Riceviamo e pubblichiamo da Emilio Pierini :
Chi scrive, stamane si è fatto a piedi dal confine nord a quello sud di Porto Recanati passeggiando per quasi tre ore e prendendo atto dei danni che il maltempo degli ultimi giorni ha arrecato alla nostra cittadina. Lo confesso: mi sento un cittadino ferito. Come se quei danni li avessi subiti alla mia abitazione, forse perché ho un forte concetto di appartenenza al mio paese e alla nostra comunità. Ma concedetemi una riflessione. Che vuole essere tutto, fuorché polemica…
Sapete come funziona, di solito, in democrazia? Quando capitano eventi drammatici, come terremoti, alluvioni, dissesti idrogeologici o frane che provocano, a livello nazionale, danni ingenti alle abitazioni e alle persone, il Parlamento (leggasi Consiglio comunale) si riunisce in seduta straordinaria e il ministro o il sottosegretario competente in materia (normalmente il capo della Protezione civile, per capirci) relazionano in aula sulle tragiche conseguenze e sulle misure che si stanno prendendo per tamponare lo sfortunato evento. Pensate, al Parlamento italiano, a similitudine di altre democrazie occidentali, si sono addirittura inventati il “question time” dove un deputato, in rappresentanza di una porzione di elettorato e di uno specifico territorio, pone specifiche domande su determinate questioni al ministro competente che gli risponde in aula.
Ora, io capisco perfettamente che il momento è delicato e che i nostri amministratori magari hanno poco tempo perché impegnati a tamponare la straordinaria emergenza che ha colpito Porto Recanati con l’alluvione degli ultimi giorni e il relativo straripamento dei fiumi ma, come cittadino che crede nella rappresentanza politica e nelle istituzioni, auspico che entro brevissimo tempo (ore, non giorni…) venga convocato uno specifico Consiglio comunale sugli eventi drammatici che questa settimana hanno colpito la nostra cittadina.
Un Consiglio comunale dove il sindaco e gli assessori competenti relazionino sull’entità dei danni e su cosa si stia facendo a livello di pianificazione e programmazione per far fronte a un'emergenza così straordinaria. Sono convinto che i consiglieri di opposizione gradirebbero essere informati e sono altresì convinto che tutta la cittadinanza gradirebbe sapere, per le vie istituzionalmente previste, cosa sta succedendo e quali misure si stanno prendendo in materia.
E se la motivazione per cui tale consiglio comunale non viene convocato scaturisce dal fatto che ora sono e siamo tutti impegnati in questioni urgenti, propongo una seduta straordinaria dello stesso in orario notturno. Sono sicuro che tutti i consiglieri comunali siano disposti a rinunciare a qualche ora di sonno pur di partecipare, di essere informati, e fornire il proprio contributo di pensiero.
Perché questa non è un'emergenza della Giunta e di chi ha l’onere e l’onore di governare Porto Recanati. Questa è un'emergenza di tutti noi e ogni forma democraticamente partecipativa, espressione dell’attività istituzionale e della democrazia, non può che essere, in questo particolarissimo momento, opportuna e indifferibile.
Perché, con tutto il rispetto che posso nutrire verso gli organi di informazione locale, preferirei che su come stanno le cose e sulle azioni che il mio Comune sta intraprendendo, io debba essere informato da chi la democrazia ha posto nella posizione di responsabilità.
Emilio Pierini
caro emilio,mica siamo a kromberg o a campiglio per perdere nottate!!!
RispondiEliminaEmilio Pierini ha assolutamente ragione! Se non non è questa un'emergenza, allora qual'è?! Possibile che nessuno prenda la situazione in mano e faccia qualcosa per affrontare questo momento difficile e "confortare" i cittadini preoccupati da questa "assenza ingiustificata".
RispondiEliminaVorrei anche io sollecitare L'amministrazione che venga convocato un consiglio comunale al più presto,per sapere e quantificare i danni subiti dallo straripamento del fiume.
RispondiEliminaVisto che il consiglio regionale si riunirà a breve sulla richiesta fatta dalla minoranza,mi sembra doveroso che anche nella nostra cittadina si discutesse di questo!