"Sembra un mortorio". Questa frase la postava su Facebook nei giorni scorsi il proprietario di un noto bar della zona centrale. Era una sua analisi, certo. Ma forse rispecchiava un minimo di verità. Porto Recanati, in questo periodo di un luglio metereologicamente non proprio stabile, sembra un po’ morta. Soprattutto dal lunedì al giovedì. Il week-end, dalle nostre parti, è pieno di gente, proveniente dai paesi limitrofi, anche nei fine settimana di gennaio. E non fa testo. Il problema è diventare attrattivi per i 90 giorni che dovrebbero caratterizzare una stagione estiva.
E per farlo ci vuole creatività e buona volontà. Non basta il solito calendario di eventi da rappresentare all’Arena B. Gigli. Serve altro. Serve innanzitutto capire cosa si vuole fare. Da sempre ci connotiamo come un paese dal turismo familiare. Caratterizzato, più che da movide che si prolungano fino all’alba, da coppie con passeggino e altro figlio minore che la sera passeggiano avanti e indietro per il lungomare e si prendono un gelato. Mentre alla loro destra e alla loro sinistra pullulano tavoli di improvvisati giocatori anziani amanti del burraco e degustatori di cene nei ristoranti della spiaggia. Non siamo mai stati la Rimini o la Riccione delle Marche. E forse, in tutta onestà, non abbiamo le potenzialitá per diventarlo. Il problema è l’offerta. Che spesso manca. Il nostro meraviglioso lungomare, le nostre piazze, il nostro corso trasformato in isola pedonale sono virtù consolidate e frutto di una conformazione unica. Da Pesaro a San Benedetto del Tronto, in nessuna altra località turistica si può trovare un lungo mare che si estende, ampio e interamente pedonale, per più di 3 km. Il problema però è che oltre ai frequentatori dei ristoranti, ai giocatori di burraco e alle famigliole che, compiuto il percorso pedonale completo. vanno a nanna per gustarsi, l’indomani, il mare delle 8 di mattina, abbiamo anche una gioventù. Che spesso si annoia. Che non viene coinvolta. Che vorrebbe urlare "presente" per lo meno fino all’orario di un coprifuoco imposto da una consuetudine difficile, per mille motivi, da cambiare. Al di là di ogni promessa elettorale quasi impossibile da mantenere.
Abbiamo una marea di talenti nel campo della musica. Abbiamo cantanti, musicisti di livello assoluto, ballerini, artisti a tutto tondo. Tutti giovani. Tutti bravi. A volte poco conosciuti. E abbiamo un palco, perennemente montato nella nostra piazza centrale. Ecco, sfruttiamolo. Organizziamo una sorta di festival autoctono. Serate dove per lo meno dalle 22 alle 1 Porto Recanati possa divenire un centro di aggregazione giovanile e un punto di ritrovo. E’ tutta "roba nostra". Disponibile. A prezzi limitatissimi. Ravviverebbero un paese. Porrebbero le basi per progetti futuri migliorabili. Costituirebbero qualcosa di nuovo. Di interessante. Di stimolante. Da cosa nasce cosa.
Oltre il burraco. E la solita birra serale.
Buongiorno, approfitto di questo post, per ricordare che Porto Recanati non è solo fatta di commercianti, ristoratori e baristi. La stragrande maggioranza della gente non lavora col turismo e gode di un paese calmo e quieto. Giusto ogni tanto ribadire questo concetto, saluti da un metalmeccanico, che lavora sodo e non piagne aspettando sempre la mano dall'alto. Se un'attività non va, la chiudi e ti metti a fare altro, magari apri a Riccione, dove c'è piú movimento 😉😁
RispondiEliminaSpero che il tuo post sia uno scherzo!!! Non parlo da commerciante ma da cittadina e soprattutto da madre: Innanzi tutto se nel paese vengono attirati i giovani non dobbiamo preoccuparci che i nostri figli debbano prendere le auto e dover andare proprio a Rimini o Riccione per trovare un po di divertimento con tutti i rischi che corrono nel viaggiare di notte in auto, inoltre abbiamo davvero tantissimi ragazzi con fantastici talenti. Le consiglio anonimo delle 9.47 di venire ad alcune riunioni organizzare dal gruppo Idee per Porto Recanati e si renderà conto che i giovani non sono solo rumore... e mi permetta se io come commerciante dovrei aprire a Riccione lei come cittadino dovrebbe andare a vivere in montagna se cerca la tranquillità ma resto ancora più sorpresa che un lavoratore/ commerciante preferisce calma e quiete..le auguro di non averne mai nel suo lavoro!!!!
