Si è svolto ieri alle ore 18 il Consiglio Comunale. All'ordine del giorno c'erano varie interrogazioni dei gruppi consiliari di minoranza, la nomina dei membri delle Commissioni e una modifica al regolamento per quanto riguarda l'assegnazione degli alloggi in zona PEEP (Piano di Edilizia Economica Popolare).
Dedicherò altri post e spazio alle interrogazioni e alla relativa risposta fornita dal Sindaco Ing. Mozzicafreddo.
Oggi vorrei occuparmi della ciccia. E la ciccia, ieri, in Consiglio, era la modifica del regolamento alla Zona PEEP.
Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di un requisito, quello della residenza, che di fatto, da ieri, a seguito di espressa votazione del Consiglio Comunale, è stato abolito per avere diritto ad una abitazione di questa tipologia. La Giunta Mozzicafreddo, infatti, smentendo di fatto una decisione presa dalla Giunta Ubaldi nel 2013 sapientemente riassunta nell'esposizione degli interventi delle consigliere Grilli (Città Mia) e Zoppi (UPP) che trovate sotto, è tornata nei propri passi.
Da oggi in poi per avere diritto ad una abitazione PEEP non si dovrà essere più residenti a Porto Recanati. No, basterà "promettere" di prendere la residenza nei futuri sei mesi dal rogito notarile di acquisto della casa.
E' ovvio che tale modifica consente la titolarietà al diritto di poter acquistare una abitazione del PEEP anche a chi, di fatto, non è residente. Trasformando pertanto il mercato delle PEEP che dovrebbe andare incontro alle esigenze dei portorecanatesi che non possono comprare casa a prezzi esorbitanti, in una sorta di mercato di fatto libero. E aperto a tutti.
Ma la cosa che fa pensare, per la sua tempistica e per come i fatti si sono svolti, è il perchè l'amministrazione Mozzicafreddo, ha deciso di apportare tale modifica al regolamento.
Tutto infatti nasce dalla risposta che in data 16/6/2016 il nostro sindaco destina alla SGM Costruzioni. Che, desumo, aveva avanzato una proposta di modifica del regolamento PEEP.
Ora sia chiaro, una amministrazione deve avere la capacità di ascolto verso tutti i settori della società. E dunque anche verso gli imprenditori del settore edilizio. Ma che lo stesso giorno in cui gli assessori e la giunta si sia insediata, con uno dei primi atti a firma del nostro sindaco, si sia provveduto a rispondere a specifica richiesta di cambiamento del regolamento PEEP pervenuta appunto da una azienda locale del settore edilizio, fa pensare.
La tempistica, in certi casi, ha una sua fondamentale importanza.
Nel Consiglio Comunale di ieri oltre alla Zoppi, che ha letto il comunicato molto esaustivo che sotto pubblico, mi ha molto colpito anche l'intervento di Giancarla Grilli.
Giancarla, con la sua calma olimpica, con la sua chiarezza espositiva, con il suo fare composto ed educato, ha snocciolato delle questioni importanti (l'intervento lo trovate sotto). Ma la sensazione nel vederla esporre e nell'osservare contestualmente i visi di sindaco e vice sindaco, era sempre quella di colei che sta cogliendo nel segno. Perchè mentre quando parla la Zoppi, soprattutto la Ubaldi assume una postura di smisurato disgusto a prescindere (dovuto a reciproca atavica mancanza di simpatia) , durante gli interventi della Grilli, si nota che l'efficacia del suo eloquio va sempre a segno. E lo si nota proprio nella postura che gli interlocutori (ovvero Sindaco e Vice Sindaco) assumono.
Dopo questa digressione socio-comunicativa, vi relaziono ovviamente in merito alla risposta fornita dalla stessa Ubaldi. Che ha ribadito come i tempi siano cambiati. E la politica, in sostanza, debba avere la capacità di mutare adeguandosi alle esigenze della società.
A mio modo di vedere il discorso è tutto qua. E' ovvio che la politica debba saper rispondere alle esigenze dell'imprenditoria. Purchè non ne diventi però succube.
E questa seconda sensazione, ieri, tra il pubblico presente in Consiglio, si è ampiamente respirata.
