Sig.
Sindaco, questa
variante non è ricevibile
dal Consiglio Comunale.
E’
una variante che fa male al paesaggio ed al territorio.
Permettetemi
di dire con parole semplici che il proponente vuole offrire in modo
sfacciato tutta una volumetria raccogliticcia in
variante sui crinali panoramici,
in area ridotta, rivelando le giuste osservazioni del Consiglio di
Stato.
L'unico
elemento di pregio sarebbe il complesso dell'albergo con i suoi
servizi accessori, mentre tutte le “piccole costruzioni” altro
non sono che una indegna colata di cemento, di palazzinara memoria,
posta su una veduta panoramica vergine.
Le
"villette" infatti non
sono il ricettivo di lusso
che tanto viene pubblicizzato, ma
rappresentano una vera e propria cementificazione di massa, di natura
speculativa.
Il
proponente parla di destinazioni turistiche e non residenziali, ma
tale impostazione non risulta condivisibile, in quanto la
tipologia del nuovo insediamento è di fatto residenziale,
come ha detto lei prima, Sig. Sindaco, con perfetto lapsus freudiano.
Davvero
è incomprensibile il criterio utilizzato dall'Ufficio Tecnico
Comunale per poter fornire il parere di legittimità a questa
variante.
State
autorizzando un'assurda
approvazione di variante al P.R.G. di
queste proporzioni,
in zona P.A.I. R3 P3,
ovvero a pericolosità alta.
Sarebbe
logico e rispettoso della popolazione aspettare perlomeno l'esito del
ricorso per la deperimetrazione: meglio aspettare l'eventuale
approvazione della deperimetrazione presentata al P.A.I., perché
costruire in R3 P3 è da pazzi.
Il
proponente ha tolto dalla variante tutti gli accessori, ma così non
può funzionare...
E'
come un'automobile che viene venduta senza ruote:
un'auto senza ruote non serve a niente, è solo una carcassa
inquinante!!
Da
una parte vi sono aree a vocazione agricola che vengono
cementificate, dall'altra vi sono aree in zona industriale che
vengono regredite ad agricole: che
razza di compensazione urbanistica è questa?
E'
un ragionamento fittizio, che non funziona, e
le promesse di posti
di lavoro, in mancanza
di un vero piano economico,
sono solo numeri sparati a caso e rappresentano carta straccia che il
primo vento se la porta via.
Sig.
Sindaco, lei dice di
aver ben valutato e promette che l'impatto di questa variante sarà
positivo.
A
chi è rivolta oggi questa promessa?
Avete
ingannato i vostri elettori,
quando in campagna elettorale affermavate che per
voi “il Burchio era un problema Chiuso, perché esiste una sentenza
del Consiglio di Stato e voi le sentenze le rispettate”: sono
parole vostre.
Ma
non vi basta, volete
ingannare anche questo Consiglio Comunale,
ma non avete un minimo di dignità?
Un’amministrazione
che si vanta di gestire la cosa pubblica in maniera trasparente non
può essere definita tale se non consente ed agevola la verifica
democratica del proprio operato.
La
democrazia ha le sue regole. Quelle scritte e quelle non scritte. Una
di queste è quella che vieta ad una minoranza maggioritaria di usare
la forza per imporre le proprie idee.
Avete
detto in quest’aula che operate per il bene e l’interesse della
città.
E
allora Sindaco e
Vice-Sindaco io credo
che questo sodalizio, così
potente e così carico di amore per la città,
sempre per il bene della città, ci stia uccidendo quella che è una
delle tipicità proprie di Porto Recanati. Ci sta uccidendo il
paesaggio, sta
sfigurando la cartolina
che ha reso celebre nel mondo Porto Recanati.
E
allora veramente voi pensate che continuando a distruggere il
paesaggio, a distruggere quel capitale che i nostri nonni, i nostri
genitori ci hanno trasmesso e che ci ha consentito di vivere di
rendita per quasi un secolo, Porto Recanati possa rinnegare la
propria vocazione?
Non
è certo con una colata
di cemento da costruire su di un terreno franoso
che si risolvono i problemi di posizionamento turistico della città.
A me preme sottolineare come
questa operazione, che viene avviata questa sera, è fatta contro due
dei principali beni della città che sono il paesaggio ed il
territorio. Due beni comuni a tutti i cittadini.
Tutto
questo per colpa di un modo di fare della vecchia politica. Quella
politica che, data la nostra location marina, verrebbe
da dire da bucaniere.
Di quella che deve prendere oggi perché il domani potrebbe essere
incerto. Di quella vecchia politica che ci ha portato a questo stato
di crisi per la quale ci sono sempre meno diritti, sempre meno
sicurezza, più disagio sociale e
dove il do-ut-des risulta essere l’unica frase latina conosciuta
dai più. E dove,
ulteriore segno del degrado profondo in cui è sprofondata la nostra
società, ormai priva di quei valori morali che sono il collante di
qualunque comunità, certi
organi di informazione non esitano a manipolare la realtà, abdicando
a quel ruolo sacro di quarto potere, che tanto ha contribuito e che
ancora potrebbe contribuire alla rinascita del Paese.
Ma tant’è per cui a noi, questa sera non è dato altro, in questa
sede, che denunciare ed evidenziare certe scelte scellerate portate
avanti dalla maggioranza.
Non
bastavano le torri di avvistamento. Non
bastava la muraglia Mengoni.
Non si poteva cercare di indirizzare l’investimento verso
aree già deputate allo scopo?
No!
Evidentemente ci troviamo di fronte ad un amore che esprime il meglio
di sé solo in un clima collinare, con vista Hotel House, impianto di
depurazione ed autostrada e
con il brivido della frana!
Ma, come si sa, l’amore è cieco e quindi va bene così.
Concludo
dicendo che a tutt’oggi una regola di vita, per me, è stata quella
di credere sempre nella buona fede dei miei interlocutori.
Salvo naturalmente, poi, verificarne la veridicità.
Non
intendo cambiare questa regola da questa sera per cui, colleghi
consiglieri della maggioranza, votate
con coscienza perché,
come ebbe a dire il vostro leader nella scorsa seduta: siete
maggioranza, avete i numeri per poter fare come vi pare.
Accomodatevi.
L’arroganza,
in genere, scaturisce dalla pochezza delle idee e quindi delle
proposte.
Questa
sera ne abbiamo avuto uno splendido esempio.
bravo anche Sauro!
RispondiElimina