EliminaEhy e adesso chi é idee per porto recanati? Mi puzza di costola di up x npp boh??!!??
EliminaSignora mamma grazie dei consigli, mi sto attrezzando per la montagna, ma mi permetta di farle presente che organizzare le serate dei propri figli è pura utopia di genitori ansiogeni! Lei è mamma e io sono papà, quindi magari se ci parla con la sua progenie si renderà conto che i giovani si divertono ed organizzano da loro. Io sono cresciuto a Porto Recanati e ci sono nato, da ragazzo mi è sempre mancato qualcosa ma pensare di trasformare questa cittadina in un polo di attrazione me fa mmmazza de ride! I giovani si divertono sempre, sono i vecchi che hanno bisogno del concertino o dello spettacolino, attendendo con ansia quei momenti in cui dimenticare la loro vita triste e piatta. Saluti dal montanaro! ;-)
EliminaCaro anonimo delle 13.19 Idee per Porto Recanati è un gruppo di ragazzi che tramite fb scrivono le loro idee e si confrontano anche con degli incontri e in tutto questo la politca non c'entra nulla quindi prima di dire stupidaggini informati!!!! Mentre per il mio amico anonimo delle 15.55 che mi ha risposto lascio tutti i commenti riportati sotto a darmi ragione. GRAZIE
EliminaParlate di idee come fossero bruscolini. In effetti non sono nemmeno pensieri perché le idee hanno un supporto logico ferreo mentre su fb non mi sembra domini la logica. E' la natura stessa dello strumento ad essere illogica
EliminaC è anche piazza carradori e la pineta,gli spazi ci sono ,forse mancano le idee e le proposte proprio dei giovani?
RispondiEliminaCome se fosse la cosa più normale da fare in questi casi...chiudere qua ed aprire di là...Facile no?!...Come si dice in Ancona "a parlà 'n' è fadiga"...
RispondiEliminaNo chiudi qua e cambi lavoro ;-) Magari vieni in officina pure tu?
EliminaIo l'ho fatto, mio caro anonimo e non è così semplice come dici tu.Stacci tu in officina che per me ci penso io.
EliminaPortoRecanati è........dipende dal punto di vista del commerciante,dei genitori con figli e senza,dall'operaio,dal pensionato,dal giovane ecc. ecc. ecc..,ogni volta sarà diverso e non andrà bene a qualcuno,poi i giorni dell'anno sono 365/366 come si potrebbero vivacizzarli o renderli quieti per tutti....sicuramente alla fine sarà colpa sempre di qualcuno,ma mai di noi stessi.
RispondiEliminaFRASI SENZA SENSO?
MAH!
Certo, come la sfilata per il lungomare ieri alle 19:30 di una barca con seguito di polpo, pesci, medusa e cavalluccio marino. Che cavolo rappresentava?
RispondiEliminaFare turismo è un concetto molto lontano dalle menti di chi ha messo in piedi questo pendolarismo ''mordi e fuggi'' che le località più rinomate cercano di limitare e che noi spacciamo come risultato da prima della classe
RispondiEliminaBello parlare di "offerta" ad una città che rifiuta le opportunità o leggere "ci si annoia" quando gli stessi abitanti rifiutano, ostacolando ad oltranza, iniziative per attrarre il pubblico giovanile.
