LE CINQUE STELLE SBIADITE

A me, il sondaggio politico elettorale trasmesso lo scorso Lunedì dal TG LA7, che sotto riporto, ha fatto una certa impressione.

Non so se lo avete capito. Ma con l'Italicum (la nuova legge elettorale recentemente approvata) se nessun partito raggiunge il 40% al primo turno, si va al ballottaggio tra i primi due partiti che hanno conseguito il miglior risultato. E nel sondaggio che fotografa la situazione attuale, i primi due partiti sono il PD (con il 32,9% dei voti) e il Movimento Cinque Stelle (con il 26,6% dei voti). Al secondo turno, sempre secondo il sondaggio, prevarrebbe il PD per 52 a 48. Ovvero per una piccola percentuale variabile che se si spostasse consentirebbe al Movimento Cinque Stelle di portare a casa vittoria e premio di maggioranza alla Camera dei Deputati. Il Presidente della Repubblica dovrebbe prenderne atto e affidare l'incarico di formare il governo ad un membro del movimento di Beppe Grillo. 

Sembra fantascienza. Ma è realtà.

Quello che non capisco è come a fronte di una situazione nazionale del genere il Movimento Cinque Stelle di Porto Recanati abbia invece difficoltà di raccogliere consensi, riunire i cittadini intorno a progetti, invogliare insomma il classico "uomo della strada" ad interessarsi di politica e del governo della cosa pubblica.

E allora bisogna dirlo: a Porto Recanati nel Movimento Cinque Stelle qualcosa non funziona. E non funzionando la capacità attrattiva il Movimento è ai minimi storici. 

Perchè poi diciamolo, magari i voti li prendono a prescindere, ma quello che manca è un corposo gruppo di attivisti che ci mettono la faccia. E provano a coinvolgere gli elettori.

Non me ne voglia Poeta. Ma sentirlo nella recente intervista che ha rilasciato a Radio Erre, mi ha provocato una sorta di anestesia prolungata, dalla quale debbo ancora riprendermi.

Per un attimo ho immaginato un Di Battista al suo posto. E la mia fantasia ha udito uscire frasi come:

"Tubaldi, ma ancora stiamo a parlare di coalizioni a Porto Recanati? Dopo che siamo appena usciti da una consiliatura prematuramente interrotta per colpa del solito consociativismo politico tendente a conquistare potere e a fregarsene della gente? Tubaldi, e mi vieni pure ad intervistare? Cosa vuoi, che ti parlo delle cene che i soliti vecchi (anche anagraficamente) personaggi fanno nei soliti ristoranti a promettersi e a rivendicare incarichi e assessorati? Mi hai chiamato perchè io ti parli di questo? Oppure caro Tubaldi vuoi che ti dico la verità: ovvero che i cittadini di Porto Recanati si sono rotti le balle di questa sbobba. Che vorrebbero persone che antepongano veramente gli interessi della collettività a quelli personali o del gruppo che rappresentano? Tubaldi, ma ancora parliamo dei soliti nomi, ti rendi conto? Delle solite persone che da 25 anni manovrano gli interessi locali. Sempre loro. Sempre gli stessi. Tubaldi, ma le hai sentite le interviste della Ubaldi? Di Riccetti? Di Rovazzani? Tutti lì a non sbottonarsi per tenere aperte le varie strade? Ora tu intervisti me? Io non sono Grillo, però un vaffanculo, mica ci andrebbe male in questo contesto... Tubaldi, facciamola finita qua. Che ho da fare. Devo pensare a rivoltare questo paese come un calzino. Non a promettere assessorati ai soliti noti."

Ecco, quanto sopra molto probabilmente lo avrebbe detto Di Battista. In un mix di paraculaggine e di espressione di un linguaggio politico che ha contrassegnato i Cinque Stelle negli ultimi anni e molto probabilmente li ha portati al risultato attuale.

Ora, sia chiaro, poi la prova di governo è tutta un'altra cosa. E da quel punto di vista i Cinque Stelle io ancora non ho avuto modo di vederli in azione.

Per cui in questo post non si è parlato di capacità di governo. Quella non è nota. Si è parlato di linguaggio e di comunicazione.

E se Poeta parla come la Ubaldi, Riccetti e Rovazzani, qualcosa nella comunicazione del Movimento Cinque Stelle di Porto Recanati non funziona.

E sfido chiunque a sostenere il contrario.