LE DOMANDE CHE IL CORRIERE ADRIATICO NON SI PONE MAI

Per una volta, un solo giorno, ci piacerebbe che il Corriere Adriatico desse la possibilità di esprimersi anche a quelli che il Burchio non lo vogliono o, per lo meno, che sul Burchio hanno dei dubbi. O domande da porre. Per una volta, ci piacerebbe che l'informazione del quotidiano locale più letto del paese, fosse un po' più completa. E diversa da questa roba qua uscita negli ultimi 5/6 giorni:

Sia chiaro. Le categorie chiamate ad esprimere un parere sul complesso turistico del Burchio hanno tutto il diritto di farlo. Ma questo é un martellamento mediatico. Un qualcosa che va oltre una metodologia corretta di informare.

La grande divisione di base a Porto Recanati é sulla questione ambientalistica della vicenda: da una parte chi sostiene che quell'opera, dando lavoro e facendo fare un salto di qualità turistico al nostro paese, sia necessaria. Dall'altra quelli che non vorrebbero vedere realizzato l'ulteriore consumo del territorio.

Bene, mettiamoci nei panni del Corriere Adriatico che sta palesemente con i primi. Ad egual modo, non ha proprio nessuna domanda da porsi?

E allora noi facciamo contro-informazione. In questo piccolo spazio, poniamo le domande che il Corriere Adriatico non si é mai posto e non si vuole mai porre. Visto mai che qualcuno della Coneroblu possa ascoltarci?

Questions:

A) ci dicono che il Burchio, una volta ultimato, costi 62,5 milioni di euro. Una cifra considerevole, soprattutto di questi tempi. Esiste un Business Plan? Lo ricordiamo, stilare un Business Plan, per iniziative imprenditoriali così imponenti é una prassi consolidata. Perché é il documento che chiarisce la bontà dell'opera. Ne esplicita le sue capacità attrattive dal punto di vista finanziario. Ne conferisce solidità sotto tutti i punti di vista. Questo benedetto Business Plan esiste o no?

B) quando si investono queste cifre in tale tipologie di attività imprenditoriali, generalmente si stabilisce il cosidetto B.E.P. (Break Even Point). Ovvero quel valore in termini di volumi di produzione e/o fatturato e di prodotto destinato alla vendita necessario per coprire totalmente i costi sostenuti precedentemente. In modo tale da chiudere il periodo di riferimento in una condizione di parità tra profitti e perdite. In pratica, quel momento temporale in cui un imprenditore copre i costi ed inizia a fare utili. Quando ci sarà il B.E.P. con il Burchio? Quando i 62,5 milioni di euro (cifra dichiarata necessaria dalla proprietà per costruire l'intero complesso turistico) sarà pareggiata e si inizierà a fare utili? Si lo sappiamo. Il Portorecanatese medio ora dirà: "Argano ma che ce frega del B.E.P.??" E invece del BEP ci deve fregare. E pure tanto. Perché dal BEP si può capire che i russi/uzbeki vogliono un utile entro un dato temporale. E che faranno di tutto per far si anche a livello di politiche di marketing, questa iniziativa imprenditoriale abbia completo successo. E non si trasformi in una incompiuta o semi realizzata. Ci sono studi in materia? La Coneroblu può fornirceli?

C) Ci sono studi attendibili di marketing turistico sugli ipotetici flussi nel complesso? Siamo assolutamente sicuri che una struttura del genere, piazzata su una collina che offre un panorama non proprio meraviglioso (autostrada, Hotel House e in parte i depuratori) possa essere frequentata tutti i giorni dell'anno da un cospicuo numero di ospiti che possano garantire incassi per il funzionamento della stessa? Qualcuno della Coneroblu, può darci garanzie in proposito? Un complesso residenziale del genere necessita di moltissima manodopera (i famosi posti di lavoro). Questo significa "spese vive" ingenti che devono essere ripianate. Ci saranno incassi continui e costanti nei 12 mesi dell'anno tali da garantire il pagamento degli stipendi al personale e, nel contempo, incamerare utili? Perché certo, verranno creati dei posti di lavoro. Ma questi devono essere duraturi, non pensate?

Ecco, queste sono alcune delle domande che il Corriere Adriatico non si pone mai. E prima che arrivino i soliti commenti stolti, lo specifichiamo, in questo blog le poniamo non perché tifiamo Montali o Riccetti. Le poniamo perché amiamo il nostro paese.

E pretendiamo garanzie.