ROSALBA UBALDI RISPONDE A UPP

Puntuale è partita la difesa della segretaria da parte dei professorini di UPP.  Mi spieghino lor signori quando sia stata attaccata la segretaria se non al pari di Sindaco e Vicesindaco, almeno per quanto mi riguarda. Io, asetticamente, ho evidenziato a tutti e tre  un "errore"  e suggerito (mi sono permessa scusatemi tanto)  un modo diverso di registrare le presenze.  Sindaco e vicesindaco che hanno presieduto quelle Giunte potevano anche accorgersi dell'errore, ma comprendo che possa capitare la svista. Se però caro UPP, quando ad inizio di giornata segretaria, sindaco e vicesindaco che hanno potuto leggere la mia lettera inviata solo a voi, uno dei tre, abbandonando per un attimo la boria e la superbia che vi caratterizza in ogni atto, avesse semplicemente alzato la cornetta del telefono, per dirmi "consigliere (perchè così mi si definisce senza neanche il nome) la ringrazio per averci evidenziato una svista adesso provvediamo a rimettere le cose a posto" state tranquilli che la cosa sarebbe finita sicuramente lì. Invece una risposta, non a me ma a me girata dal Sindaco è arrivata solo dopo una "sollecitazione" fatta dall'assessore Fiaschetti nel tardo pomeriggio.  Mi spiace che la Segretaria sia stata poi oggetto di critiche o di commenti non proprio simpatici. Ma, vedete, capita a tutti i politici che le loro azioni siano sottoposte a giudizio anche di chi esagera nelle reazioni, e quando la segretaria svolge  un ruolo anche  politico, come ho avuto modo di rilevare più volte anche con lei stessa, non è indenne da tutto questo.  Nessuno ha parlato di professionalità, morale e quant'altro tirato in ballo fuori luogo, come tirato fuori luogo appare il riferimento ed il giudizio a chi l'ha preceduta.  Non c'entra assolutamente niente con la vicenda banale (ma è banale?) di cui si è trattato. Che poi segretari, sindaci, assessori, consiglieri sbaglino è nel loro essere umani. Essenziale che non lo facciano sapendo di sbagliare. Solo chi non fa niente non sbaglia ma è colpevole di non fare niente. Infine le sciocche comari sono quelle che brindano alle disgrazie degli altri, non quelle o quelli che commentano un fatto. E per quanto riguarda nello specifico me stessa ed il gruppo che rappresento non ci si può accusare di non intervenire su tutte le azioni non condivise e delle quali abbbiamo il diritto ma anche il dovere di occuparci. Cosa che puntualmente abbiamo sempre fatto e che continueremo a fare.