Stamane siamo stati alla conferenza stampa indetta dall'Amministrazione Comunale sulla problematica inerente l'erosione della costa. Erano presenti, oltre ai giornalisti di tutte le testate locali, anche alcuni rappresentanti degli operatori turistici che in questi giorni vedono le loro strutture messe a dura prova dalle condizioni del mare. Il clima era abbastanza teso. Di fatto, il Sindaco Montali, ha ribadito come non si possa far altro che procedere seguendo i dettami degli organismi superiori (Regione Marche) e rispettandone, conseguentemente disposizioni e tempistica. Ricordiamo che recentemente la stessa Regione Marche ha approvato la variante al piano della costa che prevede la messa in opera di scogliere. Pertanto la stessa regione Marche ha suggerito (o forse é meglio dire, disposto) l'annullamento delle opere a carico della Ditta Dicearco con la quale il nostro Comune ha in piedi un contenzioso che si trascina per mesi.
Il problema, enorme, é che il mare se ne sbatte delle disposizioni della Regione e dei contenziosi legali di ogni tipo e genere e in queste ore continua a divorare costa e stabilimenti. Ieri é toccato al Masaya di Christian Gambelli, anch'egli tra il pubblico, stamane, alla conferenza stampa. Le norme regionali, per difendersi in emergenza dalla potenza del mare, prevedono soltanto la messa in posa di sacchi di sabbia, che, per la loro scarsa consistenza, non sono idonei per la protezione delle strutture. Il problema che il nostro primo cittadino si è trovato ad affrontare, pertanto, é relativo al come affrontare una stagione invernale che, si sapeva, non poteva essere clemente dal punto di vista metereologico.
La decisione presa dal nostro sindaco, é stata quella di non derogare a quanto previsto dalle normative. Ricordiamo invece che in passato, l'ex sindaco Ubaldi aveva derogato (pragmaticamente ed in piena emergenza) a tali norme, autorizzando il gestore del balneare La Rotonda a mettere in posa massi (a proprie spese) a protezione della sua struttura. Pietre che sono ancora lì e che ieri forse hanno consentito allo stabilimento di rimanere in piedi. É corretto, aggiungere, in proposito, che la Ubaldi con una successiva ordinanza aveva disposto la rimozione delle suddette scogliere "entro i 90 giorni dalla notifica dell'ordinanza". Con una postilla che specificava però: " l'eventualità di slittamento delle opere di ripascimento renderà necessario rivedere i termini sopra fissati"
Siccome il ripascimento non si é mai fatto, Pandolfi (La Rotonda) ha mantenuto i massi a protezione, salvando, ad oggi, la sua struttura.
Christian Gambelli (Masaya, ieri crollato sotto i colpi del mare) ha pensato dunque di seguire lo stesso iter autorizzativo percorso da Pandolfi. In data 25/11/2014 ha scritto al sindaco chiedendo l'autorizzazione a porre in essere dei massi e ribadendo che i soli sacchi di sabbia non avrebbero garantito idonea difesa. Sembra, a quanto riferito dallo stesso Gambelli, che durante la conferenza stampa ha inveito contro il primo cittadino minacciando di portarla in tribunale, che a questa sua missiva non abbia mai ricevuto risposta.
Da quanto riferito da Sabrina Montali, la richiesta non é stata presa in considerazione perché, appunto, non conforme alle disposizioni (che ribadiamo, prevedono la sola messa in opera di sacchi di sabbia).
E il balneare é crollato.
É evidente come la manifesta incapacità della politica a tutti i livelli, e una progettualistica regionale (basata sui ripascimenti) abbiano fatto sì che si registrassero solo fallimenti. Davanti a questo immobilismo, le vie da percorrere per una amministrazione che si trova al cospetto di proprietari di stabilimenti logorati da questa situazione, sono sempre piene di dubbi e di problematiche.
