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giovedì 28 luglio 2011

COME (NON) PERDERE UNA GIORNATA AL POLIAMBULATORIO

Mesi fa abbiamo iniziato a pubblicare una serie di idee che avrebbero potuto migliorare molti aspetti della vita nella nostra cittadina. Abbiamo proposto, con questo post, la possibilità che i nostri medici di base si organizzassero per appuntamento, mettendo così fine all’incivile caos e alla mancanza di privacy che regna nella sala di attesa degli ambulatori di piazza del Borgo.

Ora, riprendendo l’argomento col pretesto del gran caldo che assilla quei locali nei mesi estivi, siamo stati letteralmente invasi da commenti sdegnati e suggerimenti inerenti alla problematica.

A tal proposito ci ha colpito molto un commento lasciato dalla nostra amica Giulia, che pubblichiamo integralmente:

"allora ogni volta che andiamo dal nostro dottore facciamo gentilmente presente la cosa, senza alcuna soggezione, e dai oggi dai domani, riusciremo in questa battaglia di minima civiltà. Possiamo pure stampare questi scritti e farli pervenire a ognuno di loro così che, se ce ne fosse bisogno, si renderanno conto che è il caso di trovare una soluzione non troppo fantascientifica”

Quel che dice Giulia, a pensarci bene, è più che sensato. Se ognuno di noi, recandosi dal proprio medico per una ricetta o per una visita, lo rendesse partecipe delle difficoltà che si vivono nella sala d’attesa per via della dis-organizzazione del servizio, forse proprio gli stessi medici potrebbero iniziare a porsi delle domande e ad agire in maniera differente.

Noi ripetiamo che nei poliambulatori di molte cittadine limitrofe, dove analogamente a Porto Recanati operano più medici di base, le visite dei pazienti sono pianificate tramite appuntamento e nella struttura è presente una segretaria che assiste e consiglia l’utenza, o sbriga le richieste routinarie (sottolineiamo questo aspetto perché, ovviamente, ricette per patologie specifiche che insorgono all’improvviso richiedono una consulenza medica)

A Porto Recanati sembra impossibile raggiungere questo elementare risultato.

E allora facciamo come suggerisce Giulia: la prossima volta che vi troverete al cospetto del vostro medico, non abbiate timore. Riferitegli che le cose, in questo modo, non possono più andare avanti.
Riferitegli che il servizio può essere organizzato meglio e in maniera più razionale.

Se siamo in tanti a pensarla come Giulia, forse, un giorno, le cose cambieranno.

A noi piace combattere le battaglie perse in partenza. Passate parola...

UPCOMING NEWS: vista l'inaspettata quantità di commenti arrivati sulla questione nei precedenti post, noi dell'ARGANO abbiamo pensato di scrivere ai nostri medici di base, riportando il nostro e vostro pensiero. Non siamo però riusciti a reperire gli indirizzi mail ufficiali dei nostri dottori. Ricorrere al materiale cartaceo, con la vecchia lettera, non ci sembra efficace. Se qualcuno dei nostri lettori potesse aiutarci a reperire i predetti indirizzi sarebbe cosa molto gradita.
Però sarà perché noi siamo un po' "malati" di internet, questa cosa ci ha fatto pensare.
Ci chiediamo infatti come possa essere possibile che, nel 2011, ai tempi del web 2.0, gli indirizzi mail dei nostri medici non siano resi pubblici e pertanto reperibili facilmente. Lo sapete... via mail si possono fare un sacco di cose senza perdere tempo...
Comunque svilupperemo questo argomento....
State sintonizzati.


La palazzina del poliambulatorio - Piazza del Borgo



10 commenti:

  1. per non perdere tempo stampate tutto e come ARGANO inviate a mezzo posta a tutti i medici di base del poliambulatorio ,siamo stanchi e non bisogna perdere altro tempo.

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  2. se vogliamo continuare a commentare la situazione del poliambulatorio,gira e rigira credo che vengano fuori le solite lamentele, invece è il momento di fare qualcosa.spedite anche l'indirizzo e-mail dell'argano affinchè i medici possano magari contattarvi per rendersi conto di quanto la gente dice ad alta voce perchè veramente internet, come in questo caso, rende un servizio di pubblica utilità.

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  3. oggi ho pagato oltre al tichet, 10 euro in piu per ricetta. ho diritto a non morire di caldo aspettando che il mio medico cambi.

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  4. secondo il mio modesto parere, i medici dovrebbero ritornare ai propri studi come una volta e fare tutti i giorni almeno 2 ore il mattino e due ore il pomeriggio. Cosi' farebbero 5x4=20 ore settimanali. facendo un confronto con altre categorie :Il medico di famiglia viene pagato a quota capitaria. Vuole dire che lo stato gli paga una cifra fissa per ogni paziente, a prescindere da quante volte lo visiti in un anno. Questa cifra è di 38 euro all'anno. Questo significa che un medico che ha 1000 assistiti guadagna 38.000 euro all'anno, uno che ne ha 1500 (il massimo possibile) 57.000.Dato che siamo in periodi di austerità e di confronti ..................

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  5. se cercate l'email degli interessati su facebook,qualcuno di loro ha un profilo

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  6. La prossima volta che mi recherò al poliambulatorio mi prendo l'impegno di parlare con il mio medico perchè possa avviare la pratica della prenotazione.Stima e rispetto per dottore di famiglia significa anche questo e non sparlare con gli altri.Spero che altri facciano la stessa cosa,invitando pure quelli che stanno in sala di attesa ad abbassare i toni:semplice civiltà.

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  7. TANTO PER CONCLUDERE L'ARGOMENTO :
    APPENDIAMO FUORI LA PORTA DEGLI AMBULATORI DEI MEDICI UN QUADERNO CON FUORI SCRITTO " APPUNTAMENTO AUTOGESTITO".
    OGNUNO DI NOI SCRIVE LA DATA DEL GIORNO e L'ORA IN CUI DESIDERA VENIRE. ANCHE I RAPPRESENTANTI DEVONO SEGUIRE LA LISTA. LE URGENZE NATURALMENTE HANNO LA PRECEDENZA E NON CI PENSIAMO PIU'. TANTO QUANDO ARRIVA L'AUTUNNO , CON LE FINESTRE CHIUSE CI RITROVIAMO DA CAPO,ANZI TUTTO PIU' AMPLIFICATO !

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  8. se nessuno dei dottori risponde vuole dire che ci tace acconsente

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  9. scusate, sono residente da poco a portorecanati,potete mettere di nuovo le problematiche di questa medicina di gruppo in primo piano? vorrei raccontare la mia esperienza. grazie.

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  10. Gentile anonimo di cui sopra. Ci racconti la sua esperienza all'indirizzo mail che trova sul blog. La pubblicheremo (se vuole) anche in forma anonima.

    L'ARGANO

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