Giovedì sera si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Porto Recanati un incontro tra i rappresentanti della ditta POLAB e la cittadinanza che aveva come scopo l'illustrazione del piano antenne che era stato commissionato alla stessa azienda.
Precisazione: chi vi scrive non era presente all'evento per altri impegni personali. Ma ho ugualmente provato a raccogliere alcune testimonianze sull'evento e, sulla base di quanto ascoltato, ho pensato che fosse l'ora di scrivere sulla problematica un post sulla falsariga di un Frequently Asked Questions che spero possa fare chiarezza. Fermo restando che, come al solito, con l'ulteriore apporto di eventuali commenti di persone competenti in materia, si possa raccogliere maggiori informazioni su una materia che scuote le coscienze popolari e interessa in particolar modo tutta la popolazione di Porto Recanati.
Procediamo, dunque:
Perchè il Comune ha pensato che fosse opportuno dotarsi di un piano antenne?
Perchè in assenza di questo strumento le compagnie telefoniche che manifestino un interesse ad installare nuovi impianti antenna a Porto Recanati, avrebbero, di fatto, campo libero. L'antenna di Via Pacinotti è stata installata in assenza di un piano antenne. La compagnia ha contattato il privato sul cui terreno l'impianto è stato realizzato. Ha contestualmente prodotto una domanda all'Ufficio Tecnico del nostro Comune. E, constatato il silenzio assenso dello stesso, ha proceduto, previo pagamento di un cospicuo affitto al privato che ospita l'impianto, ad innalzare l'antenna. Il Comune, di fatto, in assenza di un piano antenne, non ha alcuna possibilità di motivare una eventuale risposta negativa alla compagnia che fa richiesta di installazione dell'impianto. Ecco perchè il piano antenne diventa indispensabile. Perchè viene redatto da una azienda competente. Che individua i criteri più idonei alla localizzazione di questi (futuri) impianti. Ovvero:
- essere il meno impattanti possibili per la salute degli abitanti
- essere posizionati su terreni di proprietà comunale, in modo che il corrispettivo degli affitti di questi impianti vada a rimpinguare le casse pubbliche e non quelle di privati che, a fronte di somme decisamente interessanti, mettono a disposizione le loro proprietà senza farsi nessun conseguente scrupolo se questi impianti possano poi divenire nocivi per la salute degli abitanti.
Chi ha commissionato il piano antenne alla ditta POLAB?
Lo ha commissionato l'amministrazione Montali e, in particolar modo, l'assessore all'urbanistica Lorenzo Riccetti.
Che cosa ha fatto la POLAB?
Ha studiato tutti gli impianti già presenti sul territorio e gli effetti dell'inquinamento elettromagnetico per ognuno di questi impianti. Ha altresì posizionato nella casa di chi vi scrive, che si è offerto volontario per tale iniziativa, (balcone lato Via dei Cementieri) una centralina di rilevamento che, negli ultimi sei mesi ha fornito i dati che
potete trovare a questo link.
Quanti ulteriori impianti dovrebbero essere installati, in base alle richieste delle compagnie telefoniche, nella nostra cittadina?
A quanto riferito e noto, dovrebbero sorgere ulteriori 7 impianti. E' ovvio che in presenza di un piano antenne adottato per delibera, queste compagnie non potranno procedere come fatto in Via Pacinotti.
Ma dovranno tenere conto delle indicazioni espresse nello stesso piano per localizzare gli impianti. E dovranno in questo modo adeguarsi a quanto stabilito, scendendo a patti, in una sorta di concertazione con l'amministrazione comunale.
Quale è il valore fissato per legge di esposizione massima da inquinamento elettromagnetico in Italia e dunque a Porto Recanati?
Il valore massimo consentito per legge è pari a 6 V/m
Quale è il valore massimo consentito per legge negli altri paesi più sviluppati in campo di telefonia mobile?
Il valore italiano stabilito per legge è tra quelli più bassi. E dunque più rispettoso della salute degli abitanti. Nel maggioranza degli altri paesi europei (Francia, Gran Bretagna, Svezia, Germania) i limiti di legge oscillano tra i 40 e i 60 V/m. Proprio per questo le compagnie di telecomunicazioni che operano in italia
stanno chiedendo di innalzare il limite di 6 V/m adeguandolo alla normativa UE.
