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mercoledì 30 marzo 2011

IDEE PER PORTO RECANATI: IN FILA... DAI MEDICI DI BASE

A chi di voi non è capitato, più o meno recentemente, di recarsi dal proprio medico curante per una visita, un consulto o per farsi rilasciare semplicemente una prescrizione medica?
Bene, se lo avete fatto, pensiamo che conoscerete l’odissea che, nella nostra città, occorre affrontare per effettuare tale operazione la quale, in apparenza, non dovrebbe certo costituire un problema e dovrebbe essere svolta in assoluta tranquillità e nel minor tempo possibile.
Nella nostra cittadina, i medici di base operano all’interno della stessa struttura, situata presso la centrale Piazza del Borgo, nella nuova palazzina destinata a tale uso da qualche anno a questa parte. Spesso, gli orari di esercizio dell’attività dei vari medici sono concomitanti e, nella sala di attesa, è normalissimo trovare una cinquantina di persone che attendono il proprio turno per poter colloquiare con il medico. All’ingresso, si viene quasi presi dal panico. Sì, perché per capire chi sia l’ultimo paziente in attesa del tuo stesso medico devi praticamente sottoporre ai presenti una sorta di “questionario ad alta voce”, interpellandoli tutti. Con la sola eccezione della dottoressa Gloria Mazza, infatti, nessun altro medico di base organizza le proprie visite con un sistema di prenotazione. Troppa fatica, forse…
Altro problema non trascurabile è che, forse unico caso del circondario, una struttura del genere non sia munita di una segretaria o di un’assistente che possa aiutarti all’ingresso. E pensare che non manca nemmeno l’apposito desk. Una segretaria, infatti, potrebbe magari occuparsi di tutte quelle prescrizioni mediche (ricette) “ordinarie e cicliche”, evitando ai pazienti di fare ore d’inutile attesa e di affollare ulteriormente la già sempre caotica sala d’attesa.
Ciò, inevitabilmente, determinerebbe inoltre condizioni di maggior sicurezza sanitaria. Immaginare di passare ore e ore in una sala d’attesa nel periodo in cui imperversano i virus influenzali non è certo pensiero piacevole e in un luogo del genere è facile trovare quotidianamente soggetti da questo punto di vista sensibili e vulnerabili.
Noi dell’ARGANO, come al solito, facciamo notare la problematica.
Basterebbe solo che i medici provvedessero a modificare leggermente l’organizzazione del servizio, programmando le visite tramite un sistema di appuntamenti. E a dotarsi di un’assistente che all’ingresso possa fungere da “filtro” per le diverse esigenze dei pazienti.

4 commenti:

  1. Mi permetto di puntualizzare che una segretaria in quanto tale non puo' prescrivere alcun farmaco, tanto meno un medico senza aver prima visitato il paziente.
    La ricetta inoltre va firmata e timbrata dal medico stesso, questa operazione non puo' essere demandata ad altri.

    Nell'occasione vorrei ringraziarvi per il lavoro che state svolgendo, questo blog è davvero interessante.

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  2. sono d'accordo perche' venga messa una segretaria per la distribuzione delle ricette ma NON d'accordo con il metodo della dottoressa Mazza....di solito non programmo i miei malanni....vengono e basta....cosa ne so io se domani o dopodomani avro' bisogno del dottore....???

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  3. Ottima idea e visto che sono sprovvista di lavoro, offro la mia disponibilità per il posto di accoglienza/segretaria. Per contattarmi scrivete ai ragazzi del blog L'argano! Grazie! :-)

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  4. Riteniamo opportuno fare delle specificazioni al nostro articolo : IN FILA DAI MEDICI.
    Noi non abbiamo parlato di una segretaria che si sostituisca al medico. Abbiamo parlato di una addetta al desk che possa per lo meno ritirare tutte le richieste di prescrizioni mediche routinarie (ce ne sono moltissime) di cui i pazienti hanno bisogno. Sarà poi cura del medico valutare le richieste ed eventualmente rilasciarle. Ci sono dei medicinali di malati cronici che debbono essere prescritti con una certa ciclicità. Il medico ovviamente si limiterebbe alla compilazione della prescrizione che gli verrebbe sottoposta dalla segretaria. Valuterebbe il caso, insomma, di un paziente di cui conosce anamnesi e storia clinica. Nulla di nuovo, fermo restando che quella determinata prescrizione il medico la può negare quando e come vuole invitando, tramite la segretaria, il paziente ad una visita. La segretaria sarebbe un filtro. E se fosse una infermiera potrebbe dedicarsi a misurarvi la pressione ad esempio. O ad aiutare un paziente che ha bisogno di una iniezione o di una medicazione.

    Ovviamente siamo altrettanto ben consci del fatto che le urgenze debbano essere trattate con altro metodo. Ci mancherebbe…..
    Ma pensiamo che se debbo far visionare una lastra o il risultato di una analisi clinica al medico curante lo si potrebbe tranquillamente fare previo appuntamento telefonico o da fissarsi appunto recandosi dalla segretaria preposta alle relazioni con i medici. Pensate che risparmio di tempo ne scaturirebbe.

    La segretaria infermiera inoltre potrebbe altresì dedicarsi nell’organizzazione delle liste di attesa preso la prevista sala. Ora si entra e non si capisce quando è il proprio turno. Non esiste un punto di riferimento. Non esiste una numerazione elettronica come quella dei supermercati. Non esiste nulla.

    Funziona così in quasi tutti i paesi limitrofi. E funziona benissimo. Perché non provarci anche a Porto Recanati ?

    La discussione, comunque, è aperta. Si accettano suggerimenti……..

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