COMUNICATO STAMPA
Ci sarà nei prossimi giorni il tavolo tecnico, da me sollecitato in diverse occasioni, al quale oltre al Comune sono chiamati a partecipare la Regione Marche, la Prefettura, la Provincia di Macerata, la Capitaneria di Porto e le Ferrovie dello Stato. Questo perché è necessario che, ognuno per le proprie competenze, ci si adoperi per individuare indirizzi di intervento per la messa in sicurezza delle strade, della rete fognaria, dell'acquedotto e della linea ferroviaria. Quella che stiamo vivendo a Porto Recanati e' un'emergenza che va affrontata al più presto e che riguarda ben sei chilometri di costa. Voglio intanto ringraziare il consigliere regionale Moreno Pieroni per aver presentato in Consiglio Regionale una mozione a supporto della mia richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza affinché venga accolta e dove inoltre, in deroga al Piano della Costa ancora in fase di approvazione, chiede che vengano posizionate adeguate scogliere.
Così come ringrazio il comandante della Capitaneria di Porto di Civitanova Michele Grottoli, che dopo il sopralluogo effettuato lungo il nostro litorale, ha inviato una relazione al Prefetto per caldeggiare "ogni efficace iniziativa al fine di evitare danni alla pubblica proprietà con conseguente interruzione dei pubblici esercizi."
E' necessario infine fare una precisazione in merito alle notizie apparse sulla stampa dove qualcuno vorrebbe che a Porto Recanati si facesse come a Porto Sant'Elpidio. Quello del sindaco Franchellucci e' un provvedimento "contingibile ed urgente" per la messa in sicurezza delle infrastrutture (pubbliche) a protezione della sicurezza pubblica e non del privato come invece sarebbe, allo stato, a Porto Recanati dove, se dovessero verificarsi situazioni di minaccia alle nostre infrastrutture, siamo pronti ad intervenire sulla base di un piano concordato con Astea che prevede la disattivazione della pompa pressione del collettore fognario del quartiere Bivio Regina ed il posizionamento di blocchi di cemento.
Dunque l'attenzione è alta non soltanto nell'affrontare l'emergenza ma anche nel cercare soluzioni che possano contribuire a dare respiro all'economi turistica da anni in difficoltà.
Sabrina Montali
Caro Sindaco, se avesse avuto l'intuizione di leggere il Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere, avrebbe trovato , a pagina 4, il secondo paragrafo che recita alla quarta riga: "Il Piano rappresenta l'atto di programmazione con il quale l'amministrazione regionale, senza soluzioni di continuità lungo i suoi 172 km di litorale,ha inteso affontare le problematiche derivanti dall'erosione marina nel rispetto delle attività turistiche e delle valenze ambientali della fascia litoranea marchigiana."
RispondiEliminaMi permetta, le chiacchiere stanno a zero!!