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Basta leggere l'articolo che avete pubblicato per comprendere che ciò che anima il nostro Sindaco non è il senso della democrazia e del rispetto delle regole, piuttosto uno spirito vendicativo che non dovrebbe appartenere a chi ricopre certi incarichi pubblici.
RispondiEliminaEvidente appare la debolezza di una maggioranza che ha ormai paura persino dei pareri "consultivi" e non vincolanti delle commisioni.
La logica della rivalsa "Ubaldiana" è semplice: "Adesso vi faccio vedere chi comanda!Rovazzani e Fiaschetti vogliono il posto in commisione? bene, noi gli diamo quello di Uniti per Porto Recanati così facciamo litigare le minoranze. Davvero patetico! questa sarebbe "l'applicazione pura del regolamento sulle commissioni comunali" Ma di quale regolamento stanno parlando? L'unico regolamento che abbiamo risale a svariati decenni or sono (è ancora scritto a macchina) e sancisce il principio che nelle commissioni debbono essere assicurate le rappresentanze delle minoranze, esattamente il contrario di quello che la nostra Amministrazione intende fare. Oltretutto perché cambiare le regole in corsa e solo quando le cose si mettono male per chi governa? Date le circostanze potremmo comprendere una modifica diretta ad allargare la rappresentanza in commissione non certo il contrario. A questo punto ci sorge un dubbio, se la maggioranza dovesse perdere qualche altro pezzo per strada inseriranno la norma che il voto del Sindaco vale doppio?
Mi sembra di leggere la "Fattoria degli animali" quando Orwell scriveva: Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.
Gent. Argano il regolamento comunale non parla di un numero minimo o massimo di componenti nelle commissioni ma bensì di garantire la presenza delle minoranze in modo proporzionale. seconda cosa importante sia Rovazzani che Agostinacchio non sono stati chiamati a partecipare alle commissioni, altrimenti non avrei posto la questione in consiglio.Attilio
RispondiEliminaLa questione posta all'ultimo consiglio dai due consiglieri di minoranza pone una questione più generale che riguarda la democrazia partecipativa nella nostra cittadina. Se i comitati di quartiere parlano, sono "strumentali" e "fanno politica" (quasi fosse diventata una vergogna); se una minoranza consiliare interviene, viene sempre segnata a dito e considerata "inutile e dannosa"; se cerchi uno spazio pubblico per parlare con i cittadini e spiegare le tue ragioni, devi passare sotto "la mannaia" della signora sindaco; se vuoi una sala per incontrarti e affrontare questioni concrete e vitali per Porto Recanati, devi sapere che dal 18 maggio sino ad ottobre, l'unica sala disponibile la Biagetti, sarà occupata da mostre, sopratutto da quelle "private" e con uno scarso significato culturale....Possiamo ben dire che a Porto Recanati è aperta una grave e significativa "emergenza democratica". del resto la presenza degli ex in commissione consiliare è legittima, anzi indispensabile,
RispondiEliminaMa il problema è ancora più grande e bisognerebbe che i cittadini ci mettessero le mani. Attendere sino al 2014 non è cosa seria e la questione partecipazione non solo è aperta oggi, ma potrebbe creare, se non si cambiasse strada, parecchi problemi.
Bisognerebbe ritornare al concetto secondo il quale chi amministra una cittadina dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non il contrario.
chi si comporta come fosse il padrone della città ha sbagliato e. dovrebbe cambiare strada. Prima lo fa e meglio è! Giorgio