Attilio Fiaschetti, consigliere ora di opposizione di Alternativa Civica, ha protocollato questa mozione:
Gruppo Consiliare 04-05-2015
ALTERNATIVA CIVICA PORTO RECANATI
MOZIONE
Oggetto: pubblicazione dichiarazione dei redditi degli amministratori
PREMESSO CHE:
1) negli ultimi anni è sempre più forte la richiesta di trasparenza da parte dei cittadini;
2) che l’attuale maggioranza in risposta al punto 1) delle premesse, si è contraddistinta in campagna elettorale per la volontà di attuare trasparenza e partecipazione a 360°;
3) nel passato mandato il Sindaco e i membri del relativo Consiglio Consiliare avevano rese pubbliche le loro dichiarazioni;
VISTO CHE:
- è prossima la scadenza del termine per la dichiarazione dei redditi;
- i buoni propositi espressi al punto 2) delle premesse sopra enunciate e con riferimento all’oggetto della presente mozione, non hanno avuto purtroppo il seguito auspicato nel corso del precedente anno;
IL CONSIGLIO IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
All’elaborazione ed emissione di delibera che impegni i presidianti il Consiglio Comunale alla presentazione delle dichiarazione dei redditi e dello stato patrimoniale entro un mese dalle relative scadenze fiscali.
f.to Attilio Fiaschetti
Le cose che Fiaschetti chiede nella mozione non sono già previste per legge?
L'articolo 14 del Decreto Legislativo 14/03/2013 n° 33 prevede:
Art. 14
Obblighi di pubblicazione concernenti i componenti degli organi di indirizzo politico
1. Con riferimento ai titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico, di livello statale regionale e locale, le pubbliche amministrazioni pubblicano con riferimento a tutti i propri componenti, i seguenti documenti ed informazioni:
a) l'atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo;
b) il curriculum;
c) i compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
d) i dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;
e) gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l'indicazione dei compensi spettanti;
f) le dichiarazioni di cui all'articolo 2, della legge 5 luglio 1982, n. 441, nonche' le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano. Viene in ogni caso data evidenza al mancato consenso. Alle informazioni di cui alla presente lettera concernenti soggetti diversi dal titolare dell'organo di indirizzo politico non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 7.
2. Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati cui al comma 1 entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o dell'incarico dei soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e, ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino alla cessazione dell'incarico o del mandato. Decorso il termine di pubblicazione ai sensi del presente comma le informazioni e i dati concernenti la situazione patrimoniale non vengono trasferiti nelle sezioni di archivio.
Il punto F del predetto articolo 14 richiama l'articolo 2 della Legge 5 Luglio 1982 n° 441 che recita:
(la norma è riferita ai membri del parlamento ma a quanto sembra con il DL 33/2013 estesa anche agli enti locali):
- Entro tre mesi dalla proclamazione i membri del Senato della Repubblica ed i membri della Camera dei Deputati sono tenuti a depositare presso l'ufficio di Presidenza della Camera di appartenenza:
1) una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, le azioni di società, le quote di partecipazione a società, l'esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula "sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero"
2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche
3) una dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero l'attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti o messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista hanno fatto parte.
Gli adempimenti indicati nei numeri 1 e 2 del comma precedente concernono anche la situazione patrimoniale e le dichiarazioni dei redditi del coniuge non separato e dei figli conviventi, se gli stessi vi consentono.
Se le cose stanno come sopra quello che Attilio chiede è già previsto per legge. In ogni caso, sul sito del Comune non sono indicati i compensi che noi (noi, nel senso con i soldi pubblici) paghiamo al nostro primo cittadino. Il vice sindaco e gli assessori riportano questo dato. Il sindaco no.
Ci sarà da ridere a vedere certi redditi!
RispondiEliminaAno delle 8.29, potremmo ridere anche nel vedere il tuo o magari anche quello dell'Argano. Perché non li pubblicate?.
EliminaForse perchè non amministrando neppure il nostro condominio non siamo tenuti a farlo?
EliminaLo sai quale è il principio del rendere pubblica una dichiarazione dei redditi da parte di chi amministra il bene pubblico?
E' quello di dimostrare che in seguito all'esercizio del potere non ci sia un conseguente ingiustificato arricchimento. Non è morbosa curiosità, pertanto.
E' chiarezza e trasparenza. Quella che ti ossessiona.
Ano delle 13.11 il mio non lo vedrai perché non sono io a dover pubblicare il reddito. Sono però tanto curioso e sono sicuro che mi farò qualche risata....
