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giovedì 21 aprile 2016

HOMEWARD BOUND . SULLA STRADA DI CASA

Forse qualche lettore attento  si sarà accorto che da più di  un anno tengo nel banner laterale di destra del blog il trailer you tube di un film il cui titolo è "Homeward Bound - Sulla strada di casa". 

Si tratta di un film sperimentale, girato da ragazzi che abitano all'Hotel House. Ragazzi che raccontano appunto la loro percezione di mondo vista dall'interno di questa imponente struttura che ospita 2000 persone (1/6 degli abitanti del nostro paese) appartenenti a  40 etnie diverse. Le scene sono state girate in tutto il territorio del nostro paese, oltre che, ovviamente, nello stesso Hotel House.

Questa sera, alle 21, quel film, e il nostro paesello che in quel film è ampiamente illustrato ,  conquistano  la prima pagina di un importante festival: quello di Linz.  Porto Recanati sbarca dunque, tra il silenzio di quei media locali,  (unica  eccezione  il  Resto del Carlino) sempre molto attenti alla cronaca nera che interessa quella struttura, in un contesto internazionale. E lo fa grazie al coraggio di un regista (Giorgio Cingolani) e un docente universitario (Claudio Gaetani) che a questo progetto hanno fortemente creduto.

Il cast non è composto da attori famosi. Ma da perfetti sconosciuti che rispondono al nome di Nabil Chwdhury, Yasin Khaler, Ferdaus Rashid, Anta Diop, Alamin Madber, Shah Zib, Didar Islam, Foyez Forid, Zak, Sajjad Hossain, Cristina Aurelio Popa, Francesco Vesprini, Oscar Genovese, Fernanda Banks, Luigi Izzo. Molti di questi giovani che all'Hotel House vivono, hanno accettato di mettersi in gioco davanti alla cinepresa. Mostrando con una perspicacia e una sfrontatezza tipica della loro  giovane età,  la volontà di raccontarsi sotto una forma di comunicazione, che è appunto il cinema, che per qualche giorno li ha fatti sentire dei piccoli eroi.

Perchè, piaccia o no, l'Hotel House è anche questo. E' un pulsare di vita, di giovinezza, di convivenze difficili che per quanto diverse si nutrono di reciproco rispetto. L'Hotel House è anche la bellezza di una gioventù entusiasta e radiosa. di variopinti favolosi bambini  di etnie e religioni diverse che sorridono, di una energia che ha bisogno di essere sprigionata positivamente.

Ecco, nel giorno della prima al festival di Linz,  sforziamoci di vedere il Palazzone da questo punto di vista. Mettendo da parte ruspe e abbattimenti. Guardando con rispetto a chi, nell'Hotel House, vive in osservanza  delle regole e con ammirabile dignità.

Per un giorno, insomma, l'Hotel House si prende la prima pagina. E non lo fa per una operazione antidroga, o per un sequestro di merce contraffatta. Lo fa rappresentando i propri aspetti positivi di una vitalità che lo caratterizza. E che stasera si mostra al mondo.

Meritandosi la nostra attenzione.


20 commenti:

  1. Una bella ruspa e si risolvono tutti i problemi!

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    1. Il napalm è più sbrigativo!

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    2. Presumo che i due commenti di cui sopra, giungano da moderati elettori di Roberto Mozzicafreddo e della moderata coalizione che vede dentro la moderatissima UDC. Consiglio all'Ingegnere di mettere nel programma al punto 1) l'acquisto di ruspe e napalm. Da distribuire ai suoi moderatissimi seguaci che il 5 Giugno lo voteranno. Perchè c'è la moderazione blaterata al vento. E quella che sta nei fatti. E che è splendidamente riassunta nei commenti sopra.....

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    3. Quei democristiani da 4 soldi ?! Neanche sanno come è fatta la ruspa!

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  2. e qui non ci saranno commenti come le buone notizie che non fanno notizia
    comunque bravi ragazzi

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  3. La tua descrizione credo risolva in un breve scritto la complessita' e la straordinarieta' di un centro residenziale che con l' andar degli anni ne ha viste di tutti i colori.
    Bene hai fatto a sottolineare la convivenza civile tra etnie tanto diversema sopratutto bene hai fatto ad evidenziare il cuore pulsante di quella realta' i giovani entusiasti e positivi con tutti i limiti e gli entusiasmi comprensibili.
    Bravi Giorgio e tutta la brigata. Vomplimenui.
    Grazie Emilio per quanto hai scritto

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  4. Io trovo già nel titolo una forza notevole. Home - casa - focolare domestico. Iniziative come queste possono aiutarci ad avere una percezione diversa di una realtà complessa ma anche profondamente umana. A forza di sentire parlare di ruspe, il divario tra il paese e la realtà dell'Hotel House si è accentuato. In bocca al lupo per il festival.

