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martedì 24 marzo 2015

SETTIMANA D'AZIONE CONTRO IL RAZZISMO - IL RESOCONTO

Riceviamo e pubblichiamo dal Consigliere con delega all'integrazione Maria Elena Fermanelli:


Il balcone di Palazzo Volpini ha accolto la bandiera arancione dell'Unar, promotore della Settimana d’Azione contro il razzismo, sin da lunedì 16, quando la settimana è stata inaugurata con l'apertura dello Spazio Donna, uno spazio gestito dalla cooperativa il Faro a cui possono partecipare le donne della città per scambiarsi consigli di vita al femminile ogni lunedì dalle 10 alle 13, nei locali del comune che si trovano all'Hotel House. Lo spazio è un’opportunità per dare alle donne la consapevolezza che unione e aiuto reciproco facilitano l'integrazione, e costituirà il punto di partenza per organizzare altri incontri tra donne, anche in luoghi diversi, messi a disposizione dalle donne stesse. Martedì e mercoledì l'associazione Gaia e il consigliere Maria Elena Fermanelli hanno proposto ai bambini della scuola Primaria la lettura di due testi sul tema delle differenze e dell’integrazione (Noi e I Cinque Malfatti), che hanno fornito lo spunto per parlare di razzismo, pregiudizi e diritti. Risate di gioia hanno accompagnato la lettura finale della favola scritta da Gino e Cecilia Strada, i fondatori e curatori di Emergency, per spiegare ai bambini cosa sono i diritti e a cosa servono. Giovedì hanno lavorato sugli stessi temi i ragazzi della scuola secondaria E. Medi, dove Sumi, mediatrice culturale del Bangladesh e studentessa universitaria, ha raccontato loro che il razzismo a volte è invisibile e provoca chiusura da parte di entrambi gli attori coinvolti. I ragazzi hanno approfittato della presenza di Sumi tempestandola di domande e chiarimenti sui loro dubbi, anche religiosi. Hanno inoltre parlato dell'attentato di Tunisi e delle notizie che vedono al telegiornale, e in modo davvero sorprendente non sono caduti nelle generalizzazioni che spesso seguono a tali tragedie.
Sempre giovedì, il pomeriggio, l'Amministrazione comunale ha approvato lo statuto della Consulta dei Migranti, un organo che aiuterà i migranti residenti a Porto Recanati non ancora in possesso della cittadinanza italiana ad uscire dall’ombra, a riaffermare la propria presenza e l’aspirazione alla cittadinanza, oltre e al di là dell’essere “forza lavoro” più o meno precaria. Nutrita la presenza tra il pubblico che ha assistito al dibattito di moltissimi migranti che vivono in città, da interpretare come una manifestazione di volontà che la dice lunga sulle aspirazioni al riconoscimento e alla stabilizzazione che la stragrande maggioranza dei migranti nutre, un legittimo desiderio di esistere e di contare come membri a pieno titolo di una società e non più soltanto come “ospiti” di passaggio. 
La Consulta, infatti, resterà in carica 5 anni, un tempo che permetterà ai membri di lavorare stabilmente per proporre la loro idea di una città multietnica.
Venerdì, invece, il messaggio della Settimana Arancione è arrivato ai bambini della scuola dell'Infanzia G. Rodari, che hanno ascoltato la favola senegalese del camaleonte e dei suoi colori (“regalo” di Ramona Parenzan, autrice del testo
«Babel House, racconti tratti dagli abitanti dell'Hotel House») e hanno improvvisato un girotondo sulla «Marcia dei diritti dei bambini». Sabato, Giornata Mondiale per la Lotta Antirazzismo, in Auditorium E.Medi, i ragazzi del Laboratorio di Cinema, curato dal regista recanatese Giorgio Cingolani, hanno ricevuto dalle mani del Vice Sindaco Lorenzo Riccetti l'attestato finale per aver completato il corso organizzato all’Hotel House, il cui frutto è stato un lungometraggio, dal titolo «Homeward Bound», scritto, sceneggiato e realizzato dagli studenti del laboratorio. Moltissimi gli attestati di stima e tanta la curiosità intorno al lavoro del regista e degli attori, che si sono dedicati per due anni in maniera gratuita, con grandissimo impegno e fiducia in un progetto che sta volgendo al termine.
Domenica, la Camminata dei Popoli partita dall'Hotel House è culminata in una colazione ai giardini di Piazzale Europa: nonostante il maltempo e l’alzataccia a cui sono stati costretti i partecipanti, si è radunata una piccola folla intorno ai tavolini apparecchiati dai volontari del Quartiere Europa. 
E’ stata la felice conclusione di una settimana impegnativa che ha lasciato nei promotori una profonda soddisfazione e lo stimolo ad andare avanti e far sì che lo spirito che l’ha animata resti vivo. E’ per questo motivo, ad esempio, che la pagina Facebook
«Settimana Arancione Città di Porto Recanati» resterà aperta e si potranno vedere anche le foto inviate dalle società sportive che hanno partecipato attivamente alla settimana sensibilizzando i propri atleti e fotografandosi con la fascia arancione in testa, seguendo l'esempio di molti cittadini che hanno regalato il proprio selfie con l'hashtag lanciato dall'Amministrazione, #mettitelointesta. Perché «Porto Recanati non è razzista»





