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domenica 28 agosto 2016

CONSEGNA DEI BENI RACCOLTI AI TERREMOTATI - IL RESOCONTO FINALE.

"Ma poi questi beni, vanno a destinazione vero?  Insomma, mi garantite che andranno ai terremotati?"

E' stata quella sopra la domanda che ci siamo sentiti rivolgere più spesso nella intensa due giorni dedicata alla raccolta dei beni da destinare alle zone terremotate. Perchè si, i nostri concittadini e i nostri graditi ospiti turisti, avevano il desiderio di contribuire. Mettevano tutta la loro generosità nella volontà di aiutare chi è stato colpito da una tragedia immane. Ma, nel contempo, volevano garanzie. Volevano essere rassicurati e tranquillizzati sul fatto che in quello che stavamo facendo, si mettesse il massimo della serietà, dell'etica, della responsabilità.

Quando questa avventura è partita, è stata la prima cosa che ci siamo sentiti in dovere di dover garantire. La trasparenza del nostro agire era un requisito fondamentale. Le persone dovevano essere informate dell'esito della raccolta, ci siamo detti. Così è stato. Dall'inizio alla fine. Così abbiamo proceduto anche per mezzo dell'uso della pagina Facebook di questo blog, visto che la stampa non ci ha seguito più di tanto (oserei dire per nulla...).

Questo post, dunque, chiude il cerchio. Tramite un resoconto finale.

Come nasce tutto?  Tutto nasce da una idea di Giampiero Cappetti e Gianni Cimmino. Due ragazzi dal cuore d'oro e dalla ferrea volontà. Chi vi scrive si è aggregato successivamente.

Giampiero contatta Gianni e gli dice: 

"se organizziamo una raccolta di beni per i terremotati, tuo suocero ci presterebbe il furgoncino per andare a consegnare direttamente ai terremotati?

Gianni gli risponde: 

 "certo che si, poi se dovesse servire tu prendi il furgoncino e io il doblò"

Da qui, prende il via l'operazione "Porto Recanati solidale".

Come potete dunque capire l'intento iniziale era quello di raccogliere qualche pacco di beni, da imbarcare in due piccoli mezzi, e portare nelle zone terremotate.  Gianni e Giampiero non avevano fatto i conti con la straordinaria solidarietà dei nostri concittadini.

La prima cosa da fare era trovare un posto dove poter raccogliere i beni. Il Comune ci è venuto incontro e ci ha messo a disposizione la sala quartieri della scuola Diaz. Un locale di 30 mq  sarebbe stato più che sufficiente per raccogliere quello che era nelle nostre speranze e intenzioni.
Ma dalle 10 di quel giorno, un  continuo fiume di nostri concittadini e turisti è venuto a trovarci. Ed ognuno aveva con sè borsoni di materiale nuovo, appena acquistato, da dedicare allo scopo.
Alle 11,30 quella stanza era già piena e abbiamo pertanto dovuto impossessarci anche dei corridoi della Diaz. Il flusso non è mai diminuito. E' continuato con un ritmo tale che a metà pomeriggio avevamo materiale in quantità tale da riempire un camion di grandi dimensioni.

E noi, nel frattempo, il camion di grandi dimensioni ce lo eravamo procurato.

Alle 19 abbiamo dovuto stoppare la raccolta che era inizialmente prevista anche per il giorno dopo.
L'intero piano terra della Diaz straboccava di scatoloni confezionati da una cinquantina di volontari e divisi per genere. E quei volontari erano persone che ci avevano consegnato beni. Ed erano rimasti con noi per dare un aiuto. Abbiamo chiuso la Diaz quella sera, e straboccavamo di materiale raccolto. Vi confido che quella notte, la notte tra Giovedì e Venerdì, ho dormito pochissimo. Ero da una parte troppo stanco. Dall'altra avevo il timore che non saremmo riusciti a impacchettare e spedire tutto il materiale raccolto. Insomma, avevo paura che l'operazione non andasse compiutamente a buon fine..

Da quel momento in poi e per l'intera giornata successiva, lo sforzo è stato solo logistico. Volevamo fortemente che ogni cosa arrivasse a destinazione. Abbiamo reperito altri due camion. Grazie all'aiuto di molti. Ci siamo organizzati con i bancali, con il muletto. E con il personale che quel muletto ce lo aveva messo a disposizione.
La mattina del giorno 26/8 abbiamo confezionato i bancali. Li abbiamo caricati sui camion. Eravamo tanti a dare una mano, per fortuna. E c'erano tanti giovanissimi.  E tra le 12,30 e le 14, i tre camion sono partiti. Uno dei camion che aveva ancora spazio è passato alla sede della Croce Azzura dove i volontari di quella associazione e i fantastici ragazzi del Moto Club ci hanno aiutato a caricare ulteriore materiale.

La Polizia Municipale, allertata dal competente assessore che ci eravamo premurati di contattare, ci ha sempre aiutato.

Alle 16 i camion  erano tutti a destinazione. 
Il camion grande è stato scaricato a Castelsantangelo sul Nera dove la Protezione Civile si era già strutturata con una propria organizzazione. Gli altri due camion sono proseguiti per Ussita e Visso. Dove hanno scaricato sotto la supervisione (e l'aiuto) dei vertici delle amministrazioni comunali di quei posti.

Tutto il resto è stato documentato con una cronaca serrata del pomeriggio sulla pagina Facebook di questo blog. Sotto, allego comunque nuovamente delle foto che testimoniano il racconto di cui sopra.