Anche USA, Canada, Australia e Giappone hanno limiti compresi tra i 30 e i 60 V/m.
Maglia nera in questa graduatoria, sembra essere la Germania con i suoi 97 V/m.
Ci sono studi che hanno dimostrato che l'esposizione a campi elettromagnetici può provocare neoplasie, soprattutto in età infantile?
Questa è la domanda delle domande. L'AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) dopo aver preso in esame vari studi a livello internazionale ha concluso che:
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato l'esposizione ad onde elettromagnetiche non ionizzanti sugli essere umani come "
possibilmente cancerogeno per l'uomo". Tale classificazione è utilizzata per denotare un agente rispetto al quale vi sia una limitata evidenza di cancerogenicità nell'uomo ed un'evidenza meno che sufficiente di cancerogenicità negli animali da laboratorio. Pertanto tale classificazione è tra le categorie più deboli ( "non classificabile" - "probabilmente non cancerogeno per l'uomo" - "possibilmente cancerogeno per l'uomo" - "probabilmente cancerogeno per l'uomo" - "cancerogeno per l'uomo") utilizzate dall'IARC (Agenzia Internazionale Ricerca sul Cancro) per classificare i cancerogeni potenziali sulla base delle evidenze scientifiche fino ad oggi pubblicate.
(fonte "Ambiente e Diritto - Elettromagnetismo un rischio reale?)
Possiamo limitare l'esposizione ad inquinamento elettromagnetico variando le nostre abitudini in campo domestico?
Decisamente si. Innanzitutto è consigliabile usare vivavoce o auricolari quando si telefona con il proprio cellulare. E' inoltre da tener presente che l'uso del cellulare è potenzialmente più pericoloso quando disponiamo di un segnale scarso.
Altro elemento fonte di inquinamento elettromagnetico sono i telefoni cordless (soprattutto quelli più datati che non montano la tecnologia DECT).
Anche i forni a microonde, soprattutto se stazionate in prossimità degli stessi quando sono in funzione, diventano pericolosi da questo punto di vista.
Discorso a parte meriterebbero i modem WIFI.
Sui quali si possono leggere studi che riportano tesi conclusive abbastanza contrastanti.
Ad ogni modo, sarebbe opportuno che consigliate soprattutto ai vostri figli di spegnere il modem nelle ore notturne e di fare la stessa cosa con i propri smartphone.
Vi posto comunque un video esplicativo frutto di un incontro tra POLAB e JENE (
cliccate qui)
ULTIMA IMPORTANTE ANNOTAZIONE. NELLA ASSEMBLEA PUBBLICA DI GIOVEDI' I RESPONSABILI DEL NOSTRO COMUNE E DELLA DITTA POLAB HANNO AVVISATO I PRESENTI CHE ERA POSSIBILE VISIONARE E SCARICARE DAL SITO ISTITUZIONALE DEL COMUNE IL PIANO COMUNALE ANTENNE PER CONTRIBUIRE ALLO SVILUPPO DELLO STESSO CON POSSIBILI OSSERVAZIONI.
A STAMANE, SUL SITO DEL COMUNE, NON RISULTA ASSOLUTAMENTE DISPONIBILE TALE PIANO.
COME MAI?????
UPDATE:
In tarda mattinata il Comune ha provveduto a caricare sul proprio sito il piano antenne. Lo trovate a questo link.
Argano essere il meno possibile impattante sulla salute ed essere messi su terreni comunali sono 2 cose in contrasto.
RispondiEliminaSe vi fosse su un privato un luogo che permetterebbe un minor impatto sulla salute verrebbe scartato per metterlo su un suolo pubblico.
Io non ho scritto che le due cose vadano d'accordo.
EliminaHo scritto quello che il Piano si prefigge.
Si possono inviare osservazioni al piano.
Le osservazioni dovrebbero servire a migliorarlo.
Se non ricordo male, la sera dell'assemblea, si è accesa una scintilla di polemica, quando tra i siti individuati dalla POLAB come future aree di installazione, si è indicato anche Piazzale Giovanni XXIII (parcheggio antistante il Gambrinus). In particolare vi era chi sosteneva che mettere un'antenna di 25/30 metri in pieno piazzale fronte mare fosse piuttosto impattante a livello visivo. Qualcuno del comitato ha detto che non facendola installare lì, ce la ritroveremmo comunque sopra il palazzo del Gambrinus. Beh posso dirlo? Molto meglio sul tetto di un palazzone e cioè in posizione più che nascosta, rispetto al centro di una piazza. Continuerà a beneficiarne il privato? In certi casi non me ne può fregar di meno. A parità di inquinamento preferisco tutelare il decoro urbano!