10 commenti:

  1. Si sapeva già che portorecanati non è razzista!

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    1. Parli di quel paese dove non affittano le case agli stranieri perché puzzano? Parli di quel paese dove la maggior parte degli stranieri abita in un palazzo topaia che non è nemmeno collegato bene col centro? Parli di quel paese che non porta i figli ai compleanni degli amichetti stranieri solo perché vivono all'hotel house? Ah, Porto Recanati non è razzista, è semplicemente indifferente. Fa finta di non vederli, prima o poi se ne andranno da soli.

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    2. Parliamo di come vengono trattati gli studenti o le persone che giornalmente prendono il bus in via Salvo d'Acquisto (davanti al Green ) dove, alla fermata, non c'è neanche il posto per essere sicuri di non essere presi sotto dalle auto e dove ,quando piove non esiste neanche un riparo o pensilina che dir si voglia.
      Questo bella Fermanelli non è razzismo ? o forse intendi il razzismo come mera forma di differenza nel colore della pelle.
      Caro Assessore per lei ,ma come per mille altri concittadini ,l'importante è che il paese viva solo tra il fiume Potenza e la Fiumarella e quello che sta a sud o a nord non esiste .
      L'arancione come colore a me piace molto ma se serve solo a riempirsi la bocca o gli scritti è meglio che rimanga un arancio magari da mangiare.
      Bella mia le cerque non fa le melarancie

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  2. Alla passeggiata hanno partecipato famigliari e quattro amici

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    1. Il consigliere è venuto da solo, l'assessore pure, familiari di chi? Di qualcuno sicuro.

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  3. Caspita che commento, c'è un genio dietro tanto ermetismo!

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  4. Consigliera Fermanelli, invece di sprecare energie e tastiera per digitare tale comunicato per cose scontate e per certi versi (ritengo) controproducenti, perché non spende qualche minuto del suo prezioso tempo per dirci anche lei cosa ne pensa delle ultime vicissitudini in maggioranza? O lei è in altre faccende affaccendata? La smetta di far finta di giocare coi bambini, che loro se la cavano da soli! Ci dica qual'è i suo punto di vista sulla P.C., su Pacella/Canaletti, su Dezi, etc! O le hanno cucito la bocca?

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  5. Caro anonimo/a18;14 hai proprio ragione, ma dovresti indagare un po di più su chi non ama far mescolare i propri figli con gli extracomunitari.... Ne rimarresti sorpreso/a....

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  6. Ma si nn siamo razzisti!! Kme si fa a nn esserlo? Dopo tt quello ke combinano,basta leggere dei sigilli di oggi nei loro garages...cosa hanno trovato....zozzo a nn finire,droga,oggetti rubati....poi li dobbiamo far integrare,aiutare(sopratt economicamente),mentre x noi p.recanatesi se abbiamo bisogno di aiuto ki ci aiuta? NESSUNOOOO!!! E dobbiamo avere compassione di questi tipi? Stanno qui pure kn prepotenza senza manco rispettare le regole....ms x favore..tt a casa loro devono tornare!!! Buttatelo giú sto grasciaro!!!

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