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  5. Notizia ? Ok un film sull'aspetto peggiore del paese... Salotto sul mare famoso per un ecomostro in mano a criminali e clandestini.

    Ruspa!

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    1. Io ti appoggio le ruspe. Ma se nel condominio dove abiti tu, un giorno, a fronte di 10 condomini, si scoprisse che un paio di delinquenti abitano nel tuo stesso stabile, le ruspe le voglio pure a radere il tuo palazzo. Così, per una questione di giustizia.....

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    2. Il problema è quando i delinquenti superano la tripla cifra. E l'infezione ai sta propagando al resto del paese si veda il river village. I rami malati vanno tagliati se no la pianta muore.

      Ruspa!

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    3. Per giustizia nel mio condominio la gente non piscia sui muri e lascia la monnezza per i corridoi.

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  6. Come fanno tante persone a vivere in un posto così grande? e come fanno ad andare d'accordo? semplice, nonno fanno.

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  7. Se non lo facessero, le cronache quotidiane sarebbero piene di racconti di risse tra etnie diverse. Cosa che se succede, succede una volta l'anno. 40 etnie significa una decina di credo e religioni diverse, significa ospitare indiani e pakistani (che si odiano). Eppure convivono. Ti piaccia o no, io penso che da questo punto di vista, l'Hotel House sia un fenomeno da studiare. Ha gli elementi chimici per una esplosione. Ma quelle 40 etnie convivono. E lo fanno pacificamente.

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    1. Una convivenza tutta da dimostrare sul versante della legalità. Si può "convivere" per necessità, piegando la testa davanti a ogni vessazione. Non siamo nel paese delle meraviglie!

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  8. Cosa crediamo che questa può essere una pubblicità positiva per Porto Recanati.Non mi sembra che le vele di Napoli siano visitate da turisti come può essere per la villa di Montalbano.Poi per la frase iniziale "come facciano tante persone a vivere in un posto così grande" dovrebbe chiederlo ai suoi genitori perché in India o Pakistan l'hote house in confronto è un villino di lusso, ma li nessuno si permette di creare problemi.Provate a chiedere chi ha visitato quei posti e fatevi raccontare se hanno rispetto per le forze di polizia e soprattutto che fine fa in Pakistan o India quando vengono preso dalla polizia.

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    1. C'è il turismo dell'orrore alcuni alle vele ci vanno cosi come vanno a vedere la casa di michele misseri , dove parolisi si dice che ha ammazzato la moglie , al centro dell'aquila terremotato , a cogne ecc ecc.

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    2. Credi che la pubblicità che ci ha fatto oggi Cronache Maceratesi sul mare non balneabile sia migliore? Credi che nascondere delle realtà del nostro paese sia una soluzione intelligente? È assolutamente positivo far emergere il lato umano, il buono, i sogni di un ambiente con tante criticità.

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  9. A noi basta dire che abbiamo il mare pulito come la Sardegna e i turisti arrivano a frotte!

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  10. Ha ragione 13:30. Lasciamo che i marchigiani autoctoni vadano a puttane intorno all'HH, a comprare la droga dentro all'HH (frotte di ventenni - anche accompagnati dalle madri), a prender la gente dentro all'HH e portarla in fabbrica a lavorare al nero, o anche non al nero per ingrassare le tasche di 4-6 persone. Soprattutto lasciamoglielo fare in pace e senza troppa pubblicità. Eccheccavolo. Poi, se avanza una fetta di culo, possiamo invocare la forza pubblica pakistana per i pakistani, giusto perché ci fa comodo così. Mentre sugli italiani che speculano, delinquono, si vendono il voto - prossimamente su questi schermi - o alzano casa abusivamente, per quelli tanta pietà perché "teniamo famiglia".

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  11. Vi ringraziamo per lo spazio e l'attenzione che avete rivolto al film e al lavoro che abbiamo fatto con i ragazzi. Grazie di cuore a tutti, che ci hanno appoggiato e sostenuto in questi ultimi due anni. Un saluto da Linz #CrossinEurope
    Giorgio Cingolani e Claudio Gaetani

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