RispondiElimina, un palo c'è già in mezzo al parcheggio che deturpa ( secondo te) il decoro urbano, e' quello dell'illuminazione.
EliminaQuindi si potrebbe cambiare quello già esistente con l'antenna e nello stesso provvedere ad istallare ad altezze regolari un nuovo impianto di illuminazione del parcheggio.Tanto i punti luce starebbero più in basso e distanti dall'apice dove andrebbe posizionata l'antenna.( interferenze elettromagnetiche permettendo)
Do piccioni co na fava.
Molto probabilmente se alla POLAB giungessero una serie di "osservazioni" di cittadini che la pensano come te, non farebbe altro che prendere atto di questo.
EliminaPertanto, quando il Comune renderà pubblico il piano antenne, scrivete ai competenti uffici. E "osservate" che il traliccio nel Piazzale Giovanni XXIII non lo volete.
Se state zitti, anche in questo caso vale il "silenzio assenso".....
12:21, nel tuo post mostri di essere ignorante in antenne , in urbanistica ed anche ipovedente.
Eliminasecondo te il traliccio delle antenne , che poi deve essere abbastanza più alto del palo visto che intorno sono presenti palazzi di 5/6 piani ha lo stesso impatto visivo di un lampione?
per non parlare del fattore "emotivo" vedere un lampione o un'antenna è la stessa cosa? Fortuna che non è gente come te che decide... e che quelli come te che volevano decidere sono andati a casa...
Tranquillo argano che tutti sono buoni a scrivere qui , ma a scrivere e FIRMARE le osservazioni ce ne sono ben pochi disposti...
Eliminaevidente come tanti strillano ma neanche danno la disponibilità di mettere la centralina sul proprio balcone.
Scusa Argano che strumenti hanno i cittadini per presentare delle osservazioni / ricorsi al piano antenne? Qual'è o quali sono i referenti?
EliminaGrazie
Questo blog si deve spesso sostituire alle funzioni che dovrebbero essere proprie della istituzione Comune. E questa cosa, credimi, mi fa girare le balle vorticosamente. Da palazzo Volpini hanno pubblicato sul loro sito il Piano. Ma a nessuno é venuto minimamente pensato di scrivere come far pervenire le eventuali "osservazioni" allo stesso. Troppa fatica. Allora vi dico che il referente é Michele Cittadini. Che avrà, si presume, una mail. Da sito, al suo ufficio, corrisponde questa mail:
Eliminaediliziaprivata@comune.porto-recanati.mc.it
Altrimenti scrivete a me. Faccio le veci del Comune. Raccolgo le segnalazioni e le giro a Cittadini. Nun ce posso crede....
Sul sito del.comune vi è un indirizzo pec, per presentare qualsiasi cosa via mail è meglio usare la pec poiché ha valore legale esattamente come inviare una raccomandata ar.
EliminaIl fatto è che vorremmo vivere su un'isola deserta, senza inquinamento di alcun genere, però vorremmo sempre 5 tacche sul cellulare, tutti i canali di Sky in chiaro ed il wi-fi veloce e gratuito anche quando andiamo il bagno!!!!!! Detto questo, non ci stará mai bene nulla, è qualsiasi piano di antenne ci andrà bene solo se a 10 km da casa nostra... Ecco cosa siamo!
RispondiEliminaIo so solo che nessuno, a parte me, ha avuto il coraggio di mettersi una innocua centralina di rilevamento della POLAB sul proprio lastrico o balcone.
EliminaE questo la dice lunga su quanto i portorecanatesi siano dei coraggiosi cuori impavidi.
Basta che non gli si tocchi i propri interessi.
Poi come diceva Vasco Rossi in una canzone:
"darei fuoco a casa tua, se mi passasse il mal di dente....."
bravissimo Argano nella descrizione sei stato molto preciso!
RispondiEliminaNotizie sull'impatto elettromagnetico sulle scuole circostanti via pacinotti?
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