Ma toglieteci una curiosità. Qualcuno sa dirci quale sia compiutamente l'uso della Scuola Diaz che si trova lungo il Corso Matteotti? Il plesso, come noto, nella sua originaria funzione (quello di edificio scolastico, appunto) é stato abbandonato da diversi anni. Vi ci sono eseguiti dei lavori quando il nostro paese ha ospitato l'arrivo della tappa del giro d'Italia ed é stato trasformato in sala stampa. Più volte ci hanno detto che doveva trasferircisi la nostra biblioteca comunale, in un versione, si presume, più spaziosa ed efficiente.
Ad oggi però, si ha come l'impressione che tutto l'edificio sia scarsamente utilizzato. Sappiamo che ci si esercita una scuola musica (canto). Sappiamo che viene trasformato in sezioni elettorali allorché siamo chiamati al voto. Ma non ci risulta altro. E allora la domanda sorge spontanea: con la fame di spazi che da un pò tutte le parti si reclamano per le varie attività, possiamo permetterci di tenere un edificio del genere, in pieno centro, in queste condizioni di semi abbandono?
Ecco, ci piacerebbe che qualcuno dell'amministrazione ci fornisse un chiarimento. Raccontandoci, magari, quali potrebbero essere gli usi futuri di quell'edificio che, ricordiamolo, consta di moltissime stanze inutilizzate. Un bene pubblico del genere non può non essere adeguatamente sfruttato a favore della collettività. Il blog é a disposizione per chiarimenti. Chi può dirci qualcosa, si faccia avanti.
caro argano, immagina quante risposte intelligenti riceverai. io invece ti faccio una domanda: che vuol dire adeguatamente sfruttato a favore della collettività?
RispondiEliminaSignifica che se esiste un progetto da diversi anni, in base al quale la biblioteca comunale doveva essere trasferita in quel posto, non si capisce perchè non lo si è fatto.
RispondiEliminaSignifica che sappiamo per certo che varie forme di associazionismo portorecanatese necessitano di spazi per riunirsi e non li trovano.
Significa che quei locali potrebbero essere concessi a giovani che vogliono semplicemente fare musica in band.
Significa che se alcuni cittadini, volessero riunirsi a qualsiasi titolo, potrebbero farlo proprio in quell'edificio in spazi appositi destinati a ciò.
Dobbiamo andare avanti o hai capito?????
il problema degli spazi per la collettività è un problema che da anni denunciamo e che nessuno ha mai avuto la voglia o voluto trovare il tempo per discuterne.
RispondiEliminaIo che faccio parte del comitato di quartiere, ad esempio, non abbiamo delle sedi dove poterci incontrare o fare assemblee aperte. I partiti e le associzioni devono vedersi nei bar, nelle case private dei vari componenti, o, solo nel periodo invernale, nella sala biagetti. E' un problema che non si risolverà mai con questa amministrazione che della partecipazione non si è mai interessata e che anzi, ha sempre puntanto nel distruggerla (vedi quartieri).
Qualcuno cìè che la utilizza la struttura, non si sa ne perchè ne per come, c'è un'associazione che fa da consultorio familiare e per i ragazzi...... con tanto di vetrate decorate ecc ecc ma credo che sia solo il modo per dire: vedete, noi gli spazi li concediamo.... poi vengo a sapere che il presidente o il reponsabile "dell'associazione" e un certo Romano Vecchi...... Tutto si comenta da solo!!
L' associazione che occupa la stanza si chiama informaorientagiovani e insieme c'è un'altra associazione di cui non ricordo il nome. Ottima scelta dell amministrazione che ha fatto risparmiare alla collettività almeno 10000 euro di affitti e da' un servizio a chi ne ha bisogno. Informarsi prima di scrivere sarebbe cosa buona e giusta. Amen
Eliminainfatti sono felice che delle associazioni inizino ad entrare nel centro della vita portorecanatese, ma la domanda rimane ugualmente, a che titolo e con quale bando si sono insiediati?? Perchè se esiste già l'informagiovani nella via della chiesa dei salesiani in Via Emilio Gardini 8, con l'assistenza anche di psicologi, non bastava quello di ufficio?
EliminaI quartieri perchè non pssono avere una stanza all'interno della scuola invece di essere "confinati" nella saletta di ingresso lato sud della scuola priva di riscaldamenti e con finestre che neanche si aprono?!?!?
Caro Fiaschetti, prima di parlare e di sparare a zero contro tutto, rifletti su quello che uno dice.
Mio Dio! Qualcuno dica a De Chellis che l informaorientagiovani si è trasferito all interno della scuola Diaz. Qualcuno gli suggerisca di informarsi prima di scrivere "baggianate".
