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giovedì 7 aprile 2016

BURCHIO: LE REAZIONI DI SABRINA MONTALI E LORENZO RICCETTI


Sabrina Montali, che ho contattato ieri sera per farmi rilasciare una dichiarazione scritta, si è invece affidata a Cronache Maceratesi per esternare la sua gioia per la sentenza sul Burchio emessa ieri dal Consiglio di Stato.  Riporto alcune sue considerazioni:

"E' una vittoria su tutta la linea, ribadisce l'ex sindaco. Gli atti hanno riconosciuto la legittimità delle iniziative assunte a suo tempo. Non si parlerà più di Burchio. La variante  è morta e sepolta. Ora la Corte dei Conti dovrà stabilire se chi ha assunto la variante all'epoca non sia stato incauto"

Su Facebook ha aggiunto:

"La verita' finalmente chiara ed inequivocabile insieme alla serenita'che deriva dalla consapevolezza di aver agito nel rispetto delle regole e solo per il bene di Porto Recanati."

Lorenzo Riccetti tramite Facebook ha dichiarato:

Il Consiglio di Stato ha dichiarato che la variante adottata dalla Giunta Ubaldi che intendeva rendere edificabili i terreni del Burchio è ILLEGITTIMA. Personalmente la sentenza mi ripaga di un Natale (2012) trascorso a studiare le carte della proposta di delibera anziché con la famiglia che ancora oggi non me lo perdona. Il provvedimento mi rende orgoglioso di essere stato colui che nella delibera di annullamento della variante (poi impugnata innanzi al Tar dalla Coneroblu) mise la firma in qualità di assessore all'urbanistica. La decisione conferma l'elevata caratura professionale dello "scienziato romagnolo" (avv. Andrea Berti) e consegna il titolo di "scienziato della politica" a chi con tali epiteti sprezzanti ha inteso sminuirne il valore. Sempre dal punto di vista professionale la maglia nera va certamente riconosciuta ai due legali ingaggiati dal PD, al prof. Lorenzotti che ha incentrato il suo parere esclusivamente sulle responsabilità personali dei consiglieri e non sui motivi di nullità della variante, e al Prof Tedeschini, che ha scelto bene di prestare attività per la Coneroblu dopo aver fornito un parere alla controparte. Non voglio invocare la mala fede, ma sulla carenza di deontologia professionale potrei argomentare a ragione. Con le ossa rotte ne esce il PD locale, un movimento politico che, non certo per senso di responsabilità, ha rinunciato a difendere i valori e gli interessi collettivi, primo fra tutti il territorio comunale. Proprio a tale riguardo è apparsa più che mai opportuna la rivendicazione fatta da UPP in sede di trattative, dell'assessorato all'urbanistica, al solo ed unico scopo di garantire un percorso che non avrebbe certo tradito il mandato conferitoci dagli elettori: quello di salvaguardare il paese dall'ulteriore consumo di suolo. Infine il doveroso grazie ad un Sindaco coraggioso, ad una Segretaria ineccepibile e preparata, ad un Commissario prefettizio con alto senso dello Stato, ad un Presidente di quartiere determinato, ai Consiglieri che hanno saputo mantenere la schiena diritta, a qualche giornalista appassionato, a tutti coloro che dietro le quinte hanno fornito supporto tecnico e morale per far valere un principio sacrosanto. Rimane un conto da pagare quello di un'opera (marciapiede) i cui tempi di realizzazione e consegna (pochi giorni prima delle elezioni del 2014) hanno verosimilmente seguito più logiche elettorali che un urgente bisogno pubblico. Perché si è deciso di far realizzare un'opera, mai inserita nel piano pluriennale delle opere pubbliche, PRIMA che la variante fosse approvata definitivamente? Forse per creare un vincolo che avrebbe reso più difficile e comunque costoso annullare atti poi rivelatisi ILLEGITTIMI? Difficile dirlo con certezza! Ma ciò che possiamo fare per il futuro è far diventare quel marciapiede il monumento che segna la FINE delle scelte irrazionali in materia urbanistica ovvero, per dirla con le parole del Consiglio di stato: che la smette di tenere conto degli interessi di chi costruisce in misura maggiore rispetto ai gravissimi negativi impatti che le opere determinano sul delicato equilibrio del territorio. Buon futuro Porto Recanati.






18 commenti:

  1. I sostenitori del NO negavano indissolubilmente la possibilità di risarcimenti..ora gli stessi ne ammettono l'esistenza fin dall'inizio..la responsabilità c'era da mettercela anche quando si sapeva benissimo che tolto il problema ambientale avremmo dovuto risolvere quello economico! ma l'importante nell'ultima campagna elettorale era dire di No comunque senza nemmeno sapere e far sapere ai cittadini le conseguenze economiche..purtroppo con questa sentenza non ci sono ne vincitori ne vinti ne tantomeno bandiere da sventolare!

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    1. Il risarcimento anzi INDENNIZZO sarà relativo al solo marciapiede se non abusivo ed irregolare,inutile che cerchi un pareggio , la partita è persa e CHIUSA PER SEMPRE.

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    2. Si continua a parlare di partita vinta o perse..hai ragione meglio di non parlare di senso di responsabilità

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    3. Il risarcimento non riguarda solo il marciapiede.

