QUESTO E' UN BLOG "DI PANCIA", SIA CHIARO


Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Lo stesso per i siti che forniscono dei link alle risorse qui contenute. Il fatto che questo blog fornisca questi collegamenti non implica una tacita approvazione dei contenuti dei siti stessi, sulla cui qualità, affidabilità e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Gli autori del blog si riservano il diritto di rimuovere senza preavviso e a loro insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, gli autori non sono in alcun modo responsabili del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.

venerdì 16 dicembre 2011

GIUNTA UBALDI vs GOVERNO BERLUSCONI : 1 - 0


Forse pochi di voi lo sanno, ma nell'ultimo Consiglio comunale la maggioranza ha votato contro la possibilità da parte dei consiglieri di avvalersi della PEC (Posta Elettronica Certificata) per richiedere o trasmettere atti pubblici e comunque attinenti la loro attività istituzionale. 
La PEC, insomma, istituita con il Decreto della Presidenza del Consiglio del 6 Maggio 2009 (governo Berlusconi) per facilitare appunto l'uso della e-mail negli scambi documentali tra cittadino e pubblica amministrazione, viene di fatto non riconosciuta dalla Giunta Ubaldi, che ne limita l'uso per i consiglieri comunali.
Perché almeno, si presume, invece che richiedere atti, standosene comodamente seduti nelle loro abitazioni o nei loro uffici, gli stessi dovranno obbligatoriamente recarsi in Comune. E magari, tra un impegno e l'altro, potrebbero non trovare il tempo, facendo decadere o rimandando determinate questioni.

Perché la PEC, per il nostro Comune, non significa Posta Elettronica Certificata.

Ma :       Però Enìtece (in) Cumune!

Figo, eh?

Nessun commento:

Posta un commento