QUESTO E' UN BLOG "DI PANCIA", SIA CHIARO


Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Lo stesso per i siti che forniscono dei link alle risorse qui contenute. Il fatto che questo blog fornisca questi collegamenti non implica una tacita approvazione dei contenuti dei siti stessi, sulla cui qualità, affidabilità e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Gli autori del blog si riservano il diritto di rimuovere senza preavviso e a loro insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, gli autori non sono in alcun modo responsabili del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.

giovedì 14 novembre 2013

BULLISMO A SCUOLA: UNA REALTA' DI PORTO RECANATI?

Oggi riportiamo testualmente un articolo pubblicato sul Resto del Carlino on line, edizione di Civitanova Marche. Parla di bullismo nelle nostre scuole. Un fenomeno da non trascurare.

 

Porto Recanati (Macerata), 13 novembre 2013 - Il fenomeno del bullismo stanato all’interno dell’Istituto comprensivo Enrico Medi sta portando alla luce dei retroscena inquietanti. A parlare oggi di alcuni scabrosi episodi avvenuti tempo fa è la mamma di un alunno delle scuole elementari. "Il fatto è accaduto l’ultimo giorno di scuola e sia io che altri genitori siamo andati in presidenza a denunciare la cosa. Alcuni ragazzi più grandi a fine lezione hanno preso quelli delle classi inferiori e sono andati a fare un giro nel parco della scuola. Lì hanno costretto i più piccoli ad abbassarsi i pantaloni ed uno di questi addirittura a spogliarsi nudo davanti agli altri. Anche a scuola, durante le ore di lezione, si sono verificati episodi di violenza. E’ successo che qualcuno ha infilzato le penne sulle braccia di altri alunni a mo’ di coltello. Ce n’è voluto per farmi raccontare le cose da mio figlio e quando l’ha fatto era terrorizzato. Il problema che ho notato è che le insegnanti sono impotenti di fronte a tutto ciò. Sono i genitori dei ragazzi che esercitano questa sorta di pressione psicologica, che li difendono e sminuiscono l’accaduto anche di fronte all’educatrice".

 


In realtà a scuola il fenomeno del bullismo viene ufficialmente trattato da un paio d’anni. E’ stata l’assessore alle politiche giovanili Elena Leonardi a promuovere il progetto "Capirsi in sicurezza" lo scorso anno. Oggi, a seguito di questi episodi, è proprio la Leonardi che mette l’accento sul bullismo. "E’ necessario non sottovalutare episodi del genere ma nemmeno ghettizzare i ragazzi. Di sicuro dietro atteggiamenti di questo tipo c’è una sorta di disagio che va curato. Questo progetto è stato inserito insieme a quello legato all’installazione del servizio di videocamere in città. Prevede una sinergia tra amministrazione, scuola, polizia municipale e Centro Giovanile Frogs, specializzato in tematiche legate al bullismo. Già lo scorso anno sono stati fatti alcuni incontri all’interno delle classi di prima e seconda media trattando il problema in due fasi. La prima attraverso questionari individuali e letture specifiche, la seconda attraverso un laboratorio teatrale nel quale gli operatori specializzati sono riusciti ad individuare attraverso la gestualità dei ragazzi se uno era prevaricatore o vittima. Abbiamo mandato anche alcuni questionari alle famiglie, ma devo dire che ne sono tornati compilati meno della metà. Quest’anno si ripeterà la progettualità cercando di coinvolgere maggiormente le famiglie". Nel frattempo sia la scuola che la polizia municipale continuano gli accertamenti.

Emanuela Addario

 

Un altro articolo sull'argomento lo trovate qui.

 

 

6 commenti:

  1. Siete certi che le cose siano andate come descritto? Avete sentito i dirigenti e il persomnale scolastici? E i servizi sociali? E la polizia municipale?

    RispondiElimina
  2. Alle medie è nato il bullismo da quando hanno tolto il Calcio Balilla che stava dove ora c'è la bidelleria.

    RispondiElimina
  3. Evidentemente dire bullismo fa sentire importanti. Possibile che nessuno ricordi che anche quando andavano a scuola i sessantenni di oggi gli scherzi pesanti tra compagni d'istituto erano cosa ordinaria. Anche le scazzottate. Se poi vogliamo ingrandire queste amenità liberi di farlo, ma non si parli di accadimenti fuori dal comune. .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Argano, ti faccio fare uno scoop: su quanto sopra ne sentiremo delle belle.

      Elimina
  4. anche oggi sui giornali si parla di Porto Recanati a proposito di bullismo ed ancora una volta ciò che emerge è la superficialità con cui si riportano certe notizie! chi si spaccia per giornalista, dovrebbe imparare a verificare le informazioni prima di scriverci articoli .perchè non si fanno nomi e cognomi dei genitori che hanno denunciato i fatti? perchè,sempre gli stessi, non li hanno denunciati subito , data la loro gravità, ma hanno aspettato settimane, in alcuni casi mesi ? e perchè non sono stati chiesti chiarimenti alla Dirigente scolastica visto che tutti i fatti hanno avuto la scuola come sfondo ? viene da pensare che l'unico interesse di chi ha scritto fosse semplicemente avere un pò visibilità . non era piuttosto il caso di approfondire meglio la questione? e ,comunque,se è vero che ci sono certe realtà nella nostra comunità dovremo imparare a combatterle denunciando A CHI DI DOVERE e IN TEMPO REALE ciò che accade, senza alcuna paura e senza nasconderci dietro le parole di altri . solo così avremo qualche possibilità di isolarle e combatterle!

    RispondiElimina
  5. Alcune mamme devono essere visitate....altro che problemi adolescenziali!!!!!

    RispondiElimina