Eliminafortuna tu fiaschetti che ci illumini, se no eravamo nei guai tutti!!!!!
Eliminadio ce ne scampi!!!!
Credo che il risparmio sull'affitto dell'Informagiovani sia un fatto positivo. Se non ricordo male è stato proprio lei, Sig. Fiaschetti, durante un consiglio comunale ad auspicare che l'associazione fosse trasferita nei locali comunali. Sarebbe ugualmente importante però, che venisse data maggiore visibilità ai servizi e alle iniziative offerte (ce ne sono?) dall'Informagiovani. Il sito oltretutto, il più delle volte ha problemi.
Elimina!!!!!! Questi punti mi ricordano un sig di nome Bruno ahahahahahahah
EliminaGrazie Emanuela per aver ricordato questa cosa che compredeva un trasferimento delle varie associazioni all interno della Diaz.
Non ho capito ma non fa niente. Tolta la biblioteca, su cui concordo, avete citato solo soggetti privati e se non vi fermavate lì dentro alla Diaz avreste fatto entrare tutto il paese, come infatti avete iniziato a fare aprendo le porte a quei cittadini che per un motivo o per un altro volessero riunirsi. Suppongo che il discorso valga anche per i rom e per i clandestini, se non siete beceri razzisti. Seguito a non capire, ma forse ci sarebbero cose più utili e redditizie da fare. Adesso, ve ne prego, non venite fuori con la battuta delle palazzine e della cementificazione selvaggia perchè credo siate ad un livello superiore rispetto ai tantissimi anonimi che gonfiano il petto ogni volta che possono gridare morte al palazzinaro.
RispondiEliminaCi dispiace che tu non capisca ma in arte siamo delle frane. Altrimenti ti avremmo fatto un disegnino.....
EliminaForse qualcuno spera che diventi un centro sociale occupato.
RispondiEliminaparlando con una persona,mi ha detto per esempio che con poco,alcuni spazi della scuola diaz potrebbero ospitare anche un asilo nido comunale in centro. per una "citta"come la nostra e' una vergogna non averlo ancora!
RispondiEliminaCredo che la faziosità di alcuni commenti, non porti da nessuna parte. L'argano ha parlato della necessita' di concedere degli spazi alla collettività e alle associazioni e alcuni commentatori estremizzano parlando di occupazione da parte dei centri sociali e rom. Oppure si obbietta che ci sono cose più importanti di cui parlare come se l'associazionismo non rivestisse un grande importanza. Se non riusciamo a far fronte a tanti disagi e problemi in questo momento terribile di crisi e' proprio perché e' venuta meno la solidarietà e la conoscenza tra le persone. Ci sono a Portorecanati associazioni culturali che devono fare salti mortali per trovare le sedi necessarie per espletare la loro attività, la banda cittadina e' costretta a fare le prove ammassandosi in una stanza di dimensioni ridotte, i partiti e movimenti non hanno molti luoghi dove incontrarsi. con la cittadinanza Sinceramente non so se il Movimento 5 stelle ha volutamente organizzato un meet up in un locale privato o se ne e' stato costretto. Lo spostamento poi della biblioteca comunale e' quasi vitale visto che, allo stato attuale, non e' affatto sfruttata e sicuramente non all'altezza di quella che si e' da poco fregiata del titolo di città. Avete mai provato a consultare o leggere un libro mentre nella sala adiacente ci sono le lezioni dell' Uniporto o convegni vari?
RispondiEliminaSiamo dunque al mito dell'associazionismo. Chè è un fatto privato, si ricordi, e il più delle volte una perdita di tempo e di denaro. Chi si associa deve avere forza ed autonomia altrimenti rinunci a farlo. Ci mancherebbe altro che le istituzioni pubbliche debbano farsi carico anche di questo problema. Il Centro studi portorecanatesi, ad esempio, fa da sè e lo fa bene, mentre quelli che vanno a piangere in comune perchè vogliono essere aiutati sono quasi sempre velleitari e molto spesso perditempo. Emanuela, tieniti lontana dal concetto di collettività e diffida dell'associazionismo se non vuoi patire cocenti delusioni. So che questi argomenti sono politically correct, che è però roba per conformisti. .
EliminaNe sentivamo davvero bisogno della morale del radical chic (anonimo delle 10.15)?
