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giovedì 5 novembre 2015

PROSTITUZIONE: LO STUDIO DEM



Come noto, il problema della prostituzione non riguarda solo la nostra cittadina. Non lontano da noi ci sono Sindaci che da anni provano in tutti i modi a combattere il fenomeno. Come a Porto Sant'Elpidio dove il Sindaco Franchellucci ha molto a cuore questa problematica.

A tal proposito un suo Consigliere Comunale, il dem Piermartiri Luca, ha stilato un documento che ha presentato durante l'ultimo direttivo dell'ANCI Marche dove si esamina il fenomeno e si analizzano tutti gli strumenti che la legislazione italiana mette a disposizione per combatterlo.
Ribadendo comunque come, di fatto, sulla prostituzione ci sia un vuoto normativo (la Legge Merlin è del 1958, in cinquantasette anni la società italiana è decisamente cambiata).

Non sarebbe male se magari il partito democratico di Porto Recanati prendesse i contatti con il Consigliere Piermartiri e appoggiasse la sua azione.

Solo per la cronaca, giusto un paio di giorni fa, passeggiando nella zona della Pineta, ho assistito ad una scena surreale. Delle prostitute nigeriane, molto giovani, che molto probabilmente avevano bisogno di un passaggio, ostacolavano fino a rischiare di essere investite, le auto che passavano. Quasi come per obbligarle a fermarsi. E le auto, per evitarle, sbandavano e accelleravano. Quasi rischiando di finire fuori strada o di andare a sbattere contro le autovetture parcheggiate nell'altro lato della carreggiata.

Tutto molto paradossale e assurdo. 

Quella zona, nell'indifferenza generale, si sta trasformando in una sorta di Bronx.




6 commenti:

  1. Problema molto spinoso e di difficile soluzione.
    Prima di tutto bisogna rendersi conto che la prostituzione in sè non può essere combattuta perché attività da sempre considerata perfettamente legittima ma immorale.
    Per questo motivo i proventi delle prostitute non vengono tassati, perché significherebbe considerare la prostituzione un lavoro come gli altri,dunque meritevole anche di tutela.
    La tanto bistrattata legge Merlin, sopratutto da chi non la conosce, ha avuto ed ha il merito di aver sottratto da uno sfruttamento legalizzato le prostitute.
    La Germania ha provato di fatto a reintrodurre le case chiuse consentendo l'esercizio in forma associativa e l'esperienza è deludente perché i quartieri a luci rosse sono diventati terreni di coltura della criminalità.
    Qualsiasi intervento legislativo o regolamentare rischia di cozzare con i principi costituzionali,
    la stessa ordinanza dell'ex Sindaco Ubaldi, se pur encomiabile per i buoni propositi,prestava il fianco a numerose censure da far valere in via di opposizione.
    Quale soluzione?
    Difficile dirlo,visto che da migliaia di anni ci si pensa!

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    1. La legge Merlin è una delle tante leggi ipocrite italiane. Obsoleta anche nei termini (pellegrinaggio, ritornare ad onestà di vita). Come se queste povere donne, ragazze e bambine che si prostituiscono per strada, non fossero ugualmente sfruttate e in mano ad una criminalità spietata. Come se la prostituzione per strada fosse più dignitosa di quella dentro le case,solo perché non legalizzata. Per non parlare poi di quartieri ostaggio di prostitute molto "libertine", di uomini che pagano ragazze che potrebbero essere le figlie.

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    2. Tolte dallo sfruttamento legalizzato e gettete in mano a quello illegale di sfruttamento... Che guadagno!

      Non è un problema il fare ricorso contro la multa è che almeno che ha famiglia preferisce evitare dibricevere una multa per 'prostituzione'

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  2. Una multa "per prostituzione" cosa significa?
    Andare con le prostitute è perfettamente legale come prostituirsi.

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    1. può essere "illegale" fermarsi ai bordi delle strade se si mette un divieto di fermata ...

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  3. Sono tutti stratagemmi per eludere la discussione che sta alla base di tutto.
    Se si considera perfettamente lecito prostituirsi e grave reato invece sfruttarla,indurre a praticarla e favorirla, rimane molto difficile una regolamentazione sulla generale convinzione che è immorale.
    Attenzione, per i meno conformisti non è immorale praticarla ma è immorale il comportamento del cliente che se ne avvale.
    Alla base di tutto sta il principio etico che una società vuole stabilire su un determinato comportamento.
    Ed allora il discorso si fa lungo e molto articolato.
    Pensate solo alla tanto sbandierata proposta di tassare i proventi della prostituzione cosa comporta.
    Prostituzione lavoro riconosciuto moralmente lecito e ,dunque:
    -meritevole di tutela come tutti gli altri lavori
    - previdenza ed assistenza obbligatorie
    -inserimento nelle liste di disoccupazione

    e così via.
    Si vuole tutto questo?

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