Riceviamo e pubblichiamo dall'Amministrazione Comunale:
COMUNICATO STAMPA
Il tipo di reazione che la vicenda dell'appalto dei lavori di "difesa della costa Lido delle Nazioni di Porto Recanati" suscita è ancora una volta una particolarità che merita una riflessione e una risposta.
Siamo in presenza di un intervento di tutela del territorio di massima importanza per la città di Porto Recanati, di un finanziamento elevato di 4.200.000 euro che raramente le casse comunali registrano, di un accordo che vede riuniti il Commissario Straordinario, la Regione Marche ed il Comune di Porto Recanati e dunque il massimo livello di sicurezza sul piano della qualità dell'azione amministrativa e dell'anticorruzione.
I ruoli sono così disciplinati: Il Commissario straordinario rappresenta il Ministero competente che finanzia l'intervento e controlla il rispetto della convenzione, la Regione ha un ruolo di supporto tecnico che va dalla predisposizione di tutte le fasi progettuali, alla Direzione dei lavori, al collaudo, il Comune assume tutte le funzioni di stazione appaltante e di RUP.
I tempi dell'intervento sono consacrati nella convenzione di avvalimento sottoscritta il 21.12.2012 e sulla base della gara che si è svolta nei tempi previsti a giugno 2014 viene sottoscritto, con l'approvazione del Commissario straordinario, il contratto di appalto con la ditta Dicearco s.r.l.
Da questo momento la responsabilità di tutti i soggetti e soprattutto dell'appaltatore è scritta nel contratto.
Invece dall'indomani di tale fondamentale passaggio e con l'unica parentesi di una consegna parziale dei lavori avvenuta in data 11.06. 2014 (lavori mai iniziati), la DL ed il RUP ricevono una documentazione fiume con cui la ditta mette in discussione sostanzialmente il progetto, definendolo più volte errato, e lo stato dei luoghi che si sostiene modificato fino al punto da non consentire la realizzazione dell'intervento.
La direzione lavori ha puntualmente respinto i rilievi mossi dall'impresa ( rilievi che semmai avrebbero dovuto suggerire all'impresa una diversa offerta in sede di gara) dimostrando la regolarità e la tenuta del progetto rispetto a modifiche che comunque mai avrebbero potuto giustificare il mancato inizio dei lavori.
Non vogliamo dilungarci sui problemi tecnici della conduzione di un contratto di appalto, di cui bene si sono occupati il Direttore dei lavori ed il Responsabile Unico del procedimento che, dopo avere verificato con la puntualità che è dovuta ogni punto delle opposte posizioni, sono giunti con nota della DL del 28.11.2014 a contestare il grave ritardo ed il grave inadempimento alla ditta Dicearco.
Parliamo di competenze squisitamente tecniche messe in campo da soggetti pubblici di cui non si può davvero dubitare.
L'Amministrazione Comunale preoccupata dei tempi dell'intervento e non potendo incidere altrimenti per accelerare l'esecuzione urgentissima dei lavori ha chiesto ed ottenuto garanzie sulla stabilità del finanziamento per Porto Recanati.
In questa vicenda ci saremmo aspettati di avere l'intera Amministrazione Comunale al fianco delle Istituzioni, ci saremmo aspettati Organi di Informazione attenti alle ragioni delle Istituzioni, ci saremmo aspettati operatori economici sensibili alla correttezza della gestione delle risorse pubbliche.
Con amarezza abbiamo dovuto raccogliere attacchi di inefficienza, sostegno alla ditta privata, attribuzione di responsabilità all'amministrazione comunale se il piano della costa non viene approvato.
No, non basta respingere questo atteggiamento, è necessario denunciare il paradosso che ci troviamo a fronteggiare che denota una posizione di sudditanza rispetto a politiche elettoralistiche e che subisce il fascino "dell'efficienza del privato" in qualunque forma si presenti.
Vogliamo denunciare il paradosso che ancora una volta questa Amministrazione subisce proprio perchè la sua prima missione è demolire "la cultura del risultato a qualunque costo". Una Amministrazione che vuole "fare" bene nel rispetto delle regole e che di questo atteggiamento non vuole vantarsi ma semplicemente vuole che diventi un modo normale di operare.
Se il buon senso diventasse una regola le cose potrebbero andare diversamente, qualcuno diceva la colpa non sempre degli altri, alcune volte è necessario fare autocritica per migliorare !!!!
RispondiEliminaComunicato copia-incolla.
RispondiEliminaE' colpa sempre di qualcun altro mai del loro modus operandi.
GLI INFALLIBILI.
Ecco,... ce semo naltra olta !!! la fiumarella sta per esondà!!!!!!
RispondiEliminae la colpa è della Ubaldi, sennò di chi?
EliminaCosa pensavate, di stare su quelle poltrone e sentirvi dire sempre, CHE BRAVI!!!! se non vi sta bene sentire le critiche potete lasciare tutto e tornare a casina.
RispondiEliminaPensate di aver agito sempre per il bene delle regole, siete così in alto da non aver mai sbagliato, siete così tanto esperti per amministrare senza avere mai un dubbio????? Mi complimento, possiamo dire, DIo è sceso in terra.
Anche gli onesti cittadini vogliono vivere nelle regole e lo fanno tutti i giorni andando a lavorare con tante preoccupazioni, rompendosi la schiena ,crescendo ed educando i figli, andando avanti con forza anche quando la vita li mette a dura prova, stando vicino ai propri familiari quando, questi, con l'avanzare degli anni hanno tanto bisogno di aiuto e lo puoi fare solo tu perchè loro vogliono te. Le regole fanno parte della vita, quindi non avete scoperto l'acqua calda, piuttosto voi regolatevi nel dare sempre la CAUSA AD ALTRI. Pretendiamo rispetto, anche davanti a una protesta pacifica, è un diritto farlo , siamo o non siamo in DEMOCRAZIA????
Mamma mia!!!!, avete sempre quel chiodo fisso voi avv.ti, denuncie, denuncie , denuncie, ora denunciate pure il paradosso, di che paese è....è di Appignà!!!!????
RispondiEliminadenuncIe ?non ai imparato gne',manco fossi del pd...
Eliminametti la H su hai se no sai te del PD
Eliminal'insegnante di ortografia a appignà dice che si scrive DENUNCE
RispondiEliminaCaro anonimo delle 08:41 o meglio "Mago dell' "Accademia della Crusca", sono l'anonimo delle 19:22, alcuni dizionari o quasi tutti, di notevole spessore, non per le pagine che contengono ma bensì per la loro qualità, indicano la parola "DENUNCIE" come il plurale della parola "DENUNCIA"(sostantivo femminile), oppure si può scrivere anche "DENUNZIE"o DENUNCE", bella la lingua Italiana eh!, Auguroni e che Babbo Natale ti porti un bel DIZIONARIO della lingua Italiana, Ciao!!
EliminaNon hai capito un caxxo ......ANO delle 08:41 e tu che sei AVVOCATO sei peggio,quando si inizia una frase si usa la lettera GRANDE.
RispondiEliminaChe cosa significa "Ci saremmo aspettati di avere l' intera amministrazione comunale a fianco delle istituzioni"? A quale parte di amministrazione si fa riferimento?
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