La Ubaldi, in passato, prendendosene la responsabilità, ha derogato alle norme. Autorizzando la messa in opera di massi davanti alle strutture. In attesa di un piano a più ampio raggio che doveva coinvolgere regione e ferrovie, ha agito. Affrontando un'emergenza con misure tipiche di decisioni che si devono prendere davanti alla disperazione di chi sta per vedere svanire, inghiottite dal mare, le proprie attività.
Il nostro attuale sindaco e la nostra amministrazione hanno invece deciso di rispettare norme, regole, leggi e disposizioni. Con il Masaya che ne ha fatto le spese e gli operatori del settore che sono infuriati come bestie.
Nella dicotomia tra il pragmatismo spinto e il pedissequo rispetto delle normative non é mai facile decidere con chi schierarsi. Ma se la politica é fatta anche di consenso e se un sindaco é un cittadino "primus inter pares" che rappresenta e difende gli interessi di tutti, bisognerebbe sempre porsi davanti alle persone e ascoltarle. E provare con tutti i mezzi possibili a risolvere le problematiche quando vengono prospettate come urgenti e irrimandabili.
A volte, per governare, bisogna avere il coraggio di andare anche oltre un dettame normativo inefficace e prodotto per premiare un catastrofico immobilismo. Far sentire la propria presenza. Costi quel che costi. Poi, se qualcuno dovrà decidere se é stato semplice buon senso o mancanza dal punto di vista giuridico, lo farà con la conoscenza dell'evidenza dei fatti. Quando si é fatto tutto in buona fede, si può anche correre qualche rischio.
É questo, forse, il concetto che non é assolutamente proprio nell'operato di questa giunta.
Foto Argano: il Sindaco in conferenza stampa:
Foto Argano: Christian Gambelli (proprietario Masaya) mostra inferocito al sindaco la richiesta inevasa di porre in essere massi a protezione della propria struttura.
Questa amministrazione deve smettere di fare l'avvocato e prendere il coraggio a quAttro mani e salvare portorecanati che sta affondando come i suoi stabilimenti balneari . Oppure deve lasciare la guida a chi ha palle per farlo.
RispondiEliminaCon le parole "la Ubaldi, prendendosi la responsabilità" hai detto tutto, Argano. L.M.
RispondiEliminaPer una volta sono d'accordo con il proprietario del balneare: va bene le regole ma se le protezioni in cemento (comunque rimovibili) avrebbero veramente salvato la struttura credo che il Sindaco avrebbe dovuto dare il via (in modo formale o, a limite, informale) prendendosene la responsabilità con la Regione forte anche del precedente creato dalla Giunta Ubaldi. In alternativa lo stesso proprietario avrebbe potuto agire senza l'ok del Comune, magari prendendo una multa (credo) ma per lo meno salvando la propria struttura. Quello che non capisco però è come sia possibile addossare a questa giunta le colpe della situazione nella sua interezza (all'altezza del Masaya, cosi come in altre parti, protezioni o non protezioni, non c'è più la costa!) quando chi poteva agire nei precedenti 15 anni non ha fatto nulla o, per lo meno, niente di incisivo e risolutivo per la situazione. Se nei precedenti 15 anni 3 giunte non sono riuscite a risolvere nulla come si può pretendere che lo faccia questa in meno di un anno?
RispondiElimina15 anni sono passati ok????, quello che tanti discutono è dell'operato attuale, questa amm.ne non è attenta alle richieste.
EliminaA casa mia si dice; chiedere è lecito CORTESIA è rispndere.
Nascondersi dietro la solita frase "non hanno fatto nulla in 15 anni...ecc." sicuramente non fa onore.
Dimettersi è la migliore delle cose, è un grande segno di umiltà e il paese capirà.
