QUESTO E' UN BLOG "DI PANCIA", SIA CHIARO


Questo blog non è una testata giornalistica ed è aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Lo stesso per i siti che forniscono dei link alle risorse qui contenute. Il fatto che questo blog fornisca questi collegamenti non implica una tacita approvazione dei contenuti dei siti stessi, sulla cui qualità, affidabilità e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Gli autori del blog si riservano il diritto di rimuovere senza preavviso e a loro insindacabile giudizio commenti che risultino offensivi, volgari, blasfemi, inutili, altamente provocatori o che abbiano contenuti di natura pubblicitaria. Inoltre, gli autori non sono in alcun modo responsabili del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità.

giovedì 8 gennaio 2015

EROSIONE DELLA COSTA: LA PAROLA A ROSALBA UBALDI

Riceviamo e pubblichiamo da Rosalba Ubaldi - Grande Futuro Per Porto Recanati

Ho atteso il termine delle festività natalizie per intervenire su un tema che, per gli aspetti emergenziali che ha fatto registrare anche in questi ultimi giorni, sta interessando non solo il settore dei concessionari di spiaggia ma tutta la città. Ancora mille volte mi sono sentita ripetere che nulla è stato fatto negli anni precedenti e chiunque abbia tentato di dare una versione diversa della situazione o richiesto un qualsiasi intervento da parte del Sindaco o della Giunta è stato, è e sarà ancora tacciato di essere ubaldiano. Un termine ormai non solo stupido ed insignificante ed anche obsoleto direi ma soprattutto falso ed usato a sproposito per indicare chiunque osi contraddire la verità del Sindaco. Ma direi non solo del Sindaco ma di tutta la Giunta e la maggioranza perché le decisioni non sono mai – meno che nelle dittature – di una sola persona ma sono sempre collegiali. Quindi quello che dice la Montali è esattamente quello che evidentemente concordano tutti i componenti della maggioranza e non potrebbe essere diversamente. Perciò bando alle distinzioni di chi è meglio e chi è peggio. Tutti usano lo stesso linguaggio e tutti sono parimenti responsabili di quello che anche uno solo afferma, di quello che viene fatto e di quello che non viene fatto.

Poiché però non si può sempre ascoltare le bugie che vengono dette, di seguito elencherò quello che è stato fatto per il problema erosione durante il mio mandato.

Pur essendo da sempre presente nel nostro territorio il problema erosione, non va dimenticato che esso si è aggravato negli ultimi anni e in particolar modo dopo la mareggiata storica del dicembre 2008.

E’ del 2005 l’approvazione del Piano di Difesa della Costa da parte della Regione Marche che nonostante le ripetute richieste, da parte dell’allora Amministrazione Comunale e degli operatori balneari, di barriere parallele o grossi pennelli, prevedeva per Porto Recanati solo il ripascimento nelle zone nord e sud ed il riallineamento delle barriere esistenti con completamento fino alla foce del Potenza per la zona centro. Inutili le nostre ripetute e spesso anche infuocate richieste all’allora Assessore Cataldo Modesti. Solo nel marzo 2014, esattamente il 25, l’assessore Giorgi comunicava all’Amministrazione Comunale che – a seguito dei ripetuti fenomeni erosivi a nord e sud – la Regione Marche avrebbe provveduto a ritarare il Piano di Difesa della Costa in vigore sulla base dei fenomeni erosivi documentati ed allo scopo era stato costituito il gruppo di lavoro per redigere la variante. Finalmente, dopo numerosi incontri non sempre facili e numerosi sopralluoghi da parte dei tecnici regionali e degli assessori da parte degli assessori che si erano succeduti nel tempo ed in particolare dell’assessore Giorgi, la variante prevede per la costa di Porto Recanati un intervento con barriere rigide che può rappresentare la soluzione di problemi che tengono puntualmente col fiato sospeso operatori e cittadini. Qualche ritardo rispetto al crono programma di approvazione da parte del Consiglio Regionale ma, da quanto risulta, in questo mese il provvedimento già approvato a luglio dalla Giunta, dovrebbe approdare al Consiglio Regionale. Non ricordo quanti incontri, quanti sopralluoghi, quante richieste, quanti telegrammi in questi anni sono stati fatti, ma sicuramente sono stati tantissimi. Di volta in volta ad ogni mareggiata, sono stati informati tempestivamente (e cioè in tempo reale) ed interessati Presidente della Regione, Responsabile Protezione Civile regionale, Responsabile Dipartimento Difesa della Costa.

