COMITATO PORTO RECANATI NORD - COMUNICATO STAMPA del 3 ottobre 2015
Oggetto: A proposito delle dichiarazioni dell’assessore regionale alla difesa della costa.
Per ora ci sono 15 milioni di euro (finanziati dalla Regione, dalla Comunità Europea e dalle Ferrovie dello Stato) per lavori che dovrebbero partire nella prossima primavera per difendere la ferrovia (e quindi anche la costa) in un tratto di tre chilometri che va da Porto Recanati Sud a Fosso Pilocco di Porto Potenza Picena. Ma non ce sono per Porto Recanati Nord. E’ quanto ha dichiarato nei giorni scorsi Angelo Sciapichetti, il nuovo assessore regionale alla difesa della costa.
Perciò 15 milioni per la parte sud e nessun finanziamento per la parte nord dello stesso Comune. Come dire: non “due pesi e due misure”, ma “un solo peso e nessuna misura” per due figli di una stessa famiglia.
Secondo l’assessore regionale, si potrebbero però coinvolgere i privati e sperare in fondi europei.
Ma nessun contributo dalla Regione e neppure dal Comune? E nessun cenno a date. E’ questa la prospettiva?
Siamo rimasti senza parole. Eppure i problemi e i danni delle mareggiate, che da anni e anni sconvolgono sistematicamente il litorale sono ben noti alla Regione, che in questo campo rappresenta lo Stato in quanto ne ha la delega. E’ inevitabile – tenendo conto dell’esperienza finora vissuta - immaginare e ricordare film simili a quello, ad esempio, delle inondazioni in Liguria e in Sardegna, in cui emerge a chiare lettere l’indifferenza, l’inerzia e l’incapacità di chi non sa interpretare il proprio ruolo a livello territoriale: ruolo che non dovrebbe limitarsi al monitoraggio della situazione rimanendo tranquillamente a fumare la pipa in poltrona, ma che dovrebbe essere anche simile a quellodei Vigili del fuoco, sempre pronti ad intervenire nelle emergenze in base a piani prestabiliti. Ci auguriamo che l’atteggiamento del nuovo assessore propenda verso la seconda interpretazione.
Eppure una cosa si potrebbe fare da subito, tra le possibilisoluzioni ai tanti problemi che riguardano questo Comune. E non costerebbe tanto. Ci riferiamo al tratto di Scossicci più esposto a rischi, cioè al tratto che va dal cavalcavia fino all’Acropoli: proprio il tratto fino ad ora più bersagliato e anche - tra l’altro - quello a maggiore urbanizzazione, per la presenza di un intero quartiere e di numerosi villaggi.
Ci si potrebbe limitare, in questo tratto, a prolungare i pennelli esistenti e a rafforzare le scogliere orizzontali, facendole emergere ad un’adeguata altezza.
Lanciamo questa proposta non solo all’assessore regionale, ma anche al Comune, senza aspettare progetti esaustivi che implichino interventi a lungo termine.
Per il momento restiamo in attesa dell’incontro che il nostro Comitato avrà con il Commissario prefettizio comunale, anche per approfondire la proposta.
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