Perché, amico delle 15.34 prendi di mira gli ultimi quindici anni e non gli ultimi cinquanta? Questi anni che tu giudichi bui hanno portato al litorale di Porto Recanati oltre sei milioni di euro, che rischiano di non essere nemmeno utilizzati dopo appena sei mesi di governo Montali. La Ubaldi è fuori, amico, lasciamola in pace, Parliamo di chi con grandi strombazzamenti ha dato ad intendere di essere il toccasana per questa città. Dici di attendere quindici anni per vedere che cosa avrà fatto la giunta Montali? Stai vaneggiando o vuoi proprio male a Porto Recanati? Questi hanno preso il potere dicendo di sapere tutto, mentre invece non sanno niente. In quale democrazia hai tempo quindici anni per dimostrare che ci sai fare? I primi cento giorni sono quelli che contano, e abbiamo visto come sono stati impiegati. Questi hanno preso le cose alla carlona, dando soddisfazione alle proprie sproporzionate ambizioni e al proprio livore nei confronti di un sindaco che ha fatto per Porto Recanati quanto altri mai. Questo è il vero scandalo di questa città, come sempre rosa dall'invidia e dall'odio contro chiunque si ponga un gradino sopra agli altri. So di aver parlato al vento, trovandomi ad interloquire con chi è capace di inventare giustificazioni alla inconsistenza di questa amministrazione, ma mi è servito per sfogarmi un po'. E riconosco che è stata una mia debolezza.
Elimina@anonimo19:42:non capisco quello che scrivi, è confuso e senza un filo logico. @anonimo20:33 - rispondo per punti:
Elimina- non prendo di mira ma ho citato gli ultimi 15 anni perché segnati da una certa continuità di persone e vedute rispetto ad ora nonché dall'acuirsi di un fenomeno, l'erosione della costa, di certo presente anche prima
- non li giudico anni bui lo hai detto tu
- non ho detto di attendere 15 anni lo hai detto tu
- chi si pone un gradino sopra agli altri o è un'illuso o è troppo pieno di se' in ogni caso sbaglia
- il resto sono cose che volevi dire tu e non c'entrano niente con quello che ho scritto io
Dottore, non si mangi il fegato....questo è un blog e non un balcone per comizi.
EliminaVeramente mi sto divertendo!non scrivo mai qui e per una volta che ho commentato non mi aspettavo cosi tanta "attenzione" alla mia opinione..tra l'altro banalissima. Sono argomenti veramente molto sentiti vedo e tanto di cappello all'Argano per offrire questo spazio di discussione (anche se alla fine un po' sclerotizzata)!Tornando a noi:quando non si sa cosa rispondere si cambia tema, non è vero!?!
EliminaDue pesi due misure.
RispondiEliminaPer il Burchio i rischi di anni di tribunale si possono prendere.
Per mettere quattro scogli da togliere poi no.
Solidarietà a Gambelli. Ha solo una colpa: di aver fatto una domanda per essere aiutato dal comune. Come dice l'articolo se lo avesse fatto da solo senza dire nulla forse il suo stabilimento ancora c'era. E' l'ennesima situazione che si trova di fronte questa amministrazione e non e' in grado di risolvere nemmeno con tamponamenti. Vergogna.
RispondiEliminaLo dicevo sin dall`inizio.....tra i due mali,scelgo il minore. Rosalba Ubaldi sindaco con difetti ma con gli attributi! Montali sindaco con difetti e senza un minimo di iniziativa e attributi. E ora pagate le conseguenze!
RispondiEliminaanonimo del 31/12 h.17.56 mi dispiace ma io non la penso assolutamente come te, io non preferisco essere "guidato" da una persona che per i propi interessi e di chi le fa comodo non guarda in faccia a nessuno e minaccia a vari livelli, mi dispiace ma non lo ammetto, ma invece ammetto e approvo una persona che rispetta le leggi, le applica e non le interpreta, Io amo approvo e rispetto la legalità e lonestà...
EliminaCHI AMMINISTRA QUALCHE VOLTA E' GIUSTO CHE SI PRENDA LE PRORPIE RESPONSABILITA' ANDANDO ANCHE, COME IN QUESTO CASO, OLTRE LE REGOLE, COME HA FATTO LA UBALDI COME DICHIARA L'ARGANO,
RispondiEliminaI famosi 4200000 scadevano oggi,e' vero?
