QUESTO E' UN BLOG "DI PANCIA", SIA CHIARO
Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Lo stesso per i siti che forniscono dei link alle risorse qui contenute. Il fatto che questo blog fornisca questi collegamenti non implica una tacita approvazione dei contenuti dei siti stessi, sulla cui qualità, affidabilità e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Gli autori del blog si riservano il diritto di rimuovere senza preavviso e a loro insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, gli autori non sono in alcun modo responsabili del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.
Penso sia arrivato il momento di fornire GRATIS uno PSICHIATRA alla nostra pseudo amministrazione !
RispondiEliminaa me sembra una grossa bolla di sapone, è inimmaginabile che venga incentivata la vendita di alcolici a guidatori da un assessore.
EliminaE anche se fosse chi beve e si mette alla guida è sempre lui l'unico co...one
Lo so, lo so che non c'è niente da ridere bensì da piangere, ma sono due minuti che non riesco a smettere.
RispondiEliminaNon ci sono parole per commentare quanto appena letto!!!!
RispondiEliminaMe sa che quessi del cumune anne beutu lora
RispondiEliminaIo mi meraviglio, non di chi ha pubblicato il post, bensì di chi, dopo averlo letto, dimostra di capire ciò che si vuole.
RispondiEliminaEsaminando la frase opportunamente sottolineata dalla redazione:
Il GIORNALISTA scrive:
POTREBBE DARSI che il Comune conceda una deroga all'apertura degli esercizi di somministrazione di bevande alcoliche, ANCHE SE l' ASSESSORE Carlo Sirocchi PREDICA SOBRIETA' E CONTINEZA e SOPRATTUTTO SENSO DI RESPONSABILITA' TRA I GIOVANI AL VOLANTE.
Chi scrive queste parole fa una provocazione, più che lecita, ma subito la fa seguire dalla smentita dell'assessore. Questo espediente usato dal giornalista è fatto apposta per suscitare scalpore ad una prima lettura, avrebbe potuto evitare questa provocazione scrivendo solo le raccomandazioni di Sirocchi, ma di certo questo avrebbe reso l'articolo meno intrigante.
La stampa è piena cose simili di titoli dal forte impatto, da presunti scoop, sta all'intelligenza di chi legge fare una cernita degli orpelli e raccogliere la notizia in se.
Scusate le fresi in maiuscolo, che equivalgono ad un urlo, ma leggere i commenti di cui sopra mi ha avvilito.
meno male che ci sei tu a spiegarlo.
EliminaE allora ? cosa vuoi dire? che tu avevi capito tutto senza leggere il mio commento? Bravo, la prossima volta non perdere nemmeno tempo a rispondermi e passa oltre!
Eliminaallora mannate a casa el giurnalista che nun sa scrie
RispondiEliminaNon so se questa notizia sia vera o meno. Nella prima ipotesi, concordo con Lorenzo che e' una provocazione nei confronti del comune. Ci sono alcuni spunti ironici come quando si parla della sobrietà del condannato nello svolgere le attività di pubblica utilità che confermano l'ipotesi della provocazione. Il fatto che il giornalista abbia esposto in questo modo la notizia, quasi asetticamente, fa risaltare ancora di più l'assurdità di tale iniziativa: va bene la riabilitazione ma di questi tempi non e' il caso di dare la precedenza a chi ha perso il lavoro o non l'ha mai trovato ed ha rispettato sempre le regole?
RispondiEliminaL'iniziativa è già presente in diversi comuni e la ritengo ottima. Far svolgere dei lavori utili per la collettività a risarcimento del reato che si è compiuto è una cosa intelligente. Ricordiamoci che queste persone non vengono retribuite in alcun modo, infatti il loro compenso è il non pagare la sanzione amministrativa per ogni giorno di condanna che è pari a 250 euro.
RispondiEliminaNon era l'opportunità della iniziativa che si criticava, ma, ovviamente, altro.....
Eliminama ci si deve scagliare sempre così contro tutto e tutti? @Lorenzo, hai colto nel segno...articolo fatto proprio male per una iniziativa tutto sommato utile. @Emanuela, ma come minimamente puoi immaginare che tale cosa possa togliere davoro a qualcuno? Dovresti forse informarti meglio.
RispondiEliminail rispetto delle regole...giusto emanuela ed è quello che manca alla nostra amministrazione.
RispondiEliminaNon è la prima volta che gli attori di cui all'articolo (Assessore e Gazzettiere di regime) commettono di queste gaffes. Ho avuto modo di consigliare a chi comunica con le veline di Palazzo di verificare ciò che viene pubblicato. Se non dovesse corrispondere all'Assessore-pensiero bisogna fare le smentite o far apportare le dovute modifiche. Incavolarsi con i lettori non serve se le notizie danno adito a fraintentimenti. La causa di ciò è imputabile solo a chi riporta notizie distorte o a chi comunica notizie non chiare.
RispondiEliminaScusate ma sinceramente non avevo capito dall'articolo, che non ci sarebbe stato un esborso di denaro ma una conversione della pena pecuniaria del condannato con la giornata lavorativa, come ha spiegato l'anonimo delle 20,37.Be', se e' cosi', l'iniziativa potrebbe essere percorribile e visto l'aumento di reati, non credo ci sara' bisogno di "creare" nuova manodopera! Nel mio precedente intervento non avevo condannato l'iniziativa di riabilitazione ma semplicemente volevo evidenziare il fatto che, in un periodo di grandi difficoltà' economiche, occorre avere delle priorità (questo perche' avevo capito che il comune avrebbe dovuto pagare....)
RispondiElimina