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venerdì 4 aprile 2014

C'IMPORTA IL PORTO?

Ieri abbiamo letto sulle pagine del "Corriere Adriatico" un articolo che parla del progetto del porto e del "disturbo" che un possibile progetto di scogliere potrebbe determinare alla sua costruzione.

Leggendo questo genere di articoli non ci rimangono più di tante parole: ma davvero, mentre abbiamo operatori balneari e turistici in grande sofferenza per un mare che distrugge e devasta, dobbiamo pensare a farci un "ridosso"? E' davvero così che "riqualificheremmo" il litorale?

 

Noi qualche dubbio ce l'abbiamo, ed è pure pesante...

 

Fateci sapere come la vedete voi!

 

12 commenti:

  1. Il porto?scusate la mia ignoranza,io vado spesso d'estate con la mia famiglia in bici per la pista ciclabile che partendo da castennou va verso la banderuola,ma guardando il progetto del ridosso qualcuno da dirmi che strada devo fare poi?oppure la pista ciclabile scompare?

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  2. Il corriere tira la volata alla Signora dando una giustificazione e un alibi per la mancata posa della prima pietra. Ricordiamoci che l'assessorato al porto se l'ha tenuto in carica lei.

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    1. Se leggessi un po' di più, qualunquista delle 10.59, sapresti che la situazione denunciata dal Corriere Adriatico è stata ammessa persino dagli organi regionali. Ma fate il tifo per Porto Recanati o per chi? Quello che si legge su questo blog ha dell'inverosimile.

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    2. Ma non è la prima volta che questo articolo compare su queste pagine, quante volte dovranno ricordarci che il Porto non si fa ma si metteranno delle socgliere quando ce ne è bisogno da tutt'altra parte?
      Prendo la palla al balzo per dire che il Maestro spaventa da Venezia con il soldi del papato non è riuscito a costruire il porto secondo voi ci riuscirà mai una amministrazione "co i quadrì de sta cippa"??

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  3. ancora credete al porto sono anni che si parla del porto, ma questi amministratori oramai gli stessi da venti anni pensate siano all altezza della situazione ? non riescono neanche a sistemare i confini della spiaggia , vengono portati in giro da un bagnino, oramai sulla bocca di tutti, per non parlare della piccola pesca, sembrano dei carrettoni, fatevi un giro a castel nuovo, finiamo con la situazione sud una vergogna, un saluto argano bravi per quello che fate, informazione e anche sfogo di noi impotenti cittadini

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  4. Caro Argano, muoio dalla curiosità di vedere che razza di reazione a catena si metterà in moto su questo argomento. Comunque, visto che in redazione avete dei dubbi, bisognerà avere risposte a più domande per avere le idee più chiare. Provo a farle io partendo da quella da voi posta. Vale la pena pensare al porto dal momento che ci sono bagnini che soffrono a causa delle mareggiate? Vale la pena pensare al centro commerciale mentre i nostri commercianti piangono miseria? Vale la pena pensare al Burchio con i coccodrilli di Montarice che dopo essersi mangiato un bel po' di verde costruendoci sopra oggi piangono per esso? Vale la penna pensare al rigassificatore con i pesci che soffrono per il freddo? Ce n'è di carne al fuoco, come vedi. Ma la domanda delle domande è la seguente. Vale la pena rinunciare a tutto quanto sopra stante che la crisi economica sta mettendo sul lastrico famiglie su famiglie? Renzi ha detto due giorni fa che se non si attraggono investimenti per noi non c'è futuro. Val la pena rinunciare al futuro perché i no global di Porto Recanati così vogliono?

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    1. 14.11 l'hai fatto apposta,oppure proprio non ci riesci a fare un discorso più serio di tutte le banalità che hai scritto?

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    2. perché non aggiungere la vendita delle spiagge all'asta.i favorevoli allo scempio del burchio cosa ne pensano?

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    3. Si chiedono risposte, non cagate.

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    4. Ah ah ah ah ma chi sei il futuro sindaco del Porto? Vale la pena leggere le tue minchiate?

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  5. al futuro si rinuncia con una testa pari alla tua
    siamo un paese cotto e mangiato e lo vogliamo rinnovare con simili proposte elettorali e basta
    l'amministrazione non vede a due dita dal naso e pensa al futuro
    ma dove vivi ?

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  6. il BUGIARDONE ha fatto tombola un'altra volta

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