Siamo entrati in possesso della lettera che il titolare della SRL DICEARCO SRL ha inviato al nostro Comune per giustificare il non avvio dei lavori di ripascimento a sud del paese. Eccola:
Il sottoscritto Ing. Salvatore La Galia, in qualità di Direttore Tecnico dell’Impresa Dicearco Costruzioni S.r.l. giusta procura speciale registrata dal Notaio Maria Grazia Minutoli di Messina e repertoriata al n° 49922 in data 06/06/2014, preso atto che il Registro di Contabilità debitamente vidimato nelle forme di legge non è stato ancora sottoposto a questa Impresa, esattamente come richiamato nella nota del 20/06/2014, per potere esplicitare le riserve indicate sul verbale di consegna parziale dei lavori dell’11/06/2014, tuttavia fatti salvi i diritti e le pretese avanzate che eventualmente saranno rappresentate nelle opportune sedi, per impedire decadenza ed a tutela delle ragioni dell’Impresa quest’ultima provvede a depositare presso il Comune di Porto Recanati e, contestualmente, ad inviare tramite posta certificata al RUP e al D.L. l’esplicitazione delle riserve che seguono.
RISERVA n° 1
Gravissimi errori ed omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera ovvero la sua utilizzazione (art. 132, comma 1, lettera e) D.Lgs 163/2006)
In particolare l’Impresa contesta gravissimi errori, carenze ed omissioni del progetto esecutivo che stanno pregiudicando e pregiudicheranno la corretta realizzazione dell’opera e la sua susseguente utilizzazione.
Per tutto quanto verrà nel seguito puntualmente esplicitato, sin dalla prima fase di consegna parziale dei lavori si è generata una situazione di stallo delle attività da attribuire a difettosa predisposizione degli atti di appalto connessa alla mancanza di opportuni studi e indagini progettuali ed ai conseguenti impedimenti sopravvenuti che non consentono il rispetto del programma lavori esecutivo e determinano grave pregiudizio tecnico ed economico in carico alla scrivente Impresa appaltatrice.
I lavori in oggetto presentano gravi errori, carenze e omissioni progettuali, nonché caratteristiche operative che determinano un anomalo andamento dei lavori direttamente correlato alla necessità di dover aggiornare in tempi utili gli elaborati tecnici dopo aver inequivocabilmente accertato, congiuntamente alla D.L., che lo stato e la configurazione attuale dei luoghi è profondamente differente e modificato rispetto alle previsioni di progetto e quindi dell’impossibilità di programmare interventi e lavorazioni continue.
Il riferimento è prevalentemente legato (ma non solo) alle necessità di dover eseguire lavorazioni in maniera diversa e difforme rispetto alle previsioni del progetto esecutivo e del crono programma a causa della già citata inadeguata valutazione dello stato attuale dei luoghi, della presenza di infrastrutture e dei conseguenti vincoli che al momento del rilievo di progetto non vennero sufficientemente approfonditi (i.e assenza di specifici rilievi post mareggiata del Novembre 2013).
Emerge quindi con tutta evidenza come non siano stati eseguiti rilievi di sorta dopo la fortissima mareggiata del 11-12 Novembre 2013 in cui si è verificata la cosiddetta "Mareggiata di S.Martino" espressamente citata a Pag. 8 della stessa Relazione, durante la quale la costa è stata chiaramente erosa fino a raggiungere e interferire con varie strutture e costruzioni, causando un excalation del fenomeno di erosione stesso. In altre parole, quando l’erosione raggiunge (come nel caso in questione) opere non costruite per resistere al moto ondoso (i.e fondazioni su pali di stabilimenti balneari, muri e blocchi di contenimento in calcestruzzo, ecc.) i fenomeni erosivi localmente si amplificano a dismisura a causa del fortissimo aumento delle correnti, dell’energia delle onde e delle turbolenze fino a causare danni molto consistenti.
L’utilizzo di rilievi antecedenti la mareggiata del Novembre 2013 non possono essere ritenuti assolutamente significativi per simulare numericamente gli ultimi fenomeni avvenuti molto tempo dopo il periodo Giugno/Luglio 2012.
Dalla attenta analisi della suddetta Relazione di progetto si evince quindi inequivocabilmente che gli effetti intensi generati dalla mareggiata del Novembre 2013 non sono stati minimamente considerati nel progetto, né per la definizione della più appropriata tipologia dell’intervento, della natura della ghiaia (fuso granulometrico, ecc.,) e né tanto meno per la corretta stima del volume di materiale da versare nel litorale.
Ne consegue che l’intervento progettato è, e rimarrà, assolutamente inefficace con inevitabile significativa ulteriore erosione nei mesi immediatamente successivi al previsto ripascimento.
