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martedì 1 marzo 2016

CAMPAGNA ELETTORALE: LE REGOLE DI QUESTO BLOG.

Allora, siccome stanno già arrivando i primi scherni di qualche solito stolto che di questo blog ha capito sempre poco, faccio una serie di precisazioni:

1) in questo blog, non si tifa per nessuno. Anzi, vi preannuncio che chi vi scrive non andrà a votare. Così eviterete di tirarmi per la giacchetta. Poi, il giorno dopo del voto, chiedete pure alla relativa sezione elettorale nella quale sono iscritto se vi ho mentito o meno.

2)  le regole per la campagna elettorale di questo blog sono abbastanza semplici. Nel momento in cui le liste e i candidati sindaco saranno resi noti, verrà dato equo spazio a chiunque abbia qualcosa da dire e lo voglia rendere pubblico in queste colonne.

3)  da queste parti se Zaffiri spara a pallettoni all'Hotel Mondial, ci si scrive un pezzo. A prescindere contro chi, il Zaffiri di turno, dovesse sparare. Garantendo ovviamente eventuali diritti di replica. La ciccia è ciccia. E non me ne voglia Diop se ometto di citarlo.  Nel contempo, se qualche cittadino comune dovesse deliziarci di sue personali considerazioni politiche su Facebook, non verrà ripreso su questo blog. Perchè quello che dice un normale cittadino su Facebook, potrà essere interessante. Ma sicuramente non può meritare la cassa di risonanza di chi si occupa a qualsiasi titolo di informazione (ergo anche i blog). Se così fosse, dovrei scrivere 500 post al giorno. E i quotidiani locali dovrebbero disboscare un paio di foreste amazzoniche per garantire la copertura cartacea agli editti di ogni singolo cittadino.

4) Non so chi vincerà le elezioni. In bocca al lupo a tutti i candidati che si presenteranno. Ma il giorno dopo la vittoria, chiunque avrà vinto, questo blog continuerà a fare quello che ha sempre fatto a prescindere da chi governava o governerà il paese: analizzando le delibere e le ordinanze, seguendo quello che si dice e si decide nei consigli comunali, criticando quello che, in onestà e non per partito preso, si considera criticabile. Non sono il custode della verità. Ma di melma, consentitemelo, da queste parti se ne è tirata fuori parecchia. E così continuerà ad essere. A me piace molto il concetto di un giornalismo (o un bloggerismo....visto che non sono nè pubblicista nè giornalista) che faccia da cane da guardia del potere.

5)  Proprio in considerazione dei punti 1) 2) 3) 4) evitate di farmi pervenire battutine come quelle che già qualcuno sta facendo girare per il paese, secondo le quali io sarei già schierato per partito preso con qualche gruppo/movimento/partito. Al quale nel recente passato, quando era al governo del paese, ne ho dette e scritte di tutti i colori. E vi assicuro che in quel periodo, a quel movimento,  non stavo certo simpatico. Ecco, risparmiatevi questa fatica. Perchè non attacca.

6) Non so se l'avete capito: ma qui si proverà, come sempre, a non essere banali. Si tenterà di avanzare ragionamenti che sono ovviamente criticabili. Si proverà a far viaggiare idee. Si continuerà a fare analisi politica. Poi, senza insultare e prendere in giro me, o qualsiasi altra persona, voi avrete come sempre la facoltà di contraddirmi, sbugiardarmi, oberarmi di critiche. Basta che lo facciamo tutti nel rispetto reciproco. Come sapete, se vi prendete gioco di me, non porgo l'altra guancia.

7) Se qualcuno prima mi salutava e ora non mi saluta più, o se qualcuno prima non mi salutava e ora mi saluta quando mi incontra per strada, è un problema suo. Non è un problema mio. Io ero e resto disponibile con tutti. Rispondo al telefono a tutti. Se qualcuno chiede di vedermi per parlarmi io lo ascolterò. Come ho sempre fatto con tutti.

8)  Non provate neppure ad usare questo blog come strumento per un secondo vostro fine. Se mi segnalate cose che giudico di interesse per il paese, vi ascolto. Se mi segnalate cose che vorreste che io pubblicassi perchè dovete mandare qualche messaggio trasversale a qualcuno, avete sbagliato persona e contenitore.

9) Nel momento in cui un cittadino si candida a governare la cosa pubblica, o viene eletto in consiglio comunale quale rappresentante di una porzione di elettorato,  quello che dice, scrive, spiffera in qualsiasi modo in relazione al suo impegno politico, può divenire di interesse pubblico e essere conseguentemente  pubblicato in questo blog. Le sue cose private, o a sfondo privato e scevre dalla sfera politica, rimarranno tali. Perchè qui si continuerà a scindere il politico dall'essere umano.

10)  Sto ancora cancellando moltissimi commenti. Ribadisco che nel momento in cui sferrate un attacco epistolare personale attraverso i commenti a qualche personaggio politico, dovete metterci il vostro cognome e nome a firma dello stesso commento. Altrimenti provate ad avanzare critiche senza offendere chicchessia. Penso che ci si possa riuscire. E la discussione ne trarrebbe assoluto beneficio.
Se per un mio errore (a volte manovrando il blog con il cellulare faccio cazzate) vedete un commento pubblicato che non rispetta le regole di cui sopra, vi prego di segnalarmelo via mail o telefono. Lo cancellerò subito chiedendovi scusa per l'accaduto. 