Concludo facendo presente una cosa e ponendo una domanda: perchè nei Consigli Comunali gli argomenti di vero interesse e di maggiore risonanza anche mediatica vengono sempre messi in agenda come ultimi o penultimi nei punti da discutere?
Per far si che il grosso dei presenti se ne vada a cena e non possa ascoltare?
La prossima volta, una modifica al Regolamento PEEP, mettetela al primo punto.
Grazie.
Intervento di Loredana Zoppi (UPP)
Prendiamo atto innanzitutto che,
a differenza di altri Comuni dove è rimasto invariato nel tempo, il nostro
regolamento è stato oggetto di due modifiche nel giro di qualche anno in ordine
ai requisiti soggettivi di assegnazione. Nel 2008, le condizioni richieste
dall’allegato B erano, tra le altre, la residenza o l’esercizio di attività
lavorativa esclusiva e stabile nel nostro Comune da almeno tre anni, fatta
salva la facoltà dei militari di carriera. L'articolo 15 comma sei stabiliva
l'obbligo di trasferimento della residenza anche anagrafica nell'immobile entro
sei mesi dalla data dell'atto notarile di assegnazione (o 12 mesi per le giovani
coppie che si fossero sposate dopo l'assegnazione). Nel 2013, si è provveduto
ad una modifica: l'allegato B richiedeva la residenza al momento della
richiesta al Comune dell'autorizzazione alla stipula dell'atto pubblico o, in
alternativa, di avere attività lavorativa esclusiva e stabile nel Comune
(eliminando il termine dei tre anni). All'articolo 15 veniva eliminato il già
citato comma sei e introdotto il comma 6.1, in ordine alla presentazione di autodichiarazione per quanto
previsto nell'allegato B.
Ora la nuova Amministrazione
propone al Consiglio di deliberare un'ulteriore modifica: l'allegato B prevede
quale requisito la residenza da possedere al momento della richiesta al Comune
dell’autorizzazione alla stipula del rogito, o, in alternativa, l’obbligo di
trasferirla entro sei o dodici mesi a seconda dei casi, ripristinando così il comma
sei dell’articolo 15.
Ciò che secondo noi merita
maggiore attenzione non è tanto il ripristino del comma sei dell’articolo 15,
quanto l’inserimento della nuova dicitura nell'allegato B che in sostanza
consente l'assegnazione anche ai non residenti.
Come indicato nella proposta di
delibera, la necessità dell'Amministrazione comunale di procedere alla modifica
è riportata in una specifica nota protocollata del 16 06 2016. Si tratta di una
lettera a firma dal Sindaco in risposta ad una sollecitazione della ditta
S.G.M. Costruzioni contenente il suo impegno a sottoporre al Consiglio
successivo la modifica del regolamento. Le modifiche apportate nel tempo sono
state in realtà oggetto di precise valutazioni e di cambiamenti di prospettiva
chiaramente illustrati dall'attuale vicesindaco nel suo intervento del 2013. La Ubaldi dichiarava, cito
testualmente: “l'obiettivo per il quale avevamo fatto un PEEP era quello di
consentire l'acquisizione di una casa a porto Recanati ai nostri concittadini
che non avevano la possibilità di entrare nel libero mercato, dove i prezzi
erano esageratamente alti per gente che non aveva un reddito elevato. Questa
volontà di circoscrivere la possibilità di acquisto perché questa non potesse
diventare in nessun modo la seconda casa, ma essere davvero una prima casa e
rispondere a quelle che sono le finalità di un’area PEEP, ci ha fatto approvare
un regolamento in qualche modo in contrasto direi con il regolamento di tipo
regionale. Che cosa è successo in quella fase? In quella fase le varie
cooperative o le varie imprese non hanno fatto ricorso a quel regolamento
particolarmente restrittivo perché hanno preso atto che a Porto Recanati un
PEEP era un PEEP decisamente diverso da uno fatto in una località
dell'entroterra, nella quale si intende, per esempio, invogliare la gente a rimanere
anziché muoversi da lì. Da noi poteva essere diverso. Allora, in quel momento,
hanno comunque preso atto di questa difficoltà e di questa problematica, per
cui hanno accettato quelle che erano le regole, incappando oggi nelle
difficoltà che ho descritto, tanto che qualche impresa cooperativa è andata anche
in concordato preventivo. - Dunque tutto merito suo - Le modifiche di cui si
parla - continuava la Ubaldi
- riguardano la residenza, per la quale sono stati tolti i tre anni di obbligo,
togliendo questo, si riporta tutto ai parametri previsti dal regolamento
regionale (…) Questi parametri fanno in modo che quell’area non diventerà mai
un’area destinata al libero mercato”.