RispondiEliminaE' vero che sono stati prorogati per un altro anno grazie ad una forza politica che ultimamente ha scelto il silenzio (senza attaccare manifesti) ?
Sarebbe?? Quelli delle H.......
EliminaSarebbero quelli delle h caro invidioso,ma la mia era una domanda che aspetta ancora una risposta seria se qualcuno da qualcosa.
EliminaNon scadono......ma è logico che se non verranno utilizzati a stretto giro è probabile che vengano utilizzati per altre emergenze.....
Eliminaper il burchio , probabilmente ci sono delle anomalie nelle pratiche che han permesso di annullarlo, e comunque son due cose completamente differenti, non si possono paragonare, per i massi o scogli.. come hanno detto sopra e passato un'anno e quelli messi dall'altro balneare sono ancora lì, giusto? ingiusto? legale o meno? per quale motivo il sindaco dovrebbe fare una cosa per la quale potrebbe aver dei "problemi"? non troppo tempo fà un'altro chalet e crollato sotto le onde se non sbaglio, e non mi sembra siano stati fatti tutti questi casini, forse l'altro balneare contava meno del masaya? eppure anche lui lamentava carenze nelle protezioni o sbaglio?
RispondiEliminaDove stavate a Pasqua? Quando crollava il Palm Beach? A..mo delle 17:56 una la pesta l'altra il cullero.
RispondiEliminaQuando è crollato il Palm Beach al suo capezzale sono corsi con il sorriso in bocca quelli che oggi sgovernano Porto Recanati. Adesso però ridono un po' meno. Fiaschetti commenterebbe con un ahahahahah!!!!
EliminaMa il Masaya a me risulta non essere di Gambelli e lui è in affitto, vero?
RispondiEliminaIl proprietario del Masaya ancora non ha detto nulla per quello che sta succedendo?
EliminaÈ lui il proprietario.....
EliminaNo!
Eliminasono gambelli se sono o no il proprietario non so cosa te ne puo importare il mio interesse e difendere cio che mi da da vivere a me e alla mia famiglia e a quella dei miei dipendenti poi se vuoi sapere qualcosa a me mi trovi sempre parliamone non ci sono problemi
EliminaAncira una volta il sindaco ha fatto dichiarazioni false perche il 7.11.2014 ha autorizzato il posizionamento di scapolame cioe pietre alla rotinda ed anche questo non si puo perche cmq non e sabbia
EliminaSe volete la legalità, bisogna rispettare le regole. Se non volete rispettarle, vincerà il più forte. Continuate a vedere le cose dal punto di vista di un imprenditore. Provate a vederle dal punto di vista del mare che dice: mi hai rubato la spiaggia per costruirci il tuo chalet, ora la spiaggia mi serve e me la riprendo.
RispondiEliminaScusa Santucci, ma non è stato sempre così? Non è detto che quando il più forte è il numero (l'essenza della democrazia è questa) sia meglio di quando il più forte è chi è titolare di un diritto. E titolare di un diritto può essere anche un imprenditore. Una domanda amico grillino: hai dei pregiudizi nei confronti di chi nella vita si assume in proprio dei rischi il più delle volte facendo anche la fortuna di chi invece rischi non ne vuole assumere e spesso non ha voglia di fare niente? Se poi dobbiamo vedere le cose dal punto di vista del mare mi sa che abbiamo bisogno del sostegno di uno psichiatra. Sai, il mare è sterminato e liquido, non è facile capire quale sia il suo punto di vista. Tu ne hai dato uno alquanto egoistico. Ma non sei per la socialità? .