EliminaAmministrazione Trasparente: i Comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti non sono obbligati a pubblicare on line le situazioni patrimoniali dei politici
RispondiEliminaa cura del Prof. Avv. Enrico Michetti
A fronte delle numerose richieste di parere pervenute alla Gazzetta Amministrativa si ritiene utile rappresentare che l´obbligo di pubblicazione delle situazioni patrimoniali dei politici grava esclusivamente sui Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Sul punto si invita alla lettura della delibera della Civit n. 65 (visualizzabile cliccando nella Sezione "Accedi al Provvedimento") nella quale, tra l´altro, si precisa che con specifico riferimento all’individuazione dei comuni a cui si applica l’art. 14, comma 1, lett. f), stante l’abrogazione dell’art. 41-bis del d.lgs. n. 267/2000 da parte del d.lgs. n. 33/2013, occorre considerare il riferimento all’art. 1, comma 1, n. 5) della legge 5 luglio 1982, n. 441. Pertanto, ai sensi della richiamata norma, sono soggetti agli obblighi di pubblicazione relativamente alla situazione reddituale e patrimoniale dei titolari di cariche elettive i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, fermo restando l’obbligo di pubblicazione per tutti i comuni, indipendentemente dal numero di abitanti, dei dati e delle informazioni di cui alle lettere da a) ad e) del medesimo art. 14, comma 1. Quanto alle forme associative di comuni si precisa che l’obbligo si riferisce agli organi di indirizzo politico delle stesse se la popolazione complessiva supera i 15.000 abitanti. Tenuto conto, inoltre, della formulazione dell’art. 14, comma 1 del d.lgs. n. 33/2013 che individua quali soggetti tenuti alla pubblicazione dei dati e delle informazioni i “titolari di incarichi politici, di carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico”, deve ritenersi che nei Comuni sono assoggettabili agli obblighi di pubblicazione di cui all’art. 14, comma 1, lett. f), il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali.
La cosa ci era stata già segnalata cinque minuti dopo l'uscita del post.
EliminaLa stessa norma da te citata, però, ribadisce che i compensi pubblici percepiti vanno pubblicati e debbono essere consultabili da tutti.
Ne deduciamo che il portale del nostro Comune, alla voce "compensi al sindaco" (non riportati) è fuorilegge.
"Tutti i comuni, tuttavia, sono tenuti, indipendentemente dal numero di abitanti, a pubblicare i dati e le informazioni previste dall’articolo 14, lettera da a) ad e) dell’articolo 14 (atto di nomina o di proclamazione, curriculum, compensi di qualsiasi natura, importi di viaggio di servizio e missioni, dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti, eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti).
Anche se non dovuto,gli amministratori "trasparenti" che pubblichiamo i propri redditi volontariamente non verranno fustigatii sulla pubblica piazza
EliminaIl fatto sta che se fai una campagna elettorale dove la parola "trasparenza" viene portata in altare, poi oggi non puoi venirmi a sciorinare tutta la legge che obbliga la dichiarazione dei redditi del consiglio comunale solo per i comuni sopra 15000 abitanti c......o!
EliminaLasciate perdere, per favore, perché questo è guardonismo, altro che trasparenza.
Eliminaviste le spese che si anno rimborsare i consiglieri regionali,io ci terrei moltissimo a non essere assimilato a questi ''furbetti'', il PD che dice?li ha imbarcati tutti e se li tiene stretti?quali criteri ha adottato per le liste elettorali regionali?
EliminaGent.Anonimo ( del primo piano) 09,23, se fosse stato obbligatorio non avrei presentato una mozione. Non mi sembra tanto difficile da capire. detto questo, nessuno è obbligato a votare a favore di questa mozione.
EliminaConsigliere Fiaschetti, si ricordi comunque che la pubblicazione dei compensi del Sindaco elargiti a carico delle pubbliche casse è obbligatoria. Per legge. Anche per i Comuni sotto i 15 mila abitanti. E pertanto aspettiamo che la Segretaria Comunale faccia rispettare la legge.
EliminaLa risposta pare tanto di persona vicina, vicina, vicina. Che c'entra l'obbligatorietà con la volontà di dimostrare che l'indennità percepita come amministratore non è più grande del proprio reddito e che quindi chi fa l'amministratore non lo fa per l'indennità? Oppure vale solo per Canaletti?
Eliminala verità è che l'unica trasparenza proveniente da questa amministrazione è involontaria: vedi casi Dezi in Cina e Canaletti-Pacella. Per il resto tutto è fatto sopra i banchi della maggioranza senza che i cittadini possano averne la ben che minima conoscenza. Ad esempio tempo fa avevo letto che sul piano urbanistico l'assessorato stava verificando tutte le posizioni aperte di concessioni terminate, scadute o comunque non rinnovate e sul piano pubblico addirittura la possibilità che privati fossero in procinto di usucapire beni pubblici. Quali sono stati i risultati di quella ricerca si possono sapere?
RispondiEliminaHo letto inoltre che il nuovo "imbucato" assessore al commercio ha garantito a breve la risoluzione del mercato del giovedì quanto meno per il tratto che impedisce l'uscita a nord del paese. Aoh semo arrivati alla fine de maggio non è che la soluzio' è quella de spostallo per il lungomare da giugno in poi? No perché a prese pel cu.o ce semo rotti i co...i!!
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Un' altra promessa elettorale disattesa.
RispondiEliminaQuesti sono i fatti !!! .... e non lodarsi per Arbore.
Tanto per essere precisi. cit. Canaletti
mi spiegate il post 14.05 con riferimenti ad Arbore - canaletti? non capisco e scusatemi se sono tonto.
RispondiEliminaSembra che Arbore abbia spedito un pizzino a Canaletti in cui chiedeva a Pacella di pubblicare sul proprio Instagram una foto che ritraesse Agostinacchio intento a suggerire a Riccetti una mossa segreta che dopo tre giorni diventi candidato sindaco
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