      Un esempio lampante anonimo delle 16:17: almeno nel 2014 la CONEROBLU ha pagato l'IMU come terreno ad uso Turistico-ricettivo invece che agricolo.

      La tariffa è stata molto più alta. Non credi che il surplus debba essere restituito?

      Ti potrei elencare altri casi da indennizzare come danno emergente.

      Non lo faccio, ma come vedi il marciapiede non è la sola cosa da rimborsare che quelli come te vanno dicendo.

      PS: leggendoti mi sembra di sentire quelli che affermavano che il danno da rimborsare non c'era e che avremmo avuto il marciapiede gratis.

      Il danno c'è ed è sostanzioso. In prima istanza sarà a carico del Comune e quindi della comunità.

      La sostanza è che chi sta candando vittoria se ne fraga del cittadino.

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    4. vedremo se è stato legittimo far costruire il marciaoiedi e se è stato un incauto acquisto configurabile nel rischio di impresa conseguente promesse che non potevano essere mantenute. per ora di certo c'è la delibera ILLEGITTIMA,scrivila a caratteri cubitali sullo SCEMPIO del BURCHIO.

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  2. A Riccetti interessa tanto il burchio che non si ricorda che il natale era 2013 e non 2012...

    Quella volta poi non mi pare che abbia votato contro. o la memoria mi inganna?

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  3. S'ode un insopportabile stridio di unghie al contatto affannoso ma inefficiente sui vetri posti in località Burchio di Montarice. Bisogna utilizzare i tappi perle orecchie e la benda sugli occhi per vivere in tranquillità.

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  4. La memoria ti inganna, anonimo delle 15:22, stai sereno!

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    1. la mia memoria mi dice che Riccetti in quel consiglio di natale è fuggito senza prendersi la responsabilità di votare NO! quella volta fu approvato all'unanimità dei presenti. qualcuno non ha avuto le palle di votare NO e si è defilato

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  5. ...qualcuno era atteso in famiglia!

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  6. Pensa che qualcuno invece non si è nemmeno presentato! Né per quel consiglio, né per quello successivo!

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  7. Anonimo 19:13 come fai a dire una cosa del genere!
    Accusi Ricetti di non aver votato no alla delibera quando era all'opposizione perché non voleva prendersi le responsabilità e poi come vicesindaco e assessore all'urbanistica ha votato contro la successiva delibera con le conseguenze che tutti sappiamo?
    Il livore contro la persona spinge a formuale critiche inconsistenti e prive di logica.
    Utilizza il tuo tempo per cose migliori, occupati di politica non di spigolature da comari, ne trarrai giovamento.

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    1. Ma cho sei la montali? Livore ho sentito usarlo solo da lei.

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  8. Ano 7:46, senza livore voglio solo dirti che dovresti leggere bene i post prima di commentare, sennò mi costringi a rispiegarti le cose o a farti un disegnino: l'ano 15:22 diceva una cosa, un altro gli ha risposto che la sua memoria lo ingannava, io ho ribadito che a quel consiglio Riccetti ed altri non votarono NO, non si opposero a quella delibera, ma si limitarono a lasciare l'aula senza palesare il loro NO. Quindi non ho espresso critiche, ma solo detto le cose così come sono accadute. Ribadisco che scappare e voltare le spalle alle decisioni come hanno fatto Riccetti & co., compresi gli assenti (ma guarda che coincidenza) dimostra scarso senso di responsabilità. Ora vedi un po' tu come vorrai, in futuro, occupare il tuo tempo.

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    1. veramente io a quel consiglio comunale c'ero e le cose non sono andate come dici.
      Innanzitutto mi ricordo che a scappare e voltare le spalle alle decisioni furono in due: Agostinacchio e la Pantone (tutti e due assenti). Rovazzani votò a favore. Riccetti fece un intervento che durò quasi un'ora, disse che c'era stato un difetto di democrazia perché la fretta di approvare la variante prima della fine dell'anno era stata così tanta che i documenti erano stati consegnati alle opposizioni solo 5 giorni prima.
      In sostanza Riccetti sostenne che l'atto che si andava ad approvare era illegittimo, talmente illegittimo che, come estrema forma di protesta il suo gruppo avrebbe abbandonato l'aula subito prima del voto. In pratica Riccetti disse nel 2013 quello che il Consiglio di Stato ha detto tre anni dopo.
      Se vuoi rinfrescarti la memoria leggiti la delibera 63 del 30/12/2013 è pubblicata sul sito del comune e sotto trovi il link.

      http://www.halleyweb.com/c043042/mc/mc_attachment.php?mc=8606

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    2. Sei un bravo arrampicatore di specchi, ano 17:45, ma Riccetti & co. non votarono NO!!! Andarsene vuol dire non decidere, lavarsene le mani. Inutile che comperi altre ventose.....

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    3. ...mi correggo Rovazzani nn voto a favore anche lui abbandonò l'aula dopo aver chiesto invano un rinvio.(17:45)

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  9. Ribadisco, qualora non lo abbiate ancora capito, che se volete attaccare pesantemente le persone (da destra, passando per il centro e virando a sinistra) tramite i commenti, dovete metterci cognome e nome.
    Altrimenti cestino

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