La Ubaldi ribadiva quindi che
l'interesse iniziale era quello di limitare l'acquisto ai cittadini di Porto
Recanati, ciò, a suo stesso dire, in violazione dei regolamenti regionali e
determinando delle oggettive difficoltà in capo alle imprese costruttrici. Poi,
per risolvere in parte il problema creato, venivano allentati i vincoli ed
eliminato il termine di tre anni.
Oggi si interviene ancora per
allentare ulteriormente tali vincoli, superando del tutto quello della residenza.
Non è un mistero che alcune
imprese edili e operatori del settore hanno sostenuto la lista “Insieme alla
gente” alle ultime elezioni, e guarda caso la nota protocollata nella quale il
Sindaco si impegna a portare in Consiglio la modifica è indirizzata ad una di
queste società, in risposta ad una sua precisa richiesta.
Il problema non è tanto l'allentamento
dei vincoli, quanto il fatto che nel nostro Comune l'edilizia economica e
popolare ha avuto fin dall'inizio una funzione a nostro avviso anomala. E’ stata
snaturata sin da subito la finalità primaria che è quella di mettere sul
mercato alloggi per non abbienti. Gli immobili si presentano per tipologia di
finiture e metrature non rispondenti ai requisiti tipici di un'edilizia
economica, e ora ci si indirizza verso un accesso indiscriminato all'acquisto
che finisce per trasformarla a tutti gli effetti in un'edilizia a libero
mercato. Le scelte che si sono susseguite hanno finito per danneggiare non solo
le cooperative e le imprese che hanno acquistato i lotti della Peep, ma anche
le altre, che di fatto si sono trovate in concorrenza con le suddette.
Considerando le variazioni finora
esposte contraddittorie e dalla “strana” tempistica, e che la richiesta di
modifica perviene oggi da un singolo soggetto, non possiamo che esprimere un
voto contrario alla proposta.
Intevento di Giancarla Grilli (Città Mia)
Grazie
al punto inserito all'ODG di questo Consiglio Comunale, in merito alla modifica
del regolamento della zona PEEP 3, l'amministrazione ci ha dato occasione di
riprendere in mano tale documento e rilevare alcune circostanze sopra le quali
ci è d'uopo richiedere maggiore chiarezza.
Ci
sembra del tutto pretestuoso votare una modifica che sostanzialmente riporta il
testo del regolamento alla sua veste originaria (2008). Soprattutto se dopo
aver riletto la trascrizione dell'intervento dell'allora Sindaco Ubaldi, che
nel 2013 portava in consiglio la prima modifica all'art. 15 comma 6 del
regolamento, ci riferiva di una necessità di alleggerire le restrizioni imposte
dallo stesso, per permettere ai costruttori impegnati nell'area PEEP3, di far
fronte alla devastante crisi economica. Come se oggi quest'ultima sia stata
ampiamente superata, ci viene chiesto di riportare il dettato normativa al suo
contenuto iniziale. Oppure dobbiamo semplicemente ammettere, che nel 2013, come
oggi, l'amministrazione comunale altro non fa se non assecondare in toto la
richiesta del privato, piegando al suo volere la macchina amministrativa.
Comunque,
aldilà del dettaglio normativo sul quale oggi si interviene, cogliamo
l'occasione per chiedere alla maggioranza di riferire alla cittadinanza se la
lottizzazione dell'area PEEP 3, abbia rispettato il dettato regolamentare del
luglio 2013.
Specifica
l'art. 22 co. 6 che gli alloggi realizzati “non devono avere superficie
utile (SU) superiore a mq. 95” e la superficie complessiva va computata
sommando la SU, + il 60% delle superfici non residenziali (Snr), le quali non
possono superare le SU.
L'art.
15 co. 7 dello stesso regolamento, prevede ulteriormente che sugli alloggi costruiti, “è altresì
vietata qualsiasi modificazione alla destinazione d'uso degli immobili e delle
aree di pertinenza senza la preventiva autorizzazione comunale”, imponendo
quindi agli assegnatari una sostanziale impossibilità a trasformare parti dell'alloggio
classificate come Snr in SU.
