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martedì 25 novembre 2014

LA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Un rifugio segreto per le vittime

Molte donne non denunciano le violenze subite perché dopo averlo fatto non sanno dove rifugiarsi e spesso devono tornare nello stesso luogo in cui hanno subito violenza, dagli stessi mariti o compagni, in una catena di violenza senza fine che a volte non esclude neanche i figli causando lorodanni irreversibili.

Proponiamo di creare una struttura segreta di pronta e prima accoglienza idonea ad accogliere tutte quelle donne, ed eventuali minori, che una volta avuto il coraggio di denunciare si trovino nella difficoltà di trovare un rifugio idoneo a garantire lorol'incolumità.

Al di là di schieramenti politici, chiediamo al comune di individuare e adeguare la struttura, come primo passo di una strategia volta alla tutela fisica, psicologica, sociale e legale di tutte le fasce deboli della popolazione.

Il gruppo di lavoro del M5S è disponibile a sviluppare progetti in tal senso con un gruppo di lavoro dedicato, in collaborazione con tutte le forze politiche di buona volontà.


Movimento 5 Stelle Porto Recanati

 

1 commento:

  1. Per lavoro mi capita (troppo spesso) di occuparmi di questi tragici eventi. Sono, pertanto d'accordo con quanto scritto dal Movimento 5 Stelle circa la necessità di strutture adeguate sia per la prima accoglienza che per la permanenza di più lungo periodo.
    Purtroppo, pero, temo non vi sia la possibilità per il Comune di Porto Recanati realizzare autonomamente una struttura di tal genere, dati gli alti costi di realizzazione e mantenimento e l'impossibilità di garantire in un piccolo comune la segretezza e la sicurezza di donne e bambini vittime di soggetti sicuramente malati e, a volte, assolutamente fuori controllo.
    Oltre alle strutture di primo aiuto, sono inoltre necessari alloggi per permanenze di medio periodo, anch'essi irrealizzabili con le forze del singolo ente.
    Credo che l'unica strada perseguibile sia quella già esistente (ma sicuramente da implementare)dei contatti e delle convenzioni con Comuni limitrofi/enti/associazioni che operano nelle provincie di Macerata e Ancona (CAV, La Gemma ecc...), al fine di garantire l'immediata disponibilità di un posto letto per le vittime sia in caso di urgenza che di permanenza di più lungo periodo.
    A monte del percorso di tutela, però vi deve essere una sensibilizzazione sempre maggiore al fenomeno (a livello locale un grazie immenso non può che andare a Valentina Lucchetti) e di aiuto alle vittime per aiutarle ad ammettere, prendere coraggio e chiedere aiuto ai tanti operatori (Servizi sociali, forze dell'ordine, centri e sportelli antiviolenza, numero nazionale 1522, professionisti). in grado di consigliare, indirizzare ed aiutare le vittime di violenza e i loro familiari.

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