EliminaAnonimo delle 10:15 nessuno ha detto che le istituzioni pubbliche debbano farsi carico delle associazioni. All'amministrazione si chiedeva di rendere disponibili dei locali di sua proprietà. L'amministrazione, molto spesso, usufruisce dei benefici delle attività associazionistiche che svolgono quelle attività di aggregazione sociale (vedi ad esempio Anni D'argento), che essa stessa non può garantire. Non parliamo poi delle associazioni culturali che cercano di cancellare un po' di "aridità" e imbarbarimento. Come potrei tenermi lontana dal concetto di collettività? Noi viviamo nella collettività, siamo parte integrante della collettività. Lei vive in un eremo?
EliminaMorale? Ti sbagli di grosso, amico delle 11.18, perchè per me la morale è roba da ladri di coscienze. Tu a quale classe appartieni? Sei un intellettuale? Peggio! dicono a Villa Musone: ladri di coscienze e assassini di idee. .
RispondiEliminaSe lo dicono a Villa Musone ne farò tesoro. Grazie per le perle che ci regali.
EliminaLei, cara Emanuela, ha un solo dovere nella vita: pensare a se stessa e alla sua famiglia. Il resto conta soltanto se è utile a noi stessi ed è somma ipocrisia parlare di collettività, umanità, solidarietà e altre simili amenità. Gli altri, facendoci abbracciare questi miti, ci fanno fare ciò che vogliono. Le associazioni servono unicamente agli associati, non alla cosiddetta collettività. Se anno forza possono automantenersi, se sono pochi non avranno molte spese nè locali ampi da recriminare. Se poi sono importanti il pubblico le segue e le remunera, ma se sono meri passatempi è giusto che si mantengano con le proprie risorse. Gli Anni d'Argento vengono finanziati dal comune e non costano poco. L'assistenzialismo, creda a me che non ho nessun interesse da difendere, è il cancro di questa società. Questa, vuol dire italiana.
RispondiEliminaIo non vivo nel mito del "Superuomo",anacronistico e irrealistico. Io ho il dovere di pensare alla mia famiglia ma allo stesso tempo non posso vivere isolata e ignorare associazioni che reputo interessanti. Lei considera l'associazionismo come sinonimo automatico di assistenzialismo, "sputando" così su quelli che seriamente intendono fare qualcosa. Poi è ovvio, ci saranno pure associazioni create solo per accaparrarsi fondi e che effettivamente non fanno niente. Ognuno di noi (e anche l'Amministrazione comunale) credo sia in grado di fare le proprie valutazioni. Non credo sia questo il contesto in cui approfondire discorsi sull'assistenzialismo come cancro della società italiana visto che il post parlava della possibilità di utilizzare in modo intelligente di una proprietà comunale semi abbandonata.
EliminaForse lei dovrebbe iscriversi a qualche associazione che aiuti il suo italiano, "anno" lo scrivevo quando avevo 5 anni. Qua si parla di concedere gli spazi della Diaz che non sono stati utilizzati, nessuno ha parlato di soldi per mantenere le associazioni.
EliminaRispondo a de Chellis solo sugli spazi per il Quartiere. Non so se mi hanno riferito bene, ma mi dicono, in tanti, che tu al Cmitato di quartiere, dopo l'elezione, non partecipi mai. Io posso dire che non hai mosso una sedia in occasione delle feste che abbiamo organizzato. e anche quella è partecipazione alla vita di quartiere. Oppure dovevi utilizzare la sede per le riunioni del SEL? PS io non voto qui ma abito qui
RispondiEliminaDe Chellis ennesima figuraccia?
Eliminacaro anonimo e caro fiaschetti, evidentemente è stata informata male, perché nel caso della festa di quartiere ho fatto il possibile per essere presente e dare una mano a chi ha lavorato per la riuscita della festa. Come ben saprà ho due figli e mia moglie in cinta, come ben immagina di tempo ne ho poco, che dice? E visto che parla in prima persona sarà uno dei tanti che hanno organizzato la festa, e che evidentemente ha anche mangiato con la sindaca e con la presidente del quartiere, e con altri che hanno organizzato l'evento, lei c'era....Peccato non essere stato invitato a quella cena(che avrei di sicuro rifiutato), ma come vicepresidente del comitato di Quartiere era doveroso che fossi chiamato alla cena di fine festa. Pazienza, ma come lei saprà non amo molto la vita mondana di cene e rinfreschi con persone che nulla hanno a che fare con me e con la mia persona.
EliminaPer quanto riguarda le riunioni di Sel (credo che servirebbero delle sedi per i partiti attivi che esistono a porto recanati) le facciamo nelle nostre case, private, noi purtroppo non abbiamo i soldi per aprire una sede, come ha qualcun altro...... Caro fiaschetti, finiscila, che le figuracce le stai facendo tu. e parecchie....
Infatti ah ah ah ah
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