QUESTO E' UN BLOG "DI PANCIA", SIA CHIARO


Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Lo stesso per i siti che forniscono dei link alle risorse qui contenute. Il fatto che questo blog fornisca questi collegamenti non implica una tacita approvazione dei contenuti dei siti stessi, sulla cui qualità, affidabilità e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Gli autori del blog si riservano il diritto di rimuovere senza preavviso e a loro insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, gli autori non sono in alcun modo responsabili del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.

giovedì 30 agosto 2012

LE SINTESI CICLABILI DI ROSALBA

Ci ha molto colpito l'articolo che vi alleghiamo sotto che si trovava sulla cronaca locale del Corriere Adriatico del 10 agosto 2012. L'argomento trattato è quello del ritardo nella costruzione, manutenzione e miglioramento delle piste ciclabili nella nostra cittadina.

Il nostro sindaco (vedi riquadro in rosso), riferisce a mezzo stampa che per urbanizzazione e morfologia il nostro territorio comunale mal si presta allo sviluppo di piste ciclabili ma che nel contempo si è già fatto molto per migliorare le piste ciclabili esterne.
Caro sindaco, la nostra impertinenza ci obbliga a porle alcune domande alle quali saremmo veramente lieti se potesse rispondere. Procediamo:
1) Pensa veramente che il territorio comunale di Porto Recanati sia inadatto allo sviluppo di piste ciclabili? Eppure, per morfologia, siamo un paese interamente pianeggiante (escluso il quartiere Montarice) che sembra fatto apposta per essere percorso in bici. Come può sostenere una teoria del genere?
2) Potrebbe spiegarci cosa intende quando asserisce che "la questione è stata studiata in tutti i suoi aspetti e dare le risposte che soddisfino tutte le esigenze non è facile"? Cosa significa? Ha mai chiesto al Comandante della Polizia Municipale di elaborare un eventuale piano che preveda di rivedere in toto il traffico cittadino prevedendo aree destinate alla ciclabilità? Ha mai provato a sviluppare un piano infrastrutturale che preveda ad esempio la possibilità che i nostri plessi scolastici siano raggiungibili tramite piste ciclabili ben segnalate e con traffico dedicato in modo di consentire ai nostri giovani studenti di recarsi a scuola in bici in relativa sicurezza?
3) Ci spiega cosa intende quando ribadisce che "si è già fatto molto per migliorare le piste esterne"? Non ce ne voglia sindaco, ma gran parte delle piste ciclabili esterne ci risultano invase da erbacce, non curate o addirittura chiuse. Ci spiega in che cosa consistono questi "miglioramenti"?
Caro sindaco, queste domande in una democrazia compiuta ed efficace avrebbe dovuto porle chi è istituzionalmente preposto al ruolo di opposizione consiliare. Da noi, gliele pone un blog. Il solito blog. Mejo de gnè...
Attendiamo fiduciosi una sua risposta. Intanto, le vorremmo ricordare che proprio in questa stagione estiva...



15 commenti:

  1. Leggendo quest'articolo mi viene subito in mente "la pista ciclabile" che onore chiamarla così.... che percorro frequentemente dal quartiere Scossicci a Porto Recanati e ogni volta che passo avanti al cartello "PISTA CICLOSICURA" mi viene da sorridere e dico tra me: caspita, ci vuole coraggio a metterci pure questo cartello, ma chi ha avuto questa brillante idea ha mai percorso davvero una ciclabile (Es. Pinzolo, Strembo etc.. (TN) tanto per citarne una, bhè io si quest'estate, allora andate prima a verificare cosa significa pedalare o camminare su una pista ciclosicura e confrontiamola con la suddetta, solo dopo possiamo chiamarla tale. Quest'estate sono stata spettatrice (e non protagonista per fortuna) di diversi incidenti di sera e non c'è da stupirsi che accadano, è una pista stretta dove manca l'illuminazione, da lato ferrovia ci sono erbacce che non sono state tagliate per cui va da se incappare in qualche scontro prima o dopo sia a piedi che con la bici. Io credo che si possa rimediare e migliorare basta volerlo.

    RispondiElimina
  2. a Portorecanati è difficile realizzare piste ciclabili per il corso ad esempio o sui marciapiedi,siamo onesti e nn critichiamo sempre a uffa...io sono un ciclista eppure nn mi sognerei mai di farne una per il corso che va benissimo così è uno dei più belli dell'interland...il discorso purtroppo si potrebbe attuare per tutte le erbaccie in quella di scossicci,e la nn curanza dell'altra in pineta e quella che costeggia il fiume a sud,spessissimo lasciate nell'incuria più totale.
    Un monito lo farei anche per i manti stradali con fossi,nn buche che sono realmente pericolosi,sia per l'incolumità nostra che dei mezzi.
    Nn è possibile piegare cerchi o bucare gomme su certi crateri!!!
    Risolveteli grazie.

