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venerdì 2 settembre 2011

POSTE... ALL'ITALIANA

La domanda sale, l'offerta... diminuisce! E' quello che comunemente accade ancora in Italia e dunque anche nella nostra cittadina, contro ogni logica di mercato. Nel mese di agosto i residenti di Porto Recanati arrivano quasi a decuplicarsi onde per cui, a rigore di logica, dovrebbero decuplicare anche i servizi. Prendiamo ad esempio l'ufficio postale: in inverno serve circa 12.000 abitanti e resta aperto mattino e pomeriggio; nel mese di agosto gli uffici sono rimasti aperti nella sola mattinata con orario dimezzato (8:00 - 13:30). Il disservizio è stato enorme e immaginabile per concittadini e turisti, costretti a trascorrere ore e ore in coda per il pagamento di un semplice bollettino o per ritirare una raccomandata. 
Ormai, a Porto Recanati, in agosto, andare all'ufficio postale equivale a una mezza giornata di lavoro per i turisti e a una mezza giornata persa per chi invece lavora!
P.S. Per carità, non chiedete MAI cartoline di saluti da Porto Recanati!




13 commenti:

  1. Effettivamente è stata una cosa scandalosa. Mi è capitato di andare alle poste nel mese di Agosto e rimanere in fila per un'ora. C'era gente che prendeva il bigliettino, andava a fare la spesa, tornava dopo mezz'ora e si sedeva ancora ad attendere. Ma quello che è assurdo e che mi preme sottolineare è che in una realtà multietnica come quella di Porto Recanati, non si sia ancora provveduto ad aprire uno specifico sportello dedicato ai soli extracomunitari dove magari presta servizio un'addetta che abbia un minino di conoscenza della lingua inglese e francese. Spesso si arriva nel nostro ufficio postale e si trovano questi ragazzi del Bangladesh o Cinesi che debbono compiere operazioni complesso di spedizione o di invio denaro, e bloccano le fila per buoni venti minuti. E' una cosa che ormai è inammissibile. Non si può perdere una giornata per pagare un bollettino o ritirare una raccomandata. Faccio notare un'ultima cosa altrettanto scandalosa: molte persone si stanno lamentando del fatto che proprio per le raccomandate, i postini ormai preferiscono non suonare nelle abitazioni per le consegne dirette (evidentemente costa loro troppa fatica) preferendo lasciare l'avviso nella cassetta postale e costringendo il destinatario della missiva ad andare a farsi ore di coda al nostro meraviglioso ufficio postale. Pessimo comportamento.

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  2. bè adesso che gli extracomunitari siano incolpati anche della coda alla posta mi sembra un po' esagerato! almeno loro perdono tempo solo a causa della lingua.
    ci sono certi che si recano li' senza neanche essersi preparati la lettera o raccomandata che sia,i piacioni che perdono 5 minuti a fare le lusinghe alle signore in cassa,mettiamoci pure la geniale velocita' rallentata di alcuni cassieri,quello che parla del pranzo o della cena,anche quelli che cadendo dalle nuvole saltano la fila senza biglietto.quindi per favore prendiamocela solo con noi italiani e la nostra moda di buttar su e via!!!!!

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  3. non è COLPA degli extracomunitari, non esiste una colpa, è un semplice dato di fatto.
    Se esiste una problematica deve essere risolta, come quella del sistema informatico che pochi cassieri conoscono bene, le chiacchiere fastidiosissime mentre la gente aspetta e l'orario ridotto quando c'è tanta gente.
    Tutte problematiche che vanno risolte, non è COLPA!

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  4. Cari Falchino e Cesca, io non ho detto che la fila alla posta sia COLPA degli extracomunitari. Ho solo detto che sarebbe opportuno facilitare loro la vita destinandogli un apposito sportello. A Porto Recanati vivono circa 2.500 extracomunitari. Un quinto dell'intera popolazione. Se alle poste, ci sono 5 sportelli, non pensate che potremmo dedicarne uno a loro dove a servirli possano trovare un qualcuno che non parli il solo italiano e li possa aiutare nei vari procedimenti ???

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  5. In realtà è così tutto l'anno e non immagino pensare che cosa sia stato mandare una raccomandata nel mese di agosto. DISSERVIZIO credo sia la parola più appropriata e mi dispiace dirlo ma c'è tanto personale incompetente. Come è possibile che nel 2011 non ci sia nessuno in grado di parlare una lingua che non sia l'italiano? Tante chiacchiere a vuoto mentre la gente aspetta e magari ti sbuffano pure se per caso chiedi i bollettini da compilare che ovviamente non sono mai esposti nei contenitori appositi, e non chiedere mai una penna, perchè mai un ufficio postale dovrebbe averne una?
    Uno spertello apposito per gli extracomunitari?! Ma stiamo scherzando? Perchè noi italiani non spediamo mai pacchi o non chiediamo mai delle informazioni? Perchè invece non aumentare il numero di sportelli e attraverso VALIDI concorsi assumere personale più competente?

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  6. ALLORA SECONDO LOGICA VISTO CHE CI SONO UNA QUARANTINA DI ETNIE DIVERSE,QUINDI 40 LINGUE DIVERSE,SI DOVREBBERO APRIRE UNA 40 DI SPORTELLI CREANDO DEL LAVORO OTTIMO DIREI!

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  7. Gentile anonimo,
    le comunico che, da persona fortunata quale sono, mi è capitato di girare il mondo in lungo ed in largo per motivi professionali. E le posso assicurare che pur non conoscendo le migliaia di etnie che vigono nel globo terrestre, con un INGLESE poco più che elementare, me la sono sempre cavata ovunque.
    Do you understand ??????

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  8. yes,quindi devo supporre alla fine del nostro scambio di battute che tutti e due pensiamo che i cassieri agli sportelli della posta siano tutti degli incompetenti! ok!

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  9. Non ho detto che i dipendenti dell'ufficio postale siano tutti incompetenti. Ho solo detto che non sarebbe male se, al di là del desk, in una realtà multietnica come quella portorecanatese, ci sia qualcuno capace di parlare almeno un inglese elementare.

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  10. Sono d'accordo con la presenza di personale che parli inglese, ormai indispensabile ovunque, anche perchè gli extracomunitari parlano tutti l'inglese meglio di noi. Ed è giusto che anche in sedi come le poste, chi è più preparato e sa di più, abbia la precedenza nei concorsi.

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  11. Non mi sembra che l'efficienza sia la prima cosa che si nota alle poste di Porto Recanati.

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  12. Se io lavorassi in fabbrica come lavorano alle poste di Porto Recanati, mi avrebbero già mandato via a calci nel sedere.

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  13. ...e cmq vi ricordo che siamo in italia..d'accordo le incapacita'(di noi italiani al di qua o al di la' dello sportello), i disservizi ,scortesia,va bene anche che si parli un po' di inglese...ma siamo in italia sono gli altri che devono imparare l'italiano...poi fare uno sportello a se mi sa tanto di ghettizzazione..e di aparthed..e di poca integrazione ...quindi...siamo in italia...imparare l'italiano o trasferirsi in GB, F ,E, D, CH, .....e vedete se la' al di la' dell'efficenza non vi bacchettano se non si sa la lingua locale!!!

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