Volevamo una operazione pulita, trasparente, partecipata e coinvolgente. Oltre che, naturalmente, solidale. Ci siamo riusciti. Questa narrazione dei fatti era dovuta a chi, con estrema generosità, ci ha donato materiale e beni. Ma giustamente pretendeva trasparenza. Le cronache narrano, purtroppo, di raccolte in denaro finite male (denaro che noi, sia chiaro, ci siamo rifiutati di ricevere). Con i fondi che non sono stati dirottati per l'esigenza per cui erano stati raccolti. Ecco perchè abbiamo voluto e preteso la chiarezza. I beni raccolti dovevano andare ai terremotati. E noi questo lo dovevamo garantire.

Ecco perchè questo post di fine operazione è stato scritto. L'operazione Porto Recanati solidale potrebbe comunque non essere definitivamente compiuta. Stiamo analizzando la possibilità di un ulteriore camion da spedire. Ci sono contatti con Croce Azzura e Moto Club. Vi faremo sapere.

Per i ringraziamenti ho ampiamente usato la pagina facebook di questo blog. Ribadisco che gli italiani, i marchigiani, i portorecanatesi, quando serve, hanno un cuore enorme. Ne abbiamo avuto una ampia e documentata prova. Grazie a tutti. E se i terremotati avranno nuovamente bisogno di noi, ci saremo.

E ho la certezza che saremo nuovamente in molti.





























































































8 commenti:

  1. Sono contento di aver contribuito in minima parte a tutto questo

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  2. BRAVISSIMI A TUTTI. LA STAMPA DI REGIME ERA IMPEGNATA CON IL BURCHIO E POI VOI SIETE COMUNISTI ALLORA NIENTE NOTIZIE

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  3. Premetto questa non vuole essere una critica al buon operato, ma spesso molto del materiale raccolto verrà buttato o andrà in altre mani(come è già successo per altri terremoti)semplicemente perché c'è una forte volontà di far del bene a tutti i costi senza sapere a che a volte è controproducente.
    Tutte le protezioni civili regionali hanno accantonato tende e prime necessità pronte per queste evenienze.Spesso vengono date anche per tragedie all'estero come Haiti o per il tsunami. Chi è pagato per organizzare sa con precisione dove prendere acqua,vestiario e prime necessità perché ha già stipulato contratti.
    Distribuite acqua o vestiti che non si conosca la provenienza è vietatissimo.
    Anche la troppa quantità di volontari crea problemi logistici.I primi interventi sotto le macerie li fanno solo i vigili del fuoco e se vediamo un'altra divisa è solo perché intervenuti a pochi minuti prima che i VV.FF li mancassero via.I Volontari di protezione civile di solito si occupano solo della logistica, montare tende, cibo,bloccare le strade pulire i bagni ecc.ecc. dico questo, perché vedo spesso interviste a gente che spesso sono li per caso. Quello che invece serve è purtroppo arriva sempre in ritardo è la capacità di pochi clown a far tornare il sorriso ai bambini.Ho visto e apprezzato che tra la vostra raccolta ci sono anche i giocattoli,eccop questo non lo mai visto portare dal cinico stato che organizza bene nell'immediato ma che lascia a loro stessi nei prossimi mesi le povere vittime.

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    1. Registriamo il tuo intervento.
      Così come abbiamo registrato gli infiniti ringraziamenti dei sindaci ai quali abbiamo consegnato il materiale. Che ci hanno fatto notare che "nessuno stava pensando a loro"

      E allora sai cosa ti dico?

      Che tra quello che tu dici e il ringraziamento dei sindaci ai quali abbiamo consegnato il materiale, noi ci teniamo i secondi.

      Orgogliosamente - tu intanto, continua a fare l'eroe anonimo dietro la tastiera. Noi preferiamo quelli che si rimboccano le maniche.

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    2. Avvisati il 28 Agosto dall'anonimo delle 20:08.
      Guarda caso aveva ragione.

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  4. Bravo Argano, giusta risposta al solito criticone anonimo che nulla fa ma "discore" tanto. Per tua norma, visto che sicuramente non hai mai partecipato a campi di Protezione Civile, ti dico che il volontario non viene mandato via dai Vigili del Fuoco ma, laddove non collabora al pari con i Vigili, lascia a loro il compiuto della ricerca e del soccorso in quanto altamente specializzati.(S)parli del volontario che "di solito si occupa solo della logistica montare tende cibo bloccare le strade pulire i bagni ecc.ecc." e non dici niente?? Se per logistica intendi organizzare le mense e le cucine, montare tende, organizzare i bagni censire le persone organizzare i punti di primo soccorso ed ospedali da campo, riaprire uffici anagrafe, ufficio tecnico, predisporre punti luce e acqua. E non proseguo perchè mi rendo conto che con te sarebbe....anzi e' tempo sprecato. In ultimo mi permetto di darti un consiglio: Prima di criticare e scrivere baggianate impara a scrivere.

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  5. Cerchiamo di mantenere questo spirito di solidarietà e altruismo anche nella quotidianità e non soltanto di fronte ad immani tragedie. Sarebbe troppo bello.

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  6. un fatto è certo:difronte alle difficoltà si parla con la concretezza e ci si mette insieme al di sopra di ogni ideologia e tutti quanti abbiamo partecipato , a cominciare dai ragazzi che sono stati semplicemente grandiosi,abbiamo dato il segnale forte che il nostro tessuto sociale sente forte il bisogno di ricompattarsi.
    ogni logica divisiva, ogni polemica sterile,ogni subdolo dubbio appartiene agli indifferenti, a chi cerca solo ipocrita visibilità anche nelle circostanze drammatiche.
    in tanti abbiamo fatto solo il nostro dovere e questo basta.

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