RispondiEliminaper troppi anni sono state offuscate le menti con proposte unilaterali e non sono stati assegnati gli spazi espressivi , quello che semini raccogli
EliminaPurtroppo molto intendono il divertimento come trasgressione e sballo e credono che sia un loro diritto ,deve essere chiaro a priori che i nostri giovani non la pensano così
RispondiEliminaMa quale sballo e divertimento, qui si parla di musica dal vivo, danza, teatro, sport e attività per stare insieme. Porto Recanati ha impostato per troppi anni il suo polo attrattivo solo con lo struscio e i negozi aperti la sera. CULTURA, questa parola in questo paese è sconosciuta.
EliminaPorto Recanati, sia d'inverno che d'estate, è animata da tantissimi giovani (adolescenti e più grandi) che riempiono di un po' di colore e suoni il paese.
RispondiEliminaSpendono nelle pizzerie, nei bar, nei balneari, nelle gelaterie.Credo che si siano guadagnati il diritto di essere considerati. Come ha scritto anche Trevisani in un interessantissimo articolo per CM sui giovani talenti portorecanatesi, occorre iniziare da subito a fare delle civili " prove di convivenza" tra generazioni.
purtroppo molti intendono il divertimento come trasgressione e sballo e sostengono di averne diritto,chiariamo innanzitutto che i nostri giovani non la pensano così,presentiamo proposte concrete che li qualifichino come cittadini artefici del loro futuro e quindi AFFIDABILI e degni di FIDUCIA.
EliminaCiarpame, cara Emanuela, quella dei giovani è una retorica che ha sempre funzionato per fare a ffari o per prendere voti. La crisi giovanile, adesso come ai tempi di Socrate, è crisi esistenziale. Con discoteche o senza discoteche ci sarà sempre. Ricorda che nessuno induce sentimenti in qualcuno. Tutto è dentro di noi. E per una volta non tediarci con Trevisani come fosse un premio Pulitzer.
EliminaChe cosa proponi quindi per curare l'anima dei giovani, per farla divenire buona e perfetta come auspicava Socrate? Come si fa a definire ciarpame l'intenzione di coinvolgere e rendere i giovani protagonisti della loro città? Il vuoto interno viene amplificato dal vuoto esterno.
Eliminae chi era preposto ad occuparsi di cultura ha reso molto più ampio questo vuoto
EliminaIl vuoto esistenziale non è colmabile. Tutto sta alla struttura morale del giovane se le cose non vanno peggio di quanto dovrebbero. Non c'è discoteca né biblioteca che tenga. Le statistiche dicono infatti che la stragrande maggioranza delle persone che si suicidano sono benestanti se non addirittura ricche. Mancano a queste i libri o le opere d'arte? Ragazzi, mastichiamo un po' meno bolo altrui e stiamo alla scienza e alla storia. Sapete quanti uomini di cultura si sono suicidati? Non bastano i numeri. E poi, che cosa vuol dire cultura? C'è chi non conosce la differenza tra cultura e natura, ma non rinuncia a nominare a sproposito l'una e l'altra. Socrate, cara Emanuela, era un emerito ipocrita. Se capiterà diremo anche perché.
EliminaQuando si rinuncia ai giovani,si rinuncia al futuro.
RispondiEliminaOggi porto recanati vive con il turismo creato dalla generazione passata,attirata dalle discoteche e dai divertimenti. Chi oggi non permette ai giovani di frequentare la nostra cittadina sappia che la condanna al declino. Se ci si lagna del disturbo,come pensa di affittare appartamenti ai prezzi correnti in città ?
Oppure vale solo per i vantaggi che portano i turisti,ma non per i sacrifici che questo comporta?
Plaudo all'iniziativa della nuova maggioranza di mettere in rete porto recanati,ma teniamola attiva,altrimenti non servirà a nulla e chi l'ha ideata verrà sommerso dalle critiche di chi non vuole che nulla cambi.