Pertanto si ritiene che il ripascimento basato solo su un tipo di granulometria di poco superiore a quella naturale non sia affatto stabile, e che i fenomeni erosivi si ripresenteranno con pari intensità fino ad erodere nuovamente il litorale nel giro di pochissimo tempo.
Tutte le simulazioni numeriche dovranno pertanto essere ripetute tenendo conto dei dati reali dello stato dei luoghi, degli effetti del trascinamento longitudinale dei sedimenti (oggi sono stati considerati solo quelli trasversali) e di tutte le opere antropiche già interferite, quali fondazioni su pali degli stabilimenti balneari, muri e blocchi di contenimento e protezione in calcestruzzo, strutture murarie, pennelli, moli, ecc. incluse tutte le nuove scogliere di protezione realizzate di recente a protezione della linea ferroviaria, elementi tutti che in maniera del tutto erronea e improvvida non sono stati considerati o, peggio, del tutto sottaciuti nel progetto oggetto di appalto.
RISERVA n° 2
Mancato inizio dei lavori
A seguito dei rilievi topo-batimetrici eseguiti nei giorni 11-12 Giugno 2014 è stata rilevata una evidente variazione dello stato dei luoghi rispetto alle previsioni progettuali in conseguenza delle elevate azioni meteo marine occorse a partire dal Novembre 2013 e proseguite per tutto l’inverno scorso, esattamente come già sopra evidenziato a proposito della riserva n° 1.
Si è verificata inoltre l’impossibilità materiale di accedere al confine Sud del cantiere, in quanto in data successiva alla consegna parziale ed esattamente il giorno 14/06/2014 è stata installata una barra di divieto al transito che ha causato l’impossibilità di intervenire nel suddetto tratto di area di cantiere.
In aggiunta l’intervento proposto non poteva rispettare le prescrizioni del DDPF – n° 56/V.A.A. del 06/06/2014, esplicitamente richiamato in consegna, in quanto non era possibile intervenire nel tratto di costa di 400 m, e non si poteva garantire uno sversamento di 20.000/25.000 m3, viste le potenzialità di apporto previste a regime 1.440 m3/giorno che, per i 10 gg. di effettivo lavoro, non potevano raggiungere quanto imposto dal predetto decreto, considerato inoltre che l’ordinanza allo scarico è stata prodotta alla scrivente Impresa solo il giorno 16/06/14 alle ore 10,54.
In questo momento era importante far lavorare gli stabilimenti che necessitano il ripacimento........ Invece di pensare a far bella figura come legale!!!!!! Il sindaco deve pensare al bene della collettivota' nn a se stesso.
RispondiEliminaCosa diavolo stai dicendo? Le riserve sono scritte dalla ditta, non dal sindaco.
EliminaAnonimo 22.07 lascia stare questi fenomeni da circo,neanche davanti alla realtà ammettono la loro faziosità e rabbia nei confronti di questa maggioranza. La cosa triste, per non dire ridicola,è che qualcuno ha avuto il coraggio di sceivere alla stampa..
Eliminapraticamente non si capisce un tubo e quel poco che si intuisce è perché lo hanno scritto i giornali. io resto dell'idea che la verità sia in quanto detto dal Corriere Adriatico. E cioè che la ditta con il ripascimento pensava di portare a casa le scogliere e quando ha capito che non c'era trippa per gatti ha preso d'aceto rifiutando di andare avanti.
RispondiEliminaColpa della Montali che ha fatto il progetto, colpa di questa maggioranza che non ha tenuto conto di nulla. Evviva i POLLI. fenomeni da circo avete capito?
RispondiEliminaIl progetto non. È stato certo fatto da questa amministrazione!
EliminaColpa della Montali che ha fatto il progetto? Santo cielo che livello... Un'ignoranza che fa spavento. Mi chiedo come si possa pensare che la Montali abbia scritto il progetto.
EliminaMa dove vivete? Bastano le le elementari per capire.
Me cojons........
RispondiEliminaGravi mancanze e omissioni del progetto dopo la mareggiata di san Martino.
RispondiEliminaCioè 11novembre 2013.
Chi ha fatto ...... secondo voi furboni che date la colpa a questa giunta?
Questo è un blog di matti: tutti ripetono le stesse cose senza tener conto di ciò che dicono gli altri. Ma lo scopo di un blog è proprio questo, parlare, parlare, parlare senza nessun costrutto.
RispondiEliminaMa la Ditta quando ha presentato la domanda per partecipare alla gara su cosa ha fatto la propria offerta al ribasso, leggendo la gazzetta ufficiale o la gazzetta dello sport?!
RispondiEliminaSemplicemente S C O N C E R T A N T E ! ! ! !
P.S. Quando prima non era mai colpa della Ubaldi quanto adesso è sempre colpa della Montali, siamo sicuri che il nostro caro Argano si comporta "nulla probatio sine defensione, nulla poena sine judicio, nullum judicio sine probatione"?