Contemporaneamente e limitandomi solo agli anni del mio mandato pur partendo dalla mareggiata del 10 dicembre 2008 che ha segnato uno spartiacque tra un problema prevedibile ed un problema reale, sono state affrontate le varie emergenze sul fronte mare, con richieste ed ottenimento delle somme fino al 15 maggio u..s. di seguito indicate e facilmente reperibili nel documento di fine mandato 2009-2014.

Anno 2009 : € 239.354 contributo regionale per lavori urgenti di difesa della costa

Anno 2010 : € 1.000.000 contributo regionale per interventi urgenti difesa della costa

Anno 2012 : € 417.000 contributo regionale per interventi urgenti difesa della costa

Anno 2013 : € 4.210.000 contributo Ministeriale interventi difesa della costa

Altri finanziamenti minori sono rientrati in contributi regionali per alluvioni e nevicata anche per quanto riguarda i danni provocati dai due fenomeni sulla costa.

Ottenere il finanziamento di 4.210.000 € per il rischio idrogeologico a Lido delle Nazioni, seppure con la collaborazione di altri come già ampiamente dichiarato sempre, non è stato semplice né facile, esattamente come non è stato semplice far inserire questo provvedimento al primo posti tra quelli richiesti (tantissimi) nella Regione Marche. Ma non è stato semplice neanche avere gli altri contributi di minore ma significativa entità in un periodo di scarsità di risorse. Difficile inoltre è stato anche giungere alla fase del bando di affidamento dei lavori. La procedura in questi casi è lunghissima nonostante la buona volontà di tutti. Gli interventi previsti con questo finanziamento così come tutti gli altri interventi minori sono sempre stati – e non potrebbe essere diversamente – progettati dagli Uffici preposti della Regione Marche.

Ecco cosa è stato fatto in questi anni, sindaco Montali e & . Con costante, perseveranza, insistenza ma nello spirito più collaborativo possibile con tutti gli enti coinvolti, siamo riusciti a portare in città una variante (attesa da 9 anni) e circa 6 milioni di €, come nessuno era mai riuscito a fare prima.

E il nostro sindaco non solo non riesce a incontrare la ditta che ha vinto il bando procurando alla città un nuovo contenzioso ma non riesce a fare neanche un’ordinanza che consenta il posizionamento di massi, certo per proteggere anche la proprietà privata che di sicuro non è un furto (come diceva una volta la sinistra) ma quell’intervento avrebbe consentito anche di proteggere la strada e le infrastrutture pubbliche che corrono al limite di quella strada lato mare. Il tutto a spese del privato. Quindi quell’ordinanza poteva e deve essere fatta per mettere in sicurezza la parte pubblica. Questo è quello che il sindaco Franchellucci ha fatto a Porto sant’Elpidio. Contingibile ed urgente. Non è contingibile ed urgente la situazione a lido delle Nazioni? Dopo il Masaya, c’è la strada e la rete fognaria e quella elettrica. L’ordinanza poteva essere fatta per proteggere la parte pubblica ma come ha fatto Franchellucci, i massi sono stati posti avanti ed intorno agli stabilimenti balneari, non dietro. Chissà come mai, se anche a Porto Sant’Elpidio, le infrastrutture pubbliche sono alle spalle dei manufatti privati, i massi sono stati posti davanti. Sindaco, si faccia una domanda e si dia una risposta. Comprenda la disperazione e proceda di conseguenza. Si assuma la responsabilità di un atto anche se qualcuno potrà dirle che è al limite dell’autorizzabile. Nessun Prefetto, nessuna Capitaneria, nessuna regione, nessuna Provincia (che c’entrano poi alcuni di questi Enti non è dato sapere a noi poveri normali!) potrà farlo al suo posto.