Eliminacaro Umberto, bisogna chiarire che la spiaggia non l'ha rubata nessuno. Porto Recanati ha perso sia a nord che a sud circa 150 mt. di profondità perchè sono state poste barriere dappertutto meno che da noi. Pensa che a sud i balneari insistono su proprietà privata, quindi nessuna regola da rispettare e nessun punto di vista del mare. Basterebbe solo un pò di buonsenso e di amore per questo paese........ Rodolfo Scalabroni
EliminaSottoscrivo ripeto faccio mio questo tuo ultimo concetto:
RispondiEliminaA volte, per governare, bisogna avere il coraggio di andare anche oltre un dettame normativo inefficace e prodotto per premiare un catastrofico immobilismo. Far sentire la propria presenza. Costi quel che costi. Poi, se qualcuno dovrà decidere se é stato semplice buon senso o mancanza dal punto di vista giuridico, lo farà con la conoscenza dell'evidenza dei fatti. Quando si é fatto tutto in buona fede, si può anche correre qualche rischio.
Montali Massimo vai alla cena di Grande Futuro
RispondiEliminanon conosco UMBERTO SANTUCCI ma xme ha ragione quando dice ( la spiaggia non è nostra ma del mare, la presta ogni tanto ma poi se la riprende come e quando le pare) comunque tutta la mia solidarietà xchi perde lavoro!
RispondiEliminaQuindi, volete dire che, se il mare porta via le abitazioni costruite dai nostri vecchi oppure le strade con la ferrovia fa bene il mare a riprendersi la costa?
EliminaNon è in pericolo solo un pezzettino di litorale, la forza del mare può arrivare ovunque. Mi fa strano leggere commenti fatti da persone di una certa età.
Allora, fa bene la natura riprendersi il terreno dove hanno costruito la casa questi a...mi qui sopra, se il concetto è uguale.....tutto fila.
È proprio quando si aggirano le regole che si fa amm.ne parziale...a qualcuno si perche mi sta simpatico ad altri no. Dura lex sed lex tutta la vita
RispondiEliminaAnonimo delle 22.18 non si tratta di aggirare la legge ma applicarla al limite compensando le illegittime inefficienze degli enti preposti e soprattutto salvando la vita a un esercizio commerciale e redditi di famiglie! Sfoderatevi da qs paraocchi e smettete di sbattere bovinamente sullo stesso spigolo.
RispondiEliminaSenti Argano ti sembra normale che i dottori nel clou del virus influenzale ce ne sono 2 su 4 ? stranamente sotto le feste.È ora da prendere provvedimenti o no?Basta con speculare con gli ammalati. Ci vuole un'altro dott. piaccia o non a questi pseudo dottori.
RispondiEliminauna domanda, ma sul contratto tra i gestori dei balneari e il demanio, mi han detto che una delle prime condizioni, è che le strutture debbono essere amovibili, e che se il demanio richiede il terreno entro le successive 48 ore ciò che resta sul terreno passa automaticamente di sua propietà, se ciò è vero tante discussioni non han modo di esistere, una volta il mare non faceva danni agli chalet, dato che a settembre venivano smontati e portati via...
RispondiEliminaA sud sono tutti in proprietà privata, dal primo all'ultimo. Non è obbligatorio scrivere e per chi vive una situazione così difficile è deprimente constatare quante persone si permettono di discutere di cose che non sanno. Se volete sapere come stanno realmente le cose, noi siamo disponibili per chiarire i vostri dubbi e le vostre curiosità, ma risparmiateci tutto questo mare di cazzate che dite, perchè noi con il mare ci dobbiamo confrontare ogni giorno. Il problema non è legato alla politica, ma alla mentalità becera ed ottusa che hanno i cittadini di Porto Recanati, che sanno solo criticare, sparlare ed offendere. Neanche con la logica ed il buon senso riuscite a comprendere la difficoltà che vive il nostro paese!!!!!! Siamo la terza realtà turistica delle Marche, ed è vergognoso che non riusciamo ad offrire un'accoglienza turistica decente, tra l'indifferenza di molti che non riescono a vedere neanche ad un centimetro dal proprio naso. Ribadisco che noi siamo a disposizione di chi ne volesse sapere di più, al di fuori di qualsiasi collocazione politica ed interesse personale. Tutto quello che stiamo facendo è volto agli interessi del paese, non ad un balneare piuttosto che ad un altro.
