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giovedì 3 maggio 2012

L'INTEGRAZIONE POSSIBILE

Anche se stenterete a crederlo, il nuovo manifesto leghista (quello per capirci generato in seguito ai recenti scandali) al suo punto 16, recita quanto sotto riportato:

"Le dichiarazioni xenofobe, i richiami a una chiusura localista, l’invocazione di un tradizionalismo di facciata hanno nuociuto alla causa e alla crescita della Lega. I Popoli che hanno conosciuto l’emigrazione, sanno coniugare l’accoglienza col necessario rigore per il rispetto delle regole. L’autonomia locale intesa come autarchia è anacronistica, mentre concepita quale valore dischiude all’apertura internazionale, come insegna la gloriosa storia veneta! Quanto alla tradizione, essa non va confusa col tradizionalismo."

Siamo veramente lieti di estendervi il seguente articolo, uscito domenica scorsa sul Corriere Adriatico:

UN PROGETTO PER FAVORIRE L'INTEGRAZIONE

di Aurelio Bufalari


Porto Recanati

L’Unione europea e il Ministero degli Interni italiano hanno finanziato un vasto progetto, Villaggio Mondo, mirante a facilitare il delicato processo di integrazione degli immigrati non comunitari.
Con il suo 23% di residenti stranieri, il suo 43% di bambini immigrati iscritti alla scuola materna e le sue circa 70 etnie, Porto Recanati è già un villaggio mondo, tal che si è deciso di eleggerla a Comune capofila di un progetto che coinvolge i servizi sociali del Comune e le varie realtà locali impegnate nel sociale, comprese naturalmente quelle di immigrati. Una delle iniziative più significative del progetto è la creazione di una “rete di famiglie accoglienti”, finalizzata a sperimentare percorsi innovativi di accompagnamento e sostegno di minori immigrati e delle loro famiglie. L’associazione Tabor, in collaborazione con l’istituto comprensivo Medi, con l'Oratorio Salesiano e con le associazioni radicate nel territorio, ha avviato fin dal mese di gennaio 2012 i primi contatti per il coinvolgimento di famiglie sensibili, a cui sono state proposte tipologie di intervento a favore di minori immigrati in situazione di disagio, personalizzate a seconda delle esigenze dei minori da accogliere e delle rispettive famiglie.
Al progetto hanno aderito oltre 40 famiglie portorecanatesi, che hanno potuto beneficiare di un corso formativo preliminare sui temi dell’inclusione sociale, dell’interculturalità e metodologie d’intervento con l'obiettivo di creare una base sociale positiva che funga anche da modello ad altri. La rete di “famiglie-accoglienti” è composta da persone disponibili e motivate, ognuna delle quali ha incontrato l’èquipe degli operatori per un ulteriore momento formativo e di approfondimento. Ciascuna “famiglia-accogliente” è stata abbinata ad una famiglia straniera residente a Porto Recanati. Le “famiglie accolte” sono già state “intervistate” dagli operatori addetti circa i loro timori e le loro speranze, ognuna avendo avuto da portare esperienze di vita concrete. Intanto, una prima integrazione è maturata tra famiglie accoglienti e famiglie accolte, e ciò servirà da base ad ulteriore perfezionamento, e se possibile ampliamento, degli interventi previsti. Nei giorni scorsi, presso l’oratorio salesiano, è stato organizzato un incontro plenario tra tutti i partecipanti al progetto. Non ci voleva niente di più per attestare l’importanza di Porto Recanati in fatto di immigrazione (2.700 residenti stranieri circa, su una popolazione totale di 12.300 abitanti), la disponibilità e