Quell’ ordinanza no, l’ordinanza di divieto di transito anche per i pedoni si. A proposito, perché non è ancora pubblicata. La pubblicazione deve essere contestuale all’emanazione agli interessati, alle forze dell’ordine etc… Ma è stata inviata a tutti ? Mi sembra uno scivolone per chi sostiene di fare tutto alla perfezione.

Rosalba Ubaldi

21 commenti:

  1. SLAM !!!!! Una bella sportellata in pieno volto a qs pseudo amministrazione che credo butterà giù denti e lingue affilate e biforcute. Un sindaco oltre che non peccare di onniscienza dovrebbe essere il primo Cittadino e non il primo problema. Montali te devi sforzare ma non ce la farai mai, che sei il sindaco di tutti soprattutto di chi non ti ha votato....a sto punto a piena ragione! A CASA prima che degeneri....

    RispondiElimina
  2. Argano il portavoce di Sel ti nomina sarcasticamente per non aver pubblicato il loro comunicato coerente con il sindaco.
    Un partito che sta con i cittadini quando si deve lottare contro opere in come la Tav a livello nazionale o l'antenna telefonica a livello locale che però rispettano tutti i requisiti di legge e poi si schiera contro i cittadini schierandosi co i sindaco per il rispetto delle regole per non far mettere quattro scogli movibili in seguito.
    Pubblicaglielo che ci facciamo quattro risate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non posso pubblicare ció che non mi è stato inviato. Peró il comunicato l'ho letto sul Cittadino. E forse lo commenteró...

      Elimina
    2. Alessandro Palestrini8 gennaio 2015 alle ore 22:17

      Mi scusi anonimo delle 12.24, ma nel suo ragionamento un po' contorto non si capisce contro quali cittadini ci saremmo schierati noi e il sindaco Montali.
      Poi vorrei anche capire quali requisiti non abbia rispettato l'amministrazione.
      Infine, le vorrei spiegare che Sel appoggia la lotta contro la Tav e contro i ripetitori proprio per far si che le regole cambino a tutela dei cittadini.
      Allo stesso modo stiamo sostenendo questa amministrazione che sta lavorando per far cambiare le regole che disciplinano la difesa della costa porto recanatese. Infatti, siamo convinti che occorre porre un rimedio definitivo anziché soluzioni tampone.
      All'Argano dico che l'articolo è stato inviato erroneamente al vecchio indirizzo poiché purtroppo mi è sfuggito il cambio della mail.

      Invece alla Ubaldi vorrei ricordare che nonostante la lista delle cose fatte in questi anni, il primo crollo di un balneare si è verificato sotto la sua legislatura, ma ovviamente ha intenzionalmente evitato di scriverlo.
      ogni amministrazione ha i suoi metodi di governo, lei ha avuto 15 anni, di cui 5 da sindaco per risolvere la situazione senza riuscirci, ora tocca al sindaco Montali e alla sua amministrazione in quanto hanno avuto mandato dai cittadini.

      Elimina
    3. Tutto vero,però in caso di necessità la Ubaldi ha autorizzato i massi,mentre la Montali dopo tre chalet caduti ancora non firma una mazza.

      Elimina
    4. Palestrini stai arrampicandoti sugli specchi.
      Allora vi dovete battere per cambiare anche le regole che non fanno firmare l'attuale sindaco nemmeno dopo tre chalet distrutti per mettere dei massi a tempo limitato cosa che la Ubaldi fece subito dopo il primo crollo.
      Per quanto riguarda l'antenna gira voce che l'ultima autorizzazione sia passata per questa amministrazione.

      Elimina
  3. Franchellucci l'ordinanza del 2 dicembre dopo un mese e 3 giorni ancora non l'aveva pubblicata.

    RispondiElimina
  4. sono 10 giorni che si parla solo di erosione della costa ........vogliamo parlare di erosione dei cervelli che arriveranno con i tumori derivanti dall antenna? Ma forse non interessa a nessuno se tra 10 anni ci sara il boom di leucemie.......

    RispondiElimina
  5. Ops......... lo sa ex Sindaco che la variante ancora deve andare in commissione? Se ne riparlerà con la nuova giunta regionale.