Abbiamo
avuto modo di constatare che in alcuni casi gli alloggi realizzati non
rispettano tali dettami normativi e pertanto chiediamo in ossequio all'art. 22
co. 3 del regolamento de quo, di effettuare ispezione o visita di controllo a
mezzo di professionista esterno pedissequamente incaricato, onde ottenere una
relazione obiettiva sullo stato degli alloggi.
Chiediamo
altresì, laddove si riscontrino violazioni del regolamento o variazioni della
destinazione d'uso degli alloggi non autorizzate dal comune, di mettere in atto
ogni iniziativa finalizzata all'ottenimento della conformità abitativa, così
come stabilito dal regolamento e di attivare i legittimi procedimenti di
accertamento di eventuali irregolarità tributarie o nei casi più gravi di
procedere secondo quanto stabilito dall'art. 25 dello stesso regolamento.
ecco il primo assegno staccato a favore di vento del sud! che bell'affare hanno fatto! che poi la sgm costruzioni se non ricordo male è intestata ad una signora residente in campania. che tristezza
RispondiEliminaArgano puoi pubblicare anche gli interventi del consigliere Pigini e Rovazzani? Giusto per non fare torti a nessuno.
RispondiEliminaNon avendomeli mandati non posso pubblicarli.
EliminaL 'intervento di Pigini è stato interessante e ha portato il regolamento di Civitanova,smentendo il Vice Sindaco.Il rappresentante di PAC,nel punto più importante della seduta, s'è limitato a sette (7) parole: sono d'accordo con chi mi ha preceduto.
EliminaOgni promessa (elettorale)è debito e viene prima di ogni urgenza posta dalla stagione estiva, dal sopravvivere dei cittadini in mezzo all 'immondizia.
RispondiEliminaQuando i cittadini impareranno ad essere civili non staranno in mezzo all'immondizia
Elimina...pedissequamente incaricato?
RispondiEliminaSarà interessante vedere questo "vecchio modo di fare politica" alle prese con Internet e i social network. :)
RispondiEliminaIl Comune di Porto Recanati non deve essere trasformato in un'agenzia immobiliare nè tantomeno in una ditta edile operante sul libero mercato. Non ha senso neanche pensarlo.
RispondiEliminaSono cambiati i tempi?! Ma di cosa stiamo parlando? Del comune senso del pudore?
Sarò ignorante, ma la macchina amministrativa ha obblighi ben precisi che non vanno disattesi nei confronti del pubblico interesse; i dipendenti comunali sono dipendenti dello Stato (equivale a dire dipendenti di tutti i cittadini) e non dipendenti della Ubaldi o del Mozzicafreddo di turno, e quindi obbligati ad eseguire le loro volontà.
Se poi questo dovesse malauguratamente avvenire, "dimenticando" il principio della responsabilità, legalità, imparzialità e buon andamento del profilo pubblico che li deve contraddistinguere, entreremmo in una spirale molto pericolosa.
Cosa vi aspettavate? E questo è solo l'inizio
RispondiEliminaSiccome di case in questo periodo se ne stanno vendendo poche, si e trovato questo escamotage
RispondiEliminaI have a dream:"Sarò il sindaco di tutti i portorecanatesi, ma di più dei costruttori dei muratori e di chi mi ha votato".
RispondiEliminaQuello della Zoppi è troppo lungo e non ho voglia di leggerlo. Ma l'intervento della Grilli dovrebbe mettere in difficoltà l'amministrazione comunale? E per quale motivo, voscienza? Semmai dovrebbe mettere in imbarazzo Montali e Riccetti, che pur avendo il potere di intervenire sulle presunte violazioni al regolamento e al progetto Peep se la sono andata a prendere con i lampioni di quel bravuomo di Paoletti. E poi, che vuol dire che fare una variante o una variazione significa cedere alle richieste del privato? E chi se non il privato è uso chiede varianti e variazioni? Credete forse che le chieda il pubblico a se stesso? Lo stato liberal democratico è questo; quello dirigista e totalitario è caduto nel 1989. Ma gli sciocchi ci sono sempre stati e sempre ci saranno.