Gli affari si fanno sempre in due,chi offre e chi compra,non pensiamo che chi compra ha solo doveri e noi solo diritti,perchè le altre nazioni ci hanno già dimostrato che non è così,
Mettiamoci al servizio di chi ci fa vivere e non spelliamoli se non vogliamo vederli andare via.
Chiediamo scusa. Ma per un disguido tecnico 4/5 commenti postati nel primo pomeriggio sono andati persi senza che potessero neppure essere letti. Preghiamo gli interessati di inviarli nuovamente qualora non li vedano pubblicati.
RispondiEliminaChiariamoci su un punto. Per chi o per che cosa si dovrebbero fare le manifestazioni? Per i turisti? Ma questi stanno fuori dal centro storico, a scossicci o a sud, e se ne guardano bene di uscire dai campeggi perché, come dici giustamente, il giorno dopo si va al mare alle 8 e fino alle 20, e oltretutto non possono entrare in centro perché non hanno il pass. E allora si dovrebbero fare per i giovani e meno giovani locali? Ma quelli pochi sono d'inverno e pochi sono d'estate. Allora per gli abitanti dei dintorni? Ma questi durante la settimana lavorano e difficilmente vengono da noi a spendere se non nei week end. A me sembra che ci sia gente nei locali che investono per farla venire (in musica, spettacoli, danza, ecc.) vedi Scossicci. Ed è giusto così perché se poi vanno tutti a vedere chi c'è sul palco del kursaal lido, poi chi va a spendere in quei locali?
RispondiEliminaFacciamo una notte rosa al mese e facciamo suonare tutte le sere grandi cover band provenienti dai paesi limitrofi! Vedrete che boom di vita! Diventeremo tutti giovanissimi e ricchissimi e saremo divertentissimi! Woow!!
RispondiEliminaCe n'emo tanti de gioani, gio l'hotel house! Ah no quelli è neri e nun c'ha na lira! Benpensanti!
RispondiEliminaMa come?,non c'è vita al centro è vero ma come mai ci si accorge solo ora che un noto bar della Piazza si lamenta della scarsa attrazione che offre il nostro paese e magari ieri leggi che locali attrattivi di un tempo che fu non ci sono più e addirittura si contesta che le strutture rimaste debbano essere tolte dai coglioni e che locali come il green forse dovremo insistere a farli riaprire così i ns. giovani non andrebbero fuori a fare sballo, e che le uniche iniziative che portano sono invece solo le sagre fatte chissà a quale scopo.
RispondiEliminaDobbiamo ricercare la nostra identità perduta, quella che ha fato crescere e conoscere il nostro paese , portare turisti che vivano il centro e fare iniziative che siano adatte ad un pubblico di varie fasce di età.
Creare nei luoghi,che non mancano,iniziative attrattive e ben vengano concerti rock o magari musica classica o iniziative culturali tipo Popsophia atte a coinvolgere la molteciplità di un pubblico che si appaghi di queste forme importanti di svago.
Ma di contempo rivedrei anche le strutture commerciali attrattivo culinarie del lungo mare cercare di coinvolgerle maggiormente e che non pensino solo a fare cassa od ad affumicare quelle poche o tante persone che ancora oggi preferiscono farsi la loro passeggiata sul lungomare.
Avere un interazione maggiore del nostro paese magari con iniziative di confronto tra cittadini , municipalità ed operatori turistici sarebbe molto utile affinché escano dal guscio idee rinnovatrici.
Non bisogna però perdersi nei battibecchi tra chi ha bisogno di riposo e tra chi invece vuole movimento ,casino, a tutti i costi.
Invito l'amministrazione ed i vari assessorati coinvolti a prendersi una tale iniziativa ove mettersi a confronto,e non delegare solo associazioni di "idee" che possono essere solo viste come di parte.
Ci vorrebbe e manca molto un p'ò più di buona volontà da parte di tutti nell'interesse finale della ricerca del bene comune.
Io non sono portorecanatese,ma il portorecanatese ha centrato il problema.
EliminaViviamo tutti di turismo,anche chi ci sputa sopra.
La domanda è : i portorecanatesi hanno una sia pur vaga idea di come si fa il turismo moderno ?
no, al portorecanatese interessa solo il piccolo orticello suo e la saccoccia de casa sua e quannu se sgodia la colpa è sempre dell'altri che nun sanne fa e nun sanne cumannà
Eliminaad anonimo delle 8.08 ,leggo che anche tu sei uno di porto recanati, ebbene e meglio che gente come te che scrive solo in rima ,probabilmente fanno parte integrante del sistema e lo conoscono bene ,e sono persone come loro che hanno creato il disastro turistico ricettivo e commerciale degli ultimi decenni .
EliminaCosi detti saccocciari ,egos in prima linea e scarso altruismo abituati a piagne sempre e dare mai, mestieranti di mille mestieri ma non per necessità solo per la saccoccia.
Cari miei è ora di crescere e di fare scelte che non siano il solito pianto miserevole e privo di concretezza.
Gaiannetto de Ciurl'
Gaiannnetto de Ciurl' , rileggi bene prima di rispondere perchè nella foga pregiudiziale al termine PORTORECANATESE, hai capito l'esatto contrario .Nello scritto si voleva sottolineare proprio la grande capacità di saper piangere e basta di tanti di noi.
EliminaSono portorecanatese e stai tranquillo Gaiannetto che ho sempre reagito a questa modalità pagando pure di persona allorchè fuori dai ranghi per il modo di pensare e di fare concretamente! Cordialmente 08.08
carissimi, chiariamo un punto, il turismo a Porto Recanati crea per le centinaia di strutture e impianti che vi operano qualche migliaio di posti di lavoro, stagionali e non. E per perciò questo comparto economico merita un occhio di riguardo. turismo è sole e mare (pulito!) e anche servizi, eventi, cultura e tanto altro. Realizzare un isola pedonale funzionale, piste ciclabili, impianti per lo sport e l'attività motoria ecc. non accontenta solamente chi eventualmente viene in vacanza ma anche e soprattutto chi in questa nostra cittadina risiede tutto l'anno. Bene ha fatto nell'intervista odierna al Carlino, Italo Canaletti, a sottolineare l'esigenza di migliorare la nostra offerta in qualità ed eleganza. Poi ci sono i giovani che sono uno dei soggetti di riferimento del turismo e non solo, insieme a tanti altri. I giovani ovviamente meritano un discorso a parte che li riguarderebbe a luglio e agosto ma anche tutto il resto dell'anno. Del resto la domanda da parte loro non manca: il lavoro innanzitutto e poi gli interessi, l'esigenza di portare avanti tanti interessi tipo la musica e ogni altra forma di espressione e d' arte. A questi ragazzi che non dimentichiamolo, sono il nostro futuro, occorre rispondere in due modi: ascoltandoli di più e andando incontro alle loro richieste (nei limiti del possibile e sulla base di singoli progetti). Occorrerebbe quindi rivedere un po' "la politica" seguita da anni dove le esigenze venivano stabilite sulla base della volontà espressa dalla "donna della provvidenza". Occorre ripensare all'uso degli spazi pubblici, parchi e piazze, e ne abbiamo molte, sino a rivedere lo stato di (in) decoro e di sotto utilizzo del patrimonio immobiliare comunale (tipo il kursaal, la ex scuola Diaz, ecc.).Permettetemi d dire infine che la discussione dovrebbe avere ancor più il pregio della concretezza....
RispondiEliminaGiustissimo intervento Giorgio 52! Finalmente qualcuno che capisce!
EliminaIl sig che ha mosso con le sue citazioni tutto questo putiferio ...lui sa come fare turismo ?? Chiudendo l'attività dalle undici alle due non vendendo le brioches da asporto o chiudendo la domenica almeno fino a poco fa poi di che si lamenta ovvio che cosi lavorerà sempre meno ....
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