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mercoledì 16 novembre 2011

A VOLTE RITORNANO (STORIE DI STRAORDINARIA POLITICA)

Grazie a kuvacomunicazione.it

Correva il 3 ottobre 2011. La nostra cittadina rimaneva sinceramente sorpresa nell’apprendere che l’assessore Gaetano Agostinacchio aveva rassegnato le dimissioni.
Ricordiamo ancora la sue parole in conferenza stampa, pesanti come macigni: 

“La mia è una decisione sofferta, ma si è determinato uno scollamento tra la compagine di governo ed alcuni partiti che la sostengono”

“Il processo di avvicinamento alla realizzazione del porto è stato portato avanti privatisticamente da poche persone. E così è stato per il villaggio outlet, per il quale non si è tenuto minimamente conto che alcune forze della maggioranza ed il mio movimento tra questi, fossero contrarie alla sua dislocazione nei pressi dell’Hotel House”

Aveva poi parlato della vicenda relativa alla variante al piano di spiaggia e delle modalità con le quali erano state attribuite alcune concessioni demaniali, in particolar modo quella riguardante la zona di alaggio della Fiumarella:

“un provvedimento importantissimo gestito praticamente da una sola persona… quando ne ho chiesto la ragione il sindaco mi ha risposto con una lettera i cui contenuti considero inaccettabili”

Per concludere infine così:

“siccome sono abituato a non nascondermi e ad assumermi le mie responsabilità in ogni circostanza, ho ritenuto di farlo liberando il campo della mia presenza”

Bene, dopo mesi di profondo turbamento, di proficua meditazione e di insistenti colloqui, siamo giunti al dunque:


Caro consigliere Agostinacchio,

forse non se ne sarà accorto. Ma un sempre più insistente generalizzato sentimento di antipolitica sta animando la nostra nazione. Sentimento che, ovviamente, non risparmia la nostra cittadina. Sia chiaro: chi prende i voti, in democrazia, ha sempre ragione. Ma non se la prenda se ci permettiamo di dirle che questa estenuante trattativa che ha condotto per il suo “grande rientro” appare agli occhi di molti come qualcosa di stantio, di pratica da Prima Repubblica. Il nostro pensiero, non ce ne voglia, va al pessimo esempio nazionale che il governo Berlusconi ha dato prima di cedere all'inequivocabilità dei numeri in Parlamento. Allorché si è ricorsi allo strumento della promozione a viceministro o sottosegretario o all’assegnazione di posti di generalizzato potere, come premio per una fiducia e per un voto da dare alla maggioranza di governo. 
Siamo certi che questo non è il suo caso. 
Ma in questo periodo, dare e revocare dimissioni con il suo tempismo aiuta molto a pensare male. Insomma, vorremmo essere tranquillizzati sul fatto che la sua scelta sia assolutamente politica e personale, e che abbia come scopo unico il perseguimento degli interessi della collettività.
E che, al contrario, non sia dovuta a un pedissequo attaccamento al potere a prescindere. 
Ci scusi se pensiamo male. 
Sa, di questi tempi, desidereremmo tutti maggiore chiarezza.

Siamo certi che non mancherà di fugare ogni nostro dubbio (magari infondato).

Cordialmente
L’ARGANO

5 commenti:

  1. "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina" (Giulio Andreotti).

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  2. Ma quale peccato!!! Svegliamoci!! Volete scommettere cari amici dell'Argano che se gli danno una bella poltrona più comoda di quella che aveva prima la pecorella torna all'ovile??

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  3. Ce chi pe_nsa che lo Scilipoti de Noantri,visto e considerato che, politicamente,si è fatto terra bruciata intorno,abbia solo una possibilità di avere una poltrona,rientrare e accontentarsi dell'assessorato che già aveva(Sport e Personale),chi invece pensa che rientrando dando manforte ad una giunta ridotta nei numeri al lumicino(9-8),possa pretendere ed ottenere ciò che vuole.Ad esempio l'assessorato,che tanto desiderava prima di uscire e che il Sindaco era ben felice di concedergli,con buona pace dell'attuale assessore Sirocchi.E si povero Sirocchi,sarebbe stato lui l'agnello sacrificale,dal momento che già prima dell'Estate scorsa,in tempi non sospetti,la sua testa doveva cadere per mano ,udite,udite,del suo stesso capogruppo,nonchè ViceSindaco,che non avendo il coraggio e le palle di farlo in prima persona ha chiesto aiuto al proprio Sindaco affinchè fosse stata lei a prendersi la responsabilità,togliendogli le castagne dal fuoco...ma dico io ci rendiamo conto in mano di chi siamo??????

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  4. E non solo! pare che il sindaco e il vice, per far rientrare la pecorella smarrita, gli hanno offerto i Lavori Pubblici! ogni giorno se ne sente una!! e il neo-assessore sta ancora a bocca asciutta!!

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  5. Al Neo assessore di stare a bocca asciutta gliene po fregà de meno,l'importante è che si metta in tasca il gettone da Assessore,anzi meno deleghe meno impegni o rotture di scatole...mica scemo l'amico..!!!!!

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