LA REPLICA DI LUCA RACCOSTA

Ieri nei commenti ho posto dei quesiti a Luca Raccosta per avere un quadro più chiaro della vicenda. Quei quesiti, inspiegabilmente, il Corriere Adriatico li ha fatti diventare mie affermazioni e, pertanto, tesi. (articolo sotto) 

Intanto, di seguito, pubblico quello che ho ricevuto ieri sera da Raccosta. Poi sotto dico qualcosa al giornalista del Corriere Adriatico....

Ricevo e pubblico:

Le mie ultime dichiarazioni non smentiscono un bel niente ma chiudono un cerchio oscuro sulla vicenda che ha visto coinvolta la mia azienda. E chi vuol capire capisca!

Un retrofront? Fantascienza! La mia denuncia e le mie ultime dichiarazioni sono l’ennesima prova che testimonia e descrive, l’ex amministrazione Montali, un motore politico confuso e completamente fuori fase.

Mia premura che, La Signora Montali, nelle vesti di ex primo cittadino e come responsabile dell’ex giunta comunale, fosse la prima a conoscere le mie dichiarazioni, invitandola ad una migliore interpretazione della stampa e delineando in modo chiaro la questione "richiesta ufficiale".

E’ a mio giudizio inenarrabile che, un piano industriale, con intenzioni più che fondate caratterizzato da un fine scandaloso, sia finito a seguito in uno tzunami politico senza precedenti, addirittura all’interno della ex giunta. Qualcuno si aspettava un mio giudizio di parte? O ancor peggio definire la mia proposta industriale un altro sassolino nella scarpa per qualcuno? Da parte lesa non mi interessa, siamo decisamente "off-topic"! La mia, ha il solo scopo di chiarire e capire l’insediamento in quell’area per il futuro. Punto!

Il mio un sondaggio? Assolutamente no! Il mio piano industriale aveva già delineato dall’agosto 2014 un businnes plan particolarmente ricco e solido: rapporto attivo con il proprietario dell’immobile ed istituti di credito, sopraluogo dell’area dalla Asur di competenza, documentazione HACCP ed addirittura un progetto ingegneristico che delineava chiaramente una plausibile messa in opera dello stabile. Per completare anche una planimetria della disposizione dei macchinari.

Il nocciolo della questione? Come già espresso "LE TEMPISTICHE" e poco impegno della giunta. Da ottobre a dicembre (40 giorni) per un singolo appuntamento FORMALE per illustrare il progetto. Poi? Solo lunghe attese ad un telefono che ha solo squillato o visualizzato sms "SONO IN RIUNIONE". A seguito, le tempistiche della caduta della giunta le sappiamo tutti.

PERMESSO SI O NO? Non saprei, ditemelo Voi io ancora sto aspettando! Credo da ormai un anno?! Ora con la delocalizzazione del progetto l’esito è di poco interesse.

Desidero fortemente che queste mie ultime dichiarazioni, pongano fine ad una vicenda andata storta, ed un appello per un futuro positivo e più responsabile per Porto Recanati.

Luca Raccosta

Amministratore Tecno Team Fishing Group srl

Sotto : l'articolo del Corriere Adriatico di oggi. Ne approfitto per ricordare al giornalista del Corriere Adriatico un paio di cose:

1) io non ho "detto" nulla. Ho avanzato delle domande (come si vede dal commento sotto che posto nuovamente). Quando uno vuole tentare di capire, pone domande. Si fa così normalmente. Eppoi i punti interrogativi qualcosa dovrebbero significare o no? Basta guardare qui sotto. "Dire" è sinonimo di "affermare". Ovvero "sostenere". Si chiede, invece,  quando si hanno dubbi o quando una cosa non appare chiara.

2) il giornalista del Corriere Adriatico se basa il suo articolo su quello che io scrivo nel blog, può anche citarmi. Il sole, l'indomani, sorgerebbe ugualmente. Non è la prima volta che fa riferimento al blog senza citarlo. É un po' patetica questa cosa. Chi legge il suo giornale e non conosce L'ARGANO potrebbe domandarsi: "ma questo con chi ce l'ha???" E io, sinceramente, mi sarei rotto un pò le balle di essere definito come "qualcuno".

Per cui il giornalista si deve decidere: se fa riferimento a ciò che in qualche modo scrivo, deve citare la fonte. Altrimenti mi ignora. E scrive quello che vuole.