Le avevamo notate, nell'ultimo mese, quelle cassette postali un po' troppo vuote. Come se il postino fosse in sciopero, insomma, o se a causa delle ferie del personale delle Poste, con relativa riduzione degli organici, ci fosse un ritardo nella consegna della corrispondenza.
La realtà, invece, è diversa e molto più grave. Lettere, bollette, avvisi, comunicazioni di una certa importanza, marcivano in un appartamento privato. La solita storia dei subappalti dei servizi per risparmiare, o per razionalizzare rendendo il tutto caotico. Le Poste incaricano altre società private di consegnare la corrispondenza. E ovviamente si fidano di queste società, che a loro volta, per motivi ignoti, non consegnano. E accumulano migliaia di missive in magazzini privati. Tutto molto semplice. Tutto molto assurdo. Verrebbe da chiedere cosa potrebbe succedere ora se, a causa di un disguido postale di tale natura, al cittadino portorecanatese venga meno, ad esempio, una possibilità di lavoro, o non si presenti a una convocazione, o diventi moroso per non aver pagato la bolletta di una utenza. A sua insaputa, ovviamente. E siamo certi di parlare di casistiche concrete. Il postino, insomma, non suona più. E, consentitecelo, la figura del postino che suonava ci riporta ad anni in cui le cose funzionavano meglio. In cui il posto di lavoro era garantito. E la nostra corrispondenza non era in mano a società incapaci di gestire un servizio che magari assumono personale a tempo molto determinato con stipendi da fame. È l'Italia del 2013. Verrebbe voglia di mettere la marcia indietro. E ripartire da tempi che erano decisamente migliori.
Spett.le Argano.
RispondiEliminami trovo a scrivere qui perche' non so usare bene queste diavolerie tecnologiche .
quindi premetto che l'argomento non e' pertinente con il post da voi pubblicato e vi invito se vi aggrada a non pubblicarlo.
Volevo con questa mia passarvi un idea fatta recentemente mentre passeggiavo in bicicletta per Portorecanati ,sulla questione delle piste ciclabili , mai come nella stagione estiva appena terminata al centro dei bisogni dei cittadini che usano questo mezzo.ebbene , l'idea e' questa, (magari ci avranno gia' pensato) e cioe' trasformare via bramante e il suo proseguo fino a piazza Brancondi, in strada adibita al traffico delle biciclette nei due sensi di marcia..quindi da via M.L.King fino a p.Brancondi, le vie trasversali sarebbero usate dalle auto solo per l'attraversamento e per l'uscita dalla medesima, si potrebbe dotare i residenti di pass ,solo per il parcheggio...e fare solo con l'isola pedonale..poi..se va bene magari... chiaramente e' un idea migliorabile ... oppure non fattibile per problematiche che non immagino ,vi invito a farci un pensiero e magari a portare l'idea all'attenzione di persone competenti per analizzarla.Probabilmente risolveremmo problemi di molti; il traffico nord-sud e viceversa delle biciclette non andrebbe piu' su c.so Matteotti(e sui marciapiedi) ne il Lungomare ....ovviamente potrebbe non essere solo un idea estiva o "pedonale"... per la circolazione delle auto vengono usate le vie ;Garibaldi,C.so Matteotti, e si puo' usare anche la via per intenderci dietro lo svevo-stazione.via cementieri-per uscire poi sulla rotonda di de Gasperi -o in via U.foscolo.... spero di essere stato abbastanza chiaro... mi scuso per eventuali errori di grammatica ,di punteggiatura e di pertinenza post...