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La vignetta è di Mauro Biani, che ringraziamo |
"L'Argano" è un blog. Ma prova comunque a fare la sua parte per risolvere le problematiche di questa nostra città. Non illudendosi certo di risolverle, ma almeno provandoci. In questo contesto vi vogliamo aggiornare sulla questione della fila al Poliambulatorio dai nostri medici di base, argomento molto sentito dai cittadini, che ci hanno sommerso di commenti in proposito.
Non siamo stati con le mani in mano. Insomma, ci siamo dati da fare.
Abbiamo scritto all'Ufficio Relazioni con il Pubblico della nostra ASUR (Civitanova Marche) chiedendo se potessero gentilmente fornirci gli indirizzi mail ufficiali dei nostri medici di base ai quali girare le numerose lamentele che sono pervenute al nostro blog.
Riportiamo, testuale, la risposta dell'ASUR:
"Gentile utente, non esistono delle mail dei medici di medicina di base, quindi non possiamo accogliere la sua richiesta"
La nostra controrisposta è stata alquanto polemica. Non solo ci siamo meravigliati che nel 2011 i medici di base non avessero un indirizzo email ufficiale, ma abbiamo avanzato una serie di idee che potrebbero essere connesse al fatto che un medico possa essere raggiungibile tramite appunto indirizzo di posta elettronica ai vai centri sanitari della Regione.
Proviamo a spiegare:
"Se vado a fare le analisi del sangue all'ospedale di Recanati, non occorre che poi debba prendermi una mattinata o un pomeriggio di ferie per andare a ritirare il referto. Perché quel referto è un file che può comodamente viaggiare via email e raggiungere il computer del medico di base che mi ha prescritto quella tipologia di esame in due secondi netti. Sarebbe poi cura del mio medico di base analizzare il predetto referto e contattarmi per eventuali notifiche sanitarie".
Pensateci bene. Non stiamo sognando. E' un sistema che vige in tutti i paesi europei sviluppati. Perché far viaggiare auto, consumare benzina e inquinare l'ambiente e sprecare tempo, quando possono viaggiare i file via email?
Non solo. La cosa potrebbe interessare anche altri tipi di referti. Ecografie, esami clinici dell'apparato digerente, colonscopie, ecc. ecc. Una volta refertato, l'esame viene inviato al mio medico. Che se lo ritrova sul suo schermo, nella sua comoda scrivania. Io non vado a ritirare il referto. Non vado neppure a portarlo al mio medico alimentando file e confusione per farglielo controllare. Perché sta già sul suo PC, dove la struttura medica presso la quale mi sono recato per l'esame diagnostico ha provveduto a spedirlo.
Una volta preso atto di questa straordinaria ma elementare idea, il responsabile dell'URP (dott. Sapone) ha pensato che non eravamo tipi di arrenderci al primo ostacolo. Così ha girato la mail al responsabile della medicina di base della nostra ASUR, dott. Turchetti.
Il quale ci ha poi risposto. Ed è stata ovviamente una risposta burocratica che riportiamo integralmente per vostra completa informazione :
"Gentile utente,
innanzitutto la ringrazio per la Sua nota perchè ogni contributo anche critico ci offre occasione per ripensare i nostri servizi e apportare, se possibile, eventuali miglioramenti. In particolare, per quanto riguarda i medici di base, essendo professionisti privati, ancorché convenzionati, non hanno una mail istituzionale e il loro indirizzo, di cui siamo in possesso, non siamo autorizzati a divulgarlo.
Le consiglio di rivolgersi direttamente a loro o, in alternativa (o in aggiunta), rappresentare al sottoscritto le sue idee affinché ne possa valutare la praticabilità ed eventualmente sostenerle con i medici. In attesa di un suo eventuale riscontro, La saluto cordialmente.
Dott. Gianni Turchetti"
Inutile aggiungere che, a questo punto, avendo già avanzato ogni idea possibile per migliorare la nota situazione, ci siamo limitati a girare al dott. Turchetti i post che avevamo pubblicato sulla materia, conditi dai vostri commenti.
Di più, al momento, non abbiamo potuto fare. Ma ci piaceva rendere noto che la questione la stiamo ancora seguendo e che, magari, se qualcun altro farà sentire la sua voce con l'URP della nostra ASUR, a Civitanova, si accorgeranno che il problema è reale e decisamente sentito. Per cambiare le cose, insomma, ci vuole l'impegno e la voce di tutti. Noi siamo pronti a sostenere questa battaglia. Che, sia chiaro, è una battaglia di civiltà.
Possiamo tutti inviare un'email alla ASUR di Civitanova con il link a questo articolo, intasiamo la posta e sicuramente si accorgeranno di noi!
RispondiEliminaGià, martedi mattina il Poliambulatorio era qualcosa di indefinibile.
RispondiEliminaSiamo da capo ma questa volta non bisogna mollare.
Mi sembra che si gira intorno al problema. Lì i medici che non sanno e non vogliono organizzarsi sono 5. A che serve rivolgersi altrove?
RispondiEliminaMolto curioso il ragionamento del nostro amico anonimo di cui sopra. Ci invita ad un perpetuo sonno insomma. E' inutile che ci rivolgiamo altrove per avere un pò di organizzazione ed ordine. Dobbiamo semplicemente adagiarci sui comportamenti dei nostri medici.
RispondiEliminaCaro ANONIMO, sei molto battagliero.
Mille come te, rivoluzionerebbero il mondo......
Forse non avete capito o mi sono espresso male. Volevo dire che bisogna insistere sui diretti interessati, che tra l'altro fanno finta di niente. Ciao.
RispondiEliminaPenso che i lettori dell'ARGANO siano molto più numerosi di quelli che scrivono,dunque le idee o proposte o commenti o suggerimenti circolano a tutto tondo.
RispondiEliminaPenso che pure i medici interessati siano a conoscenza di quanto detto ,o scritto, o fatto da l'altro ieri ad oggi.
Penso che a loro faccia molto comodo la teoria delle tre scimmiette:NON VEDO-NON SENTO-NON PARLO
ma ,a questo punto ,traggo altre misere conclusioni che certo non si addicono a CHI PIU'
DEI PAZIENTI ha studiato, guadagna bene,e ha "tra
le mani" la salute di essi.
Penso che una ulteriore riflessione non faccia male a nessuno.