    RispondiElimina
  6. Cosa avete fatto quando è stato costruito il braccio del porticiolo del babaloo? E quando è stato allungato perché il canale si riempiva di sabbia e bisognava sempre dragare? Avete chiesto come confinanti di P.Potenza uno studio di eventuali danni? Avete chiesto alla regione uno studio prima di fare il progetto del ripascimento?

    RispondiElimina
  7. Ma come avra' fatto la Ubaldi a perdere le elezioni, essendo stata cosi' efficiente e competente per cosi' tanti anni?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Facendo in 10 anni 5 piani di spiaggia quando di norma un piano ha la durata di almeno 10 anni..............Mio caro a...mo delle 14:45 hai ragione, questo si, che si chiama efficienza e competenza. Quanti soldi avranno speso per tecnici, cause e ricorsi amministrativi????

      Elimina
  8. Ubaldi eri sparita stavamo tanto bene e invece niente sei tornata!che pippa!!

    RispondiElimina
  9. A casa ci resti chi a casa e'stato mandato dal corpo elettorale,non ci ammorbi piu' con le prediche ascoltate solo da giullari e lacche'

    RispondiElimina
  10. Dove sono stati spesi i 4.200.000 euro ?non è stata messa nessuna pietra a LIDO DELLE NAZIONI la UBALDI è in stato confusionale grave . Che senso ha pubblicare dichiarazioni false sia in questo blog che su cronache maceratesi?

    RispondiElimina
  11. Non sono ubaldiano ma non ho le fette di proswciutto negli occhi. Mi sembra che le notizie date siano corrette. Le ho verificate. Mi sembrano un patetiche le difese d'ufficio del sindaco e credo che anche un ex sindaco che tra l'altro è ancora consigliere comunale abbia tutto il diritto di parlare. Se così non fosse dovremmo davvero preoccuparci molto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. se per lei la difesa della costa a LIDO DELLE NAZIONE consiste nel mettere alcuni sacchi di sabbia forse non comprendo la parola DIFESA.

      Elimina
  12. I soldi per il dissesto idrogeologico, per la zona Lido delle Nazioni, è il risultato di un'idea geniale dell'ex Assessore regionale Carabs, che ha pensato bene di inserire la zona, vista la presenza di molte unità abitative. Altro che lavoro di squadra o altro.

    RispondiElimina
  13. La variante in regione neanche è stata messa o.d.g. e ancora deve fare 2 passaggi in commissione, eppure la Giorgi aveva assicurato che entro il 13 tutto era risolto

    RispondiElimina
  14. Mi pare che il problema dell'erosione della costa sia abbastanza vecchio e i primi disastrosi effetti si rivelarono nel 1960 con la distruzione del lungomare di Porto Recanati in una notte per una mareggiata da levante, se non ricordo male.
    I primi interventi,certamente di natura urgente perchè erano minacciate le abitazioni della prima fila sul lungomare, è risultato efficace.
    Anche i successivi ripascimenti delle scogliere si possono considerare interventi necessari per il mantenimento delle difese dell'abitato cittadino.
    Purtroppo la scellerata politica di consentire vere e proprie costruzioni al posto di balneari amovibili ha complicato il problema a nord ed a sud delle scogliere.
    Ed infatti l'erosione ha ingoiato centinaia di metri di spiaggia, abitazioni come l'ex casello ferroviario e si mette di buona lena per i balneari rimasti.
    Che questi balneari costituiscano un fenomeno di amplificazione dell'erosione è evidente anche ai bambini, basta veder la linea della battigia come è conformata e come avanza a ridosso di queste opere.
    Le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno sempre fatto una cura sintomatica e, per certi versi anche risibile, come quella di portare sabbia durante il periodo estivo.
    Rimane l'ultima spiaggia ( mi si perdoni il gioco di parole!): vuotare il mare con i secchi.

    RispondiElimina
  15. Devo costatare che ci sono parecchi eruditi che scrivono, purtroppo nascosti dall'anonimato, che non credo di averli visti mai in nessuno degli incontri fatti in relazione al problema della difesa della costa, dato che tra i presenti a dette riunioni ci sono stati sempre e solo gli operatori balneari. Invito chiunque abbia voglia di sapere come stanno le cose, di invitarmi a proprio piacimento.......

    RispondiElimina