci siamo occupati delle code all'ufficio postale o dai medici di base presso la palazzina del Borgo Marinaro? Bene, Lorenzo, un nostro fedele lettore, ci scrive. E prospetta una soluzione che vorremmo sottoporre alla vostra attenzione. Riportiamo fedelmente la sua mail:

Cara redazione,
Mi sono imbattuto in un articolo di Wired Italia, che parlava di questa azienda giovane, uqido, che ha creato questo sistema che sulla base di algoritmi da loro brevettati, permette di dare tempi di attesa e avvisi per il proprio turno alle poste, negli uffici amministrativi, dai medici ecc. nonché servizi per prenotazione e pagamento ristoranti. Naturalmente su loro sito il tutto è spiegato meglio, e un po' di pubblicità a un servizio utile e gratuito per il cittadino mi sembra una cosa buona visto che avete una risonanza particolare a Porto Recanati.
Cari saluti, Lorenzo.

Bene, volete sapere di cosa si tratta? Facilissimo e divertentissimo.

Cliccate qui e lo scoprirete.

E diteci cosa ne pensate.

martedì 1 novembre 2011

ANCORA SULLA QUESTIONE DEI MEDICI DI BASE

Ritorniamo ancora una volta sulla questione irrisolta del caos regnante al poliambulatorio dove prestano servizio i nostri medici di base.
Lo facciamo pubblicando uno scritto che ci è pervenuto da "Cittadinanza Attiva" che ci fa presente che più di un anno fa si è occupata della problematica scrivendo al Servizio Salute della Regione Marche.
Per quanto ci riguarda, come Argano, abbiamo fatto il possibile; scrivendo ai responsabili della nostra ASUR. Con risultati, purtroppo, nulli.....

Pubblichiamo integralmente il testo della lettera:

                                                                 Porto Recanati, 21 aprile 2010

                                                                              
Preg.mo Signor
ALMERINO MEZZOLANI
Servizio Salute
Regione Marche
Via Gentile da Fabriano, 3
Palazzo Rossini
60125 ANCONA


                                                           
Oggetto: alcune proposte per la prossima convenzione regionale con i medici di base.

Si premette, per opportuna conoscenza, che Cittadinanzattiva di Porto Recanati e della bassa valle del Musone è regolarmente iscritta all’albo delle associazioni del Comune di Porto Recanati e il 31 ottobre 2008 ha ottenuto dalla Regione Marche con decreto n° 83 l’iscrizione nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato sezione socio assistenziale e quindi la qualifica automatica di ONLUS.

Dal 18 giugno 2008 ha aperto, in collaborazione con l’ASUR 8, un Tavolo di Ascolto presso il Poliambulatorio di Porto Recanati, che è un punto di riferimento per critiche, giudizi, valutazioni che Cittadinanzattiva, dopo un opportuno filtro di merito, provvede a presentare periodicamente in forma sintetica e organica ai vari responsabili, mediatrice tra gli utenti e la direzione dell'ASUR 8 affinché, tenendo conto di quanto man mano si va raccogliendo, si possa, in un clima di fattiva e reciproca collaborazione, migliorare il servizio sanitario alla cittadinanza.

Alcuni problemi concernenti i rapporti tra i medici di base e i pazienti sono purtroppo irrisolvibili in quanto questi ultimi sono dei liberi professionisti.

Una delle lamentele più frequenti che il nostro Tavolo di Ascolto raccoglie, e non è certo una doglianza circoscritta solo a Porto Recanati, è quello della indisciplina che governa il ricevimento degli informatori del farmaco da parte dei medici di base.

Dato che lo sviluppo della Medicina di Gruppo costituisce, tra l’altro, una linea strategica di orientamento della sanità regionale, comporta la concentrazione dei medici di base nei poliambulatori: Case della salute, come a Porto Recanati, determina anche l’ovvia concentrazione degli informatori del farmaco nel medesimo ambiente.

I rappresentanti farmaceutici sono ricevuti dai medici di base in qualsiasi giorno della settimana, così come si presentano, con la cadenza di uno ogni due pazienti.

Tenuto conto che gli informatori in attesa di essere ricevuti sono, a volte, tre o quattro, ci sono pazienti che aspettano ore prima che arrivi il loro turno con prevedibile e giusta irritazione.

La soluzione di questo problema è stata sollecitata da tempo in occasione di incontri con la direzione dell’ASUR 8 e con lettere indirizzate alla medesima, ma il direttore, professore Pierpaolo Morosini, ci ha sempre spiegato l’impossibilità di un suo intervento che non fosse di semplice e amichevole persuasione, trattandosi appunto, come detto più sopra, di professionisti soggetti solo alle norme fissate dalla convenzione nazionale e regionale.

