ELEZIONI: IL NOSTRO EDITORIALE

C'è poco da dire: è stata una vittoria schiacciante della coalizione guidata da Sabrina Montali. Quando si vincono le elezioni con 9 punti percentuali di distacco corrispondenti a 522 voti, i dati sono decisamente eloquenti. E sanciscono in maniera chiara il volere dell'elettorato portorecanatese. É la fine di un lungo regno di Rosalba Ubaldi. Durato tre consiliature. 15 anni.(di cui 10 come assessore e 5 da sindaco). In un paese complesso come il nostro, lo dobbiamo ammettere, il corrispondente di un piccolo record. Questa volta l'impressione era che per spuntarla nuovamente occorresse realizzare una sorta di miracolo. I dati delle europee ci avevano già dato anticipazioni di quanto l'impresa fosse quasi impossibile. E così è stato.

Leggendo i commenti agli ultimi post pubblicati avevamo constatato come l'accusa preponderante mossa verso la coalizione Montali fosse quella di una eccessiva eterogeneità. Troppe forze dalle differenti ideologie presenti all'interno dello stesso gruppo. Ma analizzando freddamente i dati la verità che emerge è diversa: la carta vincente delle coalizione Noi Per Porto Recanati é senza ombra di dubbio rappresentata dall'unione di intenti tra lo storico gruppo di opposizione Uniti Per Porto Recanati guidato da Lorenzo Riccetti e il PD locale e i suoi candidati. É proprio sommando la potenza di fuoco elettorale di quelle due forze che si materializza la vittoria. 8 dei 9 candidati consiglieri più votati tra le fila di NPP vengono appunto proprio dal duopolio PD-UPP. E tre dei cinque consiglieri che non sono riusciti a entrare tra gli undici demandati alla composizione del Consiglio comunale (Morra, Palestrini e Gabbanelli) rappresentavano la sinistra radicale e una certa destra mascherata da lista civica, ovvero SEL e Alternativa Civica di Fiaschetti. Quel Fiaschetti che, tra l'altro, entra proprio come undicesimo consigliere, a conferma di questa teoria. Risulta pertanto abbastanza evidente come l'elettorato delle ali estreme della coalizione abbia mal digerito l'operazione NPP e si sia schierato a favore di altre forze (M5S) o si sia astenuto. Mentre il nucleo storico UPP-PD mostrava, nel contempo, tutte le sue potenzialità elettorali.

É la vittoria, inoltre, di Uniti per Porto Recanati, che ha totalizzato un numero di preferenze notevole. Soprattutto con i candidati Zoppi e Riccetti. Il dato di Loredana Zoppi è impressionante e la porterà sicuramente all'assumersi la responsabilità di ricoprire un incarico di prestigio (vicesindaco e/o assessore) considerato le 462 preferenze realizzate.

Ora proprio UPP e il PD sono chiamati, in coalizione, a una prova di governo cittadino. E dovranno dimostrare un'unità d'intenti che fino a pochi mesi fa, inutile nasconderlo, non hanno avuto. La vittoria dovrà trasformarsi in capacità di trovare sempre una sintesi politica e decisionale nell'affrontare le cogenti problematiche della nostra cittadina. Opporsi, come noto, è facile. L'arte e la virtù di governare, però, richiedono altre doti che Sabrina Montali, Lorenzo Riccetti e Antonella Cicconi (neoconsigliera e coordinatrice del locale PD) dovranno dimostrare di possedere sin dal primo consiglio comunale e mantenere costanti nel quinquennio di consiliatura.

Il Movimento 5Stelle incassa, a nostro avviso, un buonissimo risultato. Sarà presente in consiglio con un proprio consigliere (Poeta). 929 voti non sono pochi, se consideriamo che questi ragazzi sono partiti dal nulla. E hanno provato, con impegno e dedizione, a costruire qualcosa d'importante. Siamo certi che la presenza in consiglio comunale del candidato Poeta renderà l'attività dell'opposizione più frizzante e incisiva. E rappresenterà comunque un'interessante novità.

Un'ultima annotazione va fatta sulla composizione del nuovo Consiglio comunale in relazione al sesso (o genere) dei suoi componenti. Non abbiamo un riferimento statistico storico. Ma forse, per la prima volta, a Porto Recanati il parlamento cittadino sarà composto, sindaco incluso, da 9 donne e 8 uomini. La legge sui generi ha colpito il bersaglio. Consegnandoci un Consiglio comunale a maggioranza femminile. Bene così.

L'Argano, da domani, smaltite le doverose analisi del voto, riprenderà a seguire con attenzione la vita politica e sociale del nostro paese. Faremo da cane da guardia. Come sempre. Sperando di costituire un piccolo stimolo per il nuovo governo cittadino. Nel frattempo, i nostri complimenti e il nostro in bocca al lupo vanno a Sabrina Montali. Dopo quindici anni è il primo candidato sindaco di una coalizione di centrosinistra a riuscire a imporsi. Inutile dire che su di lei graveranno molte aspettative e responsabilità.