Come noto la spending review varata dal governo Monti prevede una graduale riorganizzazione dell'assetto istituzionale del nostro Paese con la relativa cancellazione di molte province. E come altrettanto noto, la nostra provincia, la provincia di Macerata, è in procinto di sparire dal momento che non possiede i requisiti minimi fissati dal dispositivo di legge (numero di abitanti e superficie minima) per continuare a esistere.
Ora però, bisogna mettersi d'accordo: capiamo e sosteniamo la lotta intrapresa dal comitato cittadino presieduto da Giri e Anibaldi che si spende affinché Porto Recanati venga annessa alla provincia di Ancona, e su questo argomento ci siamo già espressi in
un precedente post.
Capiamo meno invece il senso delle parole più volte pronunciate dal nostro sindaco e dai rappresentanti dei Socialisti e di Paese Vero (movimento del consigliere Agostinacchio) che hanno rilasciato numerose dichiarazioni propedeutiche al mantenimento della provincia di Macerata. Certo, con l'eliminazione della nostra attuale provincia l'Udc perderebbe peso politico e presidenza (Pettinari) e il nostro primo cittadino dovrebbe lasciare la poltrona di consigliere provinciale. Ma se da anni si parla dell'eliminazione delle province e poi, quando un governo mette seriamente mano a questo settore, due minuti dopo iniziano i distinguo e le proteste politiche locali che sostengono la sempre attuale tesi del "eliminate tutte le province che volete, ma non la mia" allora, non se ne esce più. E questo Paese sarà sempre marchiato da un immobilismo secolare volto a difendere piccole congreghe di interessi di bottega.
Vorremmo sapere cosa ne pensate voi.
No perché poi, tra l'altro, succede pure che :
NON CAPISCO VI FA SCHIFO CHE RIMANE LA PROVINCIA DI MACARATA?
RispondiEliminaTutto quello che volete , io penso che deve esserci il riordino, o via tutte o per iniziare quelle nuove ultime, questa è il mio pensiero per le Marche.
Pensate che andare con Ancona sia un beneficio?
No l'ho so di motivazioni potremmo travarne mille a favore e non , però potendo sceglire una soluzione io preferisco Macerata.
Marco Pacella
Ci sembra che il post sia esaustivo ed esplicativo. Non abbiamo altro da aggiungere.
RispondiEliminaSecondo il mio modesto parere, opporsi ad una legge varata dal governo, la quale obbliga le province piccole a fondersi con altre, è un inutile spreco di tempo! Inviterei gli amministratori locali a concentrarsi sui vari e numerosi problemi che gravano da anni sul nostro paese. Nell'articolo del corriere Adriatico vengono tirate in ballo realtà come Senigallia e San Benedetto del Tronto... signori miei, al momento non siamo paragonabili a queste due località balneari perchè loro hanno la spiaggia e noi no!! Sistemate in maniera definitiva quella che è la maggiore attrazione per i turisti e poi potremo sperare di essere competitivi... al momento vedere i balneari che si riparano con i sacchi di terra dal mare " me fa ride pe nun piagne!!!"
RispondiEliminaProvince si, province no, ma le regioni dove le mettiamo, aveta mai visto quanto costano e gli stipendi ed i premi che prendono sia i consiglieri regionale che i funzionari .
RispondiEliminaIo credo sia meglio mantenere fede alla storia patria e le provincie venivano prima delle regioni, lo schifo è iniziato proprio con l'introduzione delle regioni.
O meglioancora tornerei alle diocesi , che quì da noi Italia centrale hanno sempre funzionato bene sia con potere temporale che solo eclesiastico.
Era meglio quando era peggio, ora solo magnamagna.
Gioacchino Murat
Mi ero già espresso sull'argomento ma mi ripeto. Siamo sempre qui a criticare e condannare il governo per i continui sprechi perpetrati nella P.A., ma per una volta che, pur se con scarsa sufficienza, si cerca di limitare la spesa pubblica, abolendo un buon 40% delle province, piovono immediatamente pareri contrari e comitati di salvaguardia dello status quo. Cristian mi sta bene il discorso della difesa del litorale, ma qui l'argomento è diverso! Che poi funzionalmente e logisticamente siamo molto più anconetani che maceratesi! Basta con la politica degli interessi di bottega, cerchiamo di aprirci al cambiamento e che cribbio! A Murat dico: "Generale, lei alla guida delle truppe napoleoniche ha spogliato la Chiesa dei suoi territori e del suo potere temporale, cos'è questo? un pentimento postumo?"
RispondiEliminasi e la storia lo racconta,vedi che domani a Loreto ritorna il Papa, propio per ricordare la riconciliazione tra chiesa e stato come valori indissolubili della convivenza e del credo dei valori comuni.
RispondiEliminaMurat è provocazione ............. come provocazione è il far pensare alla gente quale entità territotiale far rimanere, personalmente , aborro le Regioni,troppo costose centro assoluto di potere sia socio politico che economico e lontane anni luce dllp stato centrale.
Qundi viva le provincie e viva la Provincia di Macerata.
Caro Michele quello che ribadisci nel tuo intervento he necessità di distinguo e la realtà dei fatti di oggi vedi lazio,lombardia ecc.fanno pensare al vero
problema della spesa e della gestione del territorio.
le provicie,storicamente hanno sempre gestito il territori di competenza con più oculatezza, al contrario della Regione che ha sempre parcellizzato il territorio in funzione dei poteri forti di alleanze politico elettorali e discapito dei più deboli.
Veda come era il sistema elettprale della provincia , sicuramente più rappresentativo dell'intero territorio.