In parecchie altre regioni: Piemonte, Puglia, Sardegna, per esempio, sono già in vigore dei regolamenti che stabiliscono che i medici devono incontrare gli informatori del farmaco al di fuori degli orari di visita dei pazienti.

La richiesta di Cittadinanzattiva, a nome degli utenti del servizio sanitario, è quella di introdurre anche nella nostra regione una normativa come la suddetta da recepire nella convenzione regionale con i medici di base. 

La nuova sanità tende a spostare il baricentro dell’assistenza sanitaria fuori dall’ospedale perché in una società che cambia, come già da più parti autorevolmente affermato, le strutture sanitarie non possono restare le stesse ed è urgente quindi riconvertirle in strutture più consone alle nuove esigenze e, soprattutto, devono cominciare a pensare di tener conto di indici di gradimento.

Perché non introdurre, allora, nella convenzione regionale con i medici di base l’obbligo di condurre periodicamente: una volta all’anno per esempio, da parte, di una associazione di volontariato come Cittadinanzattiva, una indagine demoscopica sulla valutazione che i cittadini danno del servizio prestato dai medici di base della regione?

Inoltre abbiamo osservato che i pazienti sono particolarmente soddisfatti del metodo adottato da alcuni medici per organizzare il rapporto con loro: rubrica a disposizione del pubblico, su un tavolo accanto alla porta di ingresso dell’ambulatorio, sul quale ogni paziente scrive il suo nome per prenotarsi nel primo giorno e orario liberi, considerando mediamente la durata di una visita di dieci/quindici minuti o comunque stabilita dal medico stesso. Si eviterebbero così lunghe e defatiganti attese risparmiando tempo riducendo, altresì, quelle concentrazioni di persone in sala di attesa che inevitabilmente originano quel chiacchericcio e brusio di cui, a ragione, alcuni medici si lamentano. Sarebbe utile che tutti i medici di base adottassero questo criterio così semplice ed anche funzionale perché sperimentato ormai da tempo. Nel caso si presenti un paziente con una particolare urgenza è sottinteso possa entrare immediatamente. Se poi ci fosse una segretaria, pagata dai medici, (la spesa divisa in sei o sette non sarebbe poi così onerosa) che tenesse le varie rubriche sarebbe un qualcosa che darebbe un’idea di un salto di qualità nell’organizzazione dei rapporti tra pazienti e medici di base.

Però anche metodo dovrebbe essere indicato come obbligatorio nella convenzione per essere adottato da tutti.

Suggeriamo inoltre che ogni medico abbia registrato nel suo computer la situazione clinica del paziente della zona sanitaria in cui opera la cosiddetta presa in carico del paziente.

In convenzione andrebbe poi previsto che al momento del cambio di medico curante questi sia obbligato a rilasciare copia (cartacea o, meglio, informatica) della situazione clinica del paziente, così da favorire il cambio di professionista e garantire che il quadro sanitario sia tramandato completo e senza errori.

Questi sono i suggerimenti che la nostra esperienza sul campo ci ha spinto a darLe; il loro accoglimento nel contesto della prossima convenzione regionale con i medici di base avrebbe un costo praticamente irrisorio in confronto al sollievo e al risparmio di tempo che garantirebbe agli utenti del servizio sanitario.

Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento possa essere necessario e cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti e congratulazioni per la riconferma al Servizio Salute della nostra Regione.



          Coordinatore                          

    Assemblea territoriale              

     Giuseppe Cappelletti                                                            

        Via B. Gigli, 29                                                 

         Porto Recanati                                                  

     Telef.: 327-3813113                                             

  pino.cappelletti@libero.it                                         




mercoledì 7 settembre 2011

UPCOMING NEWS: LE NOSTRE IDEE ALTROVE SONO REALTA'

Una nostra attenta lettrice, che ringraziamo moltissimo, ci fa notare che l'idea che abbiamo sottoposto all'attenzione dell'URP della ASUR di Civitanova Marche sulla consultabilità dei referti direttamente da parte dei medici di base, al nord, presso alcuni distretti, è già un'importante realtà.

Insomma, a conferma che non abbiamo proposto cose fantascientifiche, prendiamo atto che altre ASUR, un po' più creative e organizzate della nostra, hanno messo in atto quelli che per noi sono progetti onirici...

Cliccate QUI per verificare con i vostri occhi...

LA FILA DAI MEDICI DI BASE: DOV'ERAVAMO RIMASTI?