11)  Su Facebook non troverete mai miei rilanci di post del giorno su gruppi come "So de Porto Recanati e nun me sta bè che" o "Illegalia" a meno che il post del giorno non sia estremamente attinente allo spirito per il quale questi gruppi sono stati creati.  Non vado a raccattare qualche click in più dove non ho motivo di essere ospitato. So che altri lo fanno e i gestori dei gruppi consentono questa prassi anche quando il post o la notizia non è attinente. Buon per loro.

12) Ovviamente, come sapete,  questo è un blog. Non è un sito di informazioni. Non si tratta la cronaca. Si parla di politica e società. Per quanto il blogger provi a mantenere un equilibrio, ha le sue opinioni. Se muoiono le opinioni del blogger muore il blog. Io vi posso garantire solo la mia onestà intellettuale e rivendicare la mia libertà di opinione.  Sono le uniche cose che non consento si mettano in discussione. Poi ci sta che un giorno leggendo il blog vi incazziate, e un altro giorno troviate quello che scrivo giusto e condivisibile. . Fa parte del gioco. 

O magari, molto semplicemente, potrà succedere,  in un senso o nell'altro, che quello che si scrive possa scalfire le vostre ferree convinzioni. 

Che poi, se ci pensate bene, è quello per cui un blog dovrebbe esistere.





11 commenti:

  1. Falaschini Quirino2 marzo 2016 alle ore 07:34


    Punto9, quando scrivi che nel tuo blog scindi l'essere politico da quello umano meriteresti un Oscar perché sei uno dei pochi rimasti qui in paese a farlo ma l'avevo capito da tempo!
    Punto 1, mi dispiace che hai affermato di non voler votare perché non puoi rinunciare ad un tale diritto, specialmente se lo fai per restare neutrale.
    Più volte hai affermato che contano i programmi e quelli ancora devono uscire aimè quindi non capisco nemmeno se fosse una questione politica.
    Per il resto sono d'accordo su tutta la linea!
    Ciao.

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  2. Argano , ti chiedo di cancellare il punto 1 , il voto è un DOVERE e non un diritto , questa è una incitazione a venir meno al proprio dovere.

    Se non vuoi andare a votare , nessun problema , ma scriverlo pubblicamente (specie al primo punto) è un invito ad un comportamento scorretto.

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    1. Io questa cosa l'ho pensata e ponderata. È una scelta personale che ha motivazioni che ovviamente tengo per me e non è un capriccio del momento. Come sa l'astensione consapevole (e non da menefreghismo) è una opzione che l'elettore puó esercitare. Ma con questo a sostenere che io inviti al non voto ce ne passa. E di brutto.

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    2. Argano quando una persona che gestisce un media dichiara una scelta i lettori ne possono venire indirettamente influenzati. Come dici che non ti schiererai per nessuno , con il punto 1 , asserisci di schierarti per il "non voto". Spero tu colga la sfumatura.

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    3. Oddio, Mentana dirige un TG nazionale da una ventina d'anni. E da una ventina d'anni non perde l'occasione di dire che lui non vota.
      Come la mettiamo...?

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    4. Beh , se qualcuno da un cattivo esempio , non è che si è legittimati a riproporlo.

      Esempio se Silvio si dilettava con il bunga bunga , secondo te farebbe bella figura un candidato sindaco che dice:

      Io sono per il bunga bunga. Anche l'ex predidente votato da milioni di italiani lo faceva... dunque come la mettiamo? :)

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    5. Cioè fammi capire... No perchè questa è una delle più geniali che io abbia mai letto e sentito!! Riepilogando: mentre io paragono astensionismo (mio) con astensionismo (di Mentana), tu il paragone lo fai mettendo sulla bilancia il mio astensionismo con il Bunga Bunga di Berlusconi?
      Ma stai bene o queste stronzate ti vengono giù come un bisogno corporale?

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  3. Diritto di voto

    Il diritto di voto è il diritto che assicura ad un individuo la possibilità di manifestare la propria volontà durante un'elezione. In molti Stati del mondo è un diritto costituzionale.

    Prima dell'introduzione del suffragio universale il diritto di voto era limitato per censo (suffragio censitario) o per cultura (suffragio capacitorio).

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    1. E allora?
      Se io la possibilità di manifestare la mia volontà durante un'elezione non la volessi esercitare per motivazioni corpose a assolutamente approfondite, come la mettiamo?
      Poi a me questa cosa che mi posti, mi fa un po' ridere. Sì proprio a me...
      Perchè per due volte mi sono trovato per motivi professionali all'estero, dove il mio paese mi aveva mandato. Per dimenticarsi che poi, quando c'erano le elezioni, dovevo esercitare quel diritto che tu citi...

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    2. Argano non era per te il riferimento al diritto di voto ma una precisazione per ano 9.39 che lo chiamava erroneamente dovere!

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  4. Vecchio refrain, spesso di appannaggio della sinistra: il voto è un dovere.
    Spericolata interpretazione di un diritto fondamentale, pilastro della democrazia che, come tale, si esprime con facoltà di esercitarlo o meno.
    Quindi ognuno è libero di andare a votare o no, senza che il moralista di turno ci dica cosa dobbiamo fare.
    Sprechi piuttosto le sue energie verso la nuova legge elettorale per le elezioni politiche che, di fatto, comprime in modo insopportabile questo diritto non consentendo all'elettore di scegliere con il voto il candidato.
    In ultimo: chi vi dice che chi non vota non esprime una volontà politica?
    Mi pare che l'astensione sia in notevole aumento ed abbia un significato politico ben preciso.
    Astensione, voto nullo o voto in bianco sono espressioni dell'elettore che vanno rispettate e pure tutelate.
    Infatti io non sono d'accordo nel divulgare i dati dei votanti ad urne ancora aperte.

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