EliminaHo ascoltato la vostra intervista su Tv Centro Marche e la cosa che più mi ha colpito, oltre al racconto della drammaticità della situazione e il continuo rimpallarsi delle responsabilità, e' stata l'emozione con la quale la titolare del Palm Beach ha denunciato il fatto che siate soli a combattere. Siete trattati quasi come un corpo estraneo, come se il problema dell'erosione non interessasse tutti noi porto recanatesi. Portorecanati e' sempre stato purtroppo un paese di divisioni e invidie. Anche se la variante fosse approvata la prossima settimana, i tempi sarebbero comunque molto lunghi perché credo che occorrerà fare una gara per l'appalto dei lavori. Ammiro il vostro coraggio e la vostra tenacia nel voler continuare la vostra attività, nonostante tutto. In bocca al lupo.
EliminaAmico 22.18, quelli che parlano come te li conosciamo anche troppo. Sono coloro che invocano le regole per ogni cazzata e sono i primi ad infrangerle.Dura lex serve proprio a quelli come te.
RispondiEliminaCostruisciti una campana di vetro (abusiva) in giardino e rinchiuditici dentro almeno le stronzate che dici non si diffondono tra la gente
EliminaDopo aver letto sia l'Argano sia le Cronache Maceratesi sulla questione, sono sorpresa delle parole utilizzate dal Sindaco Montali: "Che aiuto avete avuto da chi c'era prima?"
RispondiEliminaIntanto il precedente Sindaco, in situazione di emergenza e forse anche al limite della legalità, ha autorizzato la posa di massi che, stando ai fatti, hanno consentito allo chalet La Rotonda di essere ancora in piedi e se oggi la Regione ha finalmente deciso di rivedere il sistema della protezione della costa è anche grazie alle richieste della precedente Amministrazione.
Ma è il titolo di quest'articolo dell'Argano che, tuttavia, credo meriti attenzione: "tra l'umano e il legale". Infatti, anche fosse vero che il Sindaco non avesse avuto strumenti per salvare il salvabile, rivolgersi in quel modo nei confronti di chi ha appena perso la propria attività, dimostra la mancanza di quel minimo di tatto necessario e di umana comprensione.
A sette mesi dal suo insediamento, il Sindaco dovrebbe liberarsi dell'ossessione che ha nei confronti di chi l'ha preceduta e dedicarsi all'ascolto della cittadinanza.
Non era forse questo il suo tratto distintivo?
Concordo
EliminaLa rovina del nostro paese è stata la costruzione dei porti di Civitanova e Numana e le scogliere che sono al centro del paese sono state messe dopo la mareggiata che mise in pericolo il centro abitato tanti anni fa. L'erosione di cui siamo vittime è causata dalla mano dell'uomo e le scogliere servono per proteggere il paese, la sua economia e la sua dignità di paese turistico!!!!!!!! Roodolfo Scalabroni
RispondiEliminaArgano, hai letto il cittadino di recanati? I nostri giovani,..... quelli che per tanti sono degli incapaci,...quelli che non hanno voglia di far niente nella vita,.... quelli che non hanno sogni,.... quelli che non hanno sentimenti,.... ebbene si, si scopre che non sono così. BRAVI RAGA' avete dato una grande prova di SENSIBILITA', avete avuto più coraggio di tutti. COMPLIMENTI.!!!!!!!
RispondiEliminaW W W W W i nostri GIOVANI.
A cosa ti riferisci anonimo delle 19:22 ,al video musicale? giusto per capire
RispondiEliminasu internet gira un video di "la resistenza", che sinceramente non ho capito se sia una pseudo rock band o degli attivisti molto giovani che hanno fatto in occasione dell'ennesimo disastro del mare ai danni del masaya. cmq l'anonimo del 5 gennaio delle ore 19 e 22 ti può spiegare meglio dato che per come ha scritto sarà sicuramente uno di loro o della cricca. ragazzi come audio non ci siamo i pezzi fanno schifo registrati veramente male.
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