La vignetta è di Mauro Biani, che ringraziamo
"L'Argano" è un blog. Ma prova comunque a fare la sua parte per risolvere le problematiche di questa nostra città. Non illudendosi certo di risolverle, ma almeno provandoci. In questo contesto vi vogliamo aggiornare sulla questione della fila al Poliambulatorio dai nostri medici di base, argomento molto sentito dai cittadini, che ci hanno sommerso di commenti in proposito.

Non siamo stati con le mani in mano. Insomma, ci siamo dati da fare.

Abbiamo scritto all'Ufficio Relazioni con il Pubblico della nostra ASUR (Civitanova Marche) chiedendo se potessero gentilmente fornirci gli indirizzi mail ufficiali dei nostri medici di base ai quali girare le numerose lamentele che sono pervenute al nostro blog.

Riportiamo, testuale, la risposta dell'ASUR:

"Gentile utente, non esistono delle mail dei medici di medicina di base, quindi non possiamo accogliere la sua richiesta"

La nostra controrisposta è stata alquanto polemica. Non solo ci siamo meravigliati che nel 2011 i medici di base non avessero un indirizzo email ufficiale, ma abbiamo avanzato una serie di idee che potrebbero essere connesse al fatto che un medico possa essere raggiungibile tramite appunto indirizzo di posta elettronica ai vai centri sanitari della Regione.

Proviamo a spiegare:

"Se vado a fare le analisi del sangue all'ospedale di Recanati, non occorre che poi debba prendermi una mattinata o un pomeriggio di ferie per andare a ritirare il referto. Perché quel referto è un file che può comodamente viaggiare via email e raggiungere il computer del medico di base che mi ha prescritto quella tipologia di esame in due secondi netti. Sarebbe poi cura del mio medico di base analizzare il predetto referto e contattarmi per eventuali notifiche sanitarie".

Pensateci bene. Non stiamo sognando. E' un sistema che vige in tutti i paesi europei sviluppati. Perché far viaggiare auto, consumare benzina e inquinare l'ambiente e sprecare tempo, quando possono viaggiare i file via email?

Non solo. La cosa potrebbe interessare anche altri tipi di referti. Ecografie, esami clinici dell'apparato digerente, colonscopie, ecc. ecc.  Una volta refertato, l'esame viene inviato al mio medico. Che se lo ritrova sul suo schermo, nella sua comoda scrivania. Io non vado a ritirare il referto. Non vado neppure a portarlo al mio medico alimentando file e confusione per farglielo controllare. Perché sta già sul suo PC, dove la struttura medica presso la quale mi sono recato per l'esame diagnostico ha provveduto a spedirlo.

Una volta preso atto di questa straordinaria ma elementare idea, il responsabile dell'URP (dott. Sapone) ha pensato che non eravamo tipi di arrenderci al primo ostacolo. Così ha girato la mail al responsabile della medicina di base della nostra ASUR, dott. Turchetti.

Il quale ci ha poi risposto. Ed è stata ovviamente una risposta burocratica che riportiamo integralmente per vostra completa informazione :

"Gentile utente,
innanzitutto la ringrazio per la Sua nota perchè ogni contributo anche critico ci offre occasione per ripensare i nostri servizi e apportare, se possibile, eventuali miglioramenti. In particolare, per quanto riguarda i medici di base, essendo professionisti privati, ancorché convenzionati, non hanno una mail istituzionale e il loro indirizzo, di cui siamo in possesso, non siamo autorizzati a divulgarlo.
Le consiglio di rivolgersi direttamente a loro o, in alternativa (o in aggiunta), rappresentare al sottoscritto le sue idee affinché ne possa valutare la praticabilità ed eventualmente sostenerle con i medici. In attesa di un suo eventuale riscontro, La saluto cordialmente.
Dott. Gianni Turchetti"

Inutile aggiungere che, a questo punto, avendo già avanzato ogni idea possibile per migliorare la nota situazione, ci siamo limitati a girare al dott. Turchetti i post che avevamo pubblicato sulla materia, conditi dai vostri commenti.

Di più, al momento, non abbiamo potuto fare. Ma ci piaceva rendere noto che la questione la stiamo ancora seguendo e che, magari, se qualcun altro farà sentire la sua voce con l'URP della nostra ASUR, a Civitanova, si accorgeranno che il problema è reale e decisamente sentito. Per cambiare le cose, insomma, ci vuole l'impegno e la voce di tutti. Noi siamo pronti a sostenere questa battaglia. Che, sia chiaro, è una battaglia di civiltà.