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giovedì 22 dicembre 2016

ASTEA: IL COMUNICATO DEL CIRCOLO PD


Abbiamo appreso in questi giorni dalla stampa della decisione assunta dall'Assemblea dei Soci del Gruppo Astea di procedere alla vendita di una larga parte delle quote di Astea Energia ad un acquirente privato. Le ragioni all'origine di questa vendita, che di primo acchito appaiono a dir poco sorprendenti, sarebbero strettamente collegate alla Riforma Madia che, sempre se entrasse in vigore, avrebbe come obiettivo quello di condurre in pochi anni tutte le varie Amministrazioni Pubbliche a liquidare le proprie partecipate, generando una possibile svalutazione del patrimonio azionario. Essendo aperti dunque, ferme restando tutte le perplessità del caso,   all'operazione di alienazione, non ci troviamo però per nulla concordi con le scelte e le procedure che si intendono adottare. Perché procedere ad una vendita diretta e non mediante l'apertura di un bando ad evidenza pubblica? Non sarebbe quest'ultima una procedura più trasparente e soprattutto più remunerativa, visto il possibilissimo rialzo d'asta che si andrebbe a verificare tra i vari privati che cercherebbero di contendersi il nostro gioiellino locale? Se dobbiamo essere costretti a rinunciare ad un Patrimonio che produce un utile di circa 2000000 di euro annui e ne riversa circa 30000 nelle casse del nostro Comune, almeno cerchiamo di ottimizzare al massimo l'alienazione. Inoltre riteniamo sia opportuno valutare soprattutto un adeguato piano industriale che preveda il reinvestimento di almeno una larga parte degli introiti all'interno dell'Azienda stessa onde evitare di indebolire in modo esponenziale quello che rappresenta un Patrimonio di tutti noi cittadini. Il vero pericolo da evitare infatti è che non si cada nella tentazione di far "bottino" ed utilizzare i ricavati dilapidandoli nelle spese correnti delle varie Amministrazioni. Un'ultima considerazione invece la facciamo a livello locale per esprimere tutte le perplessità nei confronti della nostra Amministrazione che ha lasciato scorrere tutta questa operazione senza valutare l'opportunità, per non dire la necessità,  di fare un passaggio in Consiglio Comunale, l'unico e solo organo preposto a rappresentare la volontà dei cittadini.

PD - Circolo di Porto Recanati

1 commento:

  1. Innanzitutto imparate a scrivere le cifre: due milioni si scroive 2.000.000. Lo insegnavano alla scuola elementare. Quanto al Consiglio comunale per dibattere la vicenda, ma non capite che l?amministrazione comunalke non vuole proprio saperne di queste cose: lei sceglie e decide sovranamente, come se fossimo in una monarchia.

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