RispondiEliminaSenti fenomeno, hai lasciato 4 commenti seriali sputando veleno su mezzo mondo. Se pensi che questa è casa tua e tu puoi insultare chi ti pare non hai capito un beato cazzo. E dello sciocco lo dai a tua sorella.
Eliminasecondo me l'anonimo delle 23:55 è qualcuno della carta stampata. Provare a venirci ai Consigli Comunali invece di vomitare troiate?
EliminaTristezza..è solo l'inizio di tante lunghe disgrazie per Porto Recanati!!
RispondiEliminama continuate a parlare?? abbiate le palle di mettere nome e cognome che secondo me non sapete ne scrivere ne leggere visto che non è una modifica ma bensi' una lettura del 2013!!!
RispondiEliminaComincia tu a metterlo il nome e cognome che mi pare quanto a palle sei messo molto male. Se al contrario ti dovessero scendere tanto da metterci nome e cognome, ti dico una cosa: "se le cose dovessero essere come paventate dalla Grilli, sono cazzi vostri!!!" Fai bene a rimanere anonimo altrimenti sai gli sputi in faccia!
Eliminae poi cari comunisti...non siete voi che due anni fa siete saliti con i voti dei muratori? andando e promettendo lavoro e quant'altro pur di accaparrarvi i loro voti?...che tristezza...
RispondiEliminaMa avete visto quanti alloggi invenduti ci sono a Porto Recanati? Complice la crisi economica, chi ha acquistato in zona PEEP, e chi continua a farlo non otterrá alcun beneficio economico. Oggi compri nel libero mercato, a prezzi forse anche inferiori. Stando alle superfici, ci auguriamo che i progetti presentati ed eseguiti, avallati dagli appositi uffici tecnici del comune, rispettino i requisiti richiesti dalla legge. Se così non fosse, parliamo di abuso edilizio, il che sinceramente mi sembra poco probabile. Spero di non sbagliarmi.
RispondiEliminaArgano,sei troppo puntuale e preciso nei tuoi post ad evidenziare problemi "veri"del nostro paesello ma questa "gente"fara'sempre e comunque gli interessi di pochi in nome di una presunta democrazia...mafiosa aggiungo io.
RispondiEliminale prime case da controllare sono proprio quelle dei comunisti che sono i primi a non avere la residenza e abitano in case sotto il profilo igienico sanitarie indecorose....
RispondiEliminaGuarda che la guerra è finita, esci dalla giungla e levati l'elettorato. I comunisti che non ti fanno prendere sonno sono scomparsi!!!
EliminaRefuso:...levati l'elmetto
EliminaSi vede che nel 2013 la casa era stata promessa a qualcuno con residenza e adesso a qualcuno senza...
RispondiEliminama cosa state blaterando????? i sommi greci affermavano che "ogni popolo ha il governo che si merita"" cosa vi aspettavate dalla Ubaldi?? che cambiasse e si modificasse come i caimani in amore??? ne vedremo delle belle, in quanto i "governanti" dovranno pagare anche a muso duro le promesse ed i ricatti elettorali. Mi dispiace per il preciso e profondo intervento della Grilli!!! che ha centrato bene il problema e che , senza veemenza ed arroganza ha bacchettato gli amministratori.....Speriamo bene!!! L'unica cosa che vorrei suggerire alla cara grilli, siccome pochi seguono gli avvenimenti del consiglio comunale, di organizzare, in ogni occasione, incontri con i cittadini sia per portare a conoscenza di quanto avviene nel Palazzo che le proposte alternative che fa "città mia". grazie
RispondiEliminaIl problema è molto semplice: al tempo il Sig. Borgo Marinaro aveva delle case non vendute quindi non si poteva consentire a chiunque di acquistare in zona peep sennò a chi le vendeva quel brav'uomo le sue case???? Ma adesso qualcuna l'ha venduta le altre glie le hanno pignorate quindi liberiamo il mercato che problema c'è..... Ma soprattutto aiutiamo tutte queste pseudo cooperative che vendono a poco prezzo basta un'acconto e casa è tua..... ehm quasi tua..... ehm ci siamo quasi stiamo ultimandola...... ehm ci sarebbe un piccolo problemino...... ehm stiamo aspettando dei documenti.... Scusi ma il mio acconto?????? ...ehm ascolti parli con il mio legale che la situazione è un po' complessa.
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