    RispondiElimina
  3. non serve a nulla le piste ciclabili esempio via pastrengo c'è la mini pista ciclabile non la usa quasi nessuno si vedo bici che camminano per strada no sulla pista ciclabile VUOTA meglio ridare i posti togli anni fà in questa zona ci abito per trovare posto ci vuole 30/40 min. di estate

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vorrei far notare che molte piste tipo quelle verso scossicci sono transitate solo dalla metà dei ciclisti.. Il resto, solitamente quelli in tutina e caschetto, passano lungo la strada principale perche probabilmente si sentono dei professionisti e sarebbe vergognoso per loro utilizzare quella... Pista ciclabile...
      Io rifletterei anche.sul fatto che a portorecanati le biciclette viaggiano senza regole, non rispettando stop, andando contro i sensi unici. Poi quando un guidatore investe un ciclista passa guai seri ma... Di chi e la colpa?

      Elimina
    2. Non è vero, quella di Via Pastrengo è trafficata parecchio. Purtroppo non tutti sanno che sarebbe ad un senso solo di marcia, e allora, per evitare lo scontro si invade la carreggiata. Inoltre, essendo presenti sul lato alcuni negozi, la pista viene anche considerata insieme al marciapiede come luogo in cui sostare, o sedersi per sorseggiare.

      Elimina
    3. ecco il genio che dice che le piste ciclabili non servono a nulla...direi premio Nobel subito per te!

      Elimina
  4. Nel 2010 scrissi al Sindaco Ubaldi riguardo alla pista ciclabile che collega Scossicci con Porto Recanati e mi rispose che nel giro di qualche mese sarebbe stata completata con tanto di illuminazione.
    Scrissi anche all'assessore alla sicurezza Leonardi e mi rispose di poter installare soltanto due fari, che però come tutti ci siamo resi conto non bastano.
    Come si può far capire a questi amministratori che la suddetta pista ciclabile é un collegamento vitale per il paese. In piena notte d'estate ancora transitano tante biciclette e pedoni al buio tra la polvere e le erbacce (chiamala pista ciclabile). Spero che il Sindaco legga e si ricordi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E tu ci hai creduto che si adoperassero veramente??

      Elimina
  5. E' VERO NON SERVE D'ESTATE LA PISTA CICLEBILE PER IL CORSO,TANTO PASSANO TUTTI SUI MARCIAPIEDI RISCHIANDO DI INVESTIRE A VOLTE BIMBI E ANZIANI CHE SI SENTONO PURE DIRE"STAI ATTENTO"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In conclusione direi sì alle piste ciclabili ma obblighiamo ad utilizzarle quando ci sono! E i vigili anziché accanirsi a multare quei poveretti che non trovano i parcheggi inesistenti dovrebbero far rispettare le regole come gia stanno facendo in alcuni paesi civilizzati...

      Elimina
  6. Ma perchè le biciclette passano sui marciapiedi? La persona che dice che non serve la pista ciclabile per il corso dove vive? Lo sa che tutti i paesi vicino a noi hanno realizzato il progetto bici in centro? Se non lo conosci va su internet.

    RispondiElimina
  7. BIKE SHARING
    C'ENTRO IN BICI....Andate a vedere cos'è, almeno capite che a Porto Recanati stiamo ancora al medio evo. Niente in questo paese è avanti. Ma il bike sharing lo realizzano i comuni che hanno sensibilità ambientale... va a parlà di sensibilità ambientale alla Ubaldi!

    RispondiElimina
  8. Andate a vedere la pista ciclabile di Montarice. La Leonardi e il sindaco quando parlano neanche si vergognano e tirano fuori il porto.

    RispondiElimina
  9. Caro sindaco quando dai gli appalti perchè non dici al costruttore che se costruisce mille metri cubi di case ci deve fare i parchi, le piste ciclabili e i marciapiedi con gli alberi? Ma a chi volete portare in giro? M a non avete capito che ci avete stufato a farci passare per fessi?

    RispondiElimina
  10. Ormai, a Porto Recanati, quello che c'era da costruire è stato costruito, non c'è più un metro libero. Altro che parchi, marciapiedi, piste ciclabili (e chi ci guadagna da questi?) Cemento ovunque. Colline stravolte.
    Lungomare nord ostruito dalle case bordo spiaggia nell’area ex-Montedison…
    Lungomare sud super-piastrellato e tappezzato di ristoranti, e … ASSOLUTO divieto di andare in bici in certi orari (è inspiegabile perché nell’isola pedonale sul corso si può andare in bici e non sul lungomare… mah!! mistero)
    I bambini che vanno a scuola in bicicletta rischiano di essere investiti dalle auto. Non esiste un circuito bici urbano!! Né uno collegato con i presunti tali extra-urbani.
    Qualcuno riuscirà mai a spiegare ai nostri politici che il mondo va avanti, diventa sempre più civile e protegge tutte le categorie, non solo quelli che comprano le case… Ma che le costruiscono a fare 'ste case se poi il paese non è accogliente, pieno di divieti, cementificato, senza piste ciclabili urbane e vivibili. Ma perché non se ne vanno a fare un giro fuori dal paesello per vedere i buoni esempi e perché no, copiare le buone idee... Ah! Scusate, ci sono degli impedimenti oggettivi “..la morfologia il nostro territorio comunale mal si presta allo sviluppo di piste ciclabili” Ah Ah Ah!!

    RispondiElimina