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venerdì 3 febbraio 2017

LA BIBLIOTECA VA ALLA DIAZ

È ufficiale. Abbiamo la delibera di Giunta che sotto pubblico. Entro il mese di Giugno la biblioteca comunale si trasferirá presso il piano terra della Scuola Diaz. 
L'attuale piano terra della Sala Biagetti nel plesso del Castello Svevo diventerà un polo museale archeologico.
E in considerazione della sua centralissima ubicazione si presuppone che sarà fortemente attrattivo dopo che, è auspicabile, verrà ristrutturato e rinnovato.

Quello che non è chiaro è dove saranno ospitate da Giugno in poi, tutte quelle manifestazioni di carattere culturale, sociale e politico che fino ad oggi trovavano ospitalitá presso la stessa Sala Biagetti.

Così come non è chiaro dove si sposteranno le lezioni di Uniporto (al Centro Sociale Anni d'Argento??).

Insomma acquisiremo un posto centrale dove esporre i nostri gioielli archeologici. Ma perderemo un posto dove la democrazia  e la società di esprimono. 

La coperta è troppo corta. In ogni caso. Se il piano B) per le manifestazioni che fino ad ora proprio alla Sala Biagetti venivano ospitate è la Palestra Diaz, non dimentichiamoci che quella, appunto, è una palestra. E ha la funzione di far svolgere attivitá ai nostri giovani.

Ci sono altre alternative?



 

7 commenti:

  1. Speriamo che nel progetto sarà presente una sala lettura,come in tutte le biblioteche, silenziosa e soprattutto aperta anche la mattina.

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    1. Silenziosa? Sotto una scuola di musica? Direi che ce canta.

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  2. Oh Argano, la democrazia e la società ormai hanno detto tutto. Non si devono esprimere più. Il nuovo che avanza

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  3. Una seria e intelligente azione amministrativa, avrebbe puntato alla ristrutturazione dell'ex Kursaal in funzione culturale e sociale, perciò allestendovi la biblioteca (non un magazzino di libri!) e realizzandovi uno spazio per assemblee, iniziative culturali di vario genere, incontri, mostre. La coperta, intendendo le risorse finanziarie, è corta? Si possono cercare finanziamenti altrove, arrivando fino all'Unione europea. Bisogna solo volerlo e impegnarsi per tentare queste nuove strade. Continuare a piagnucolare sulla mancanza di soldi sta diventando un comodo alibi per rispondere picche a tutti. Salvo agli speculatori fatti passare quasi per "benefattori".
    Resta poi il dato amaro che queste conversioni degli spazi pubblici non vengono mai discussi con i cittadini, nemmeno nelle sedi istituzionali. Si decide come monarchi assoluti, secondo un modo pensare d'altre epoche, mettendo tutti davanti al fatto compiuto.

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  4. Bravo Argano hai messo il dito nella piaga di un'operazione che apparentemente va nella direzione della cultura e della restituzione degli spazi pubblici ai cittadini. Ma che comporta appunto la perdita di uno spazio di pubblico dibattito. Forse dentro la Diaz (non in palestra) si potrebbe allestire uno spazio analogo.

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  5. Criticando allo stesso modo tutte indistintamente le azioni del potere, si rischia la risposta che la May ha dato a Corbin "you can lead the protest, I lead a Country ......"

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    1. You can lead a country and, in the meantime, listen to the people before they melt into protest.

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