IL TAVOLO NON SI FA

Riceviamo e pubblichiamo dall'Amministrazione Comunale:

COMUNICATO STAMPA

Il tavolo tecnico annunciato nei giorni scorsi sulla questione del litorale di Porto Recanati e che si sarebbe dovuto svolgere questa mattina, è purtroppo saltato dopo che dalla Regione hanno fatto sapere di essersi già espressi in merito in una lettera inviata al Prefetto (che aveva promosso il tavolo) e per conoscenza al Comune di Porto Recanati, all’Ufficio Circondariale Marittimo di Civitanova Marche, al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, al Presidente della Provincia, alla direzione delle Ferrovie dello Stato e al Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la Protezione Civile. Coloro i quali cioè si sarebbero dovuti sedere attorno al tavolo per cercare soluzioni serie, durature e condivise per fronteggiare l’emergenza mareggiate.

Nella lettera, la Regione fa sapere di star "prestando tutta l’attenzione possibile al litorale del Comune di Porto Recanati sia dal punto di vista tecnico che finanziario" e questo, rende inspiegabile il perché si sia deciso di non prendere parte ad un incontro in cui si sarebbero affrontate nel dettaglio le cose da fare.

Non bisogna dimenticare che la Regione è l’unica autorità competente per l’istruttoria e il rilascio dell’autorizzazione per gli interventi di ripascimento della fascia costiera come l’immersione di materiale di escavo di fondali marini o strutture di contenimento poste in ambito costiero e che un’ordinanza sindacale contingibile e urgente sarebbe in violazione di quanto previsto dalla normativa statale e regionale.

Da parte nostra ora, presenteremo una richiesta formale alla Regione per gestire la situazione di emergenza sperando che segua l’autorizzazione a procedere.

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

 

Piccola nota: sembra che si stia giocando allo scarico delle responsabilità. Il nostro primo cittadino non emette nessuna ordinanza sindacale anche se il mare minaccia sovra e sotto pubbliche strutture. O meglio, provvederebbe solo con il consenso della Regione, la quale, a mettere il cappello sulle ipotetiche misure emergenziali del sindaco Montali non ci pensa neppure (forse anche perchè i rapporti, notoriamente, non sono idilliaci). Pertanto si prosegue con questo stallo, con il piano di difesa della costa che ancora deve intraprendere il percorso della competente commissione regionale. E con i tempi biblici che abbiamo davanti e l'inverno ancora lungo, dovremo prepararci al peggio. Sistema fognario e ferrovie saranno i prossimi ad esser colpiti da questa assurda burocrazia e da questo perpetuo immobilismo. E tra le richieste della Montali che poi "presenterà alla Regione richieste formali per gestire situazioni di emergenza" e la stessa Regione che, molto probabilmente, non le risponderà.

Viene da chiedersi: "quali sono le prerogative per emettere, secondo legge, una ordinanza sindacale con misure emergenziali? Sistema fognario, strada e ferrovia fortemente minacciate dall'erosione, non sono sufficienti per provvedere in autonomia? Serve comunque un "cappello" dalla Regione che é probabile non arrivi mai? E allora, se le cose stanno così, che se ne venga giù tutto.

Poi, faremo i processi alle responsabilità. Che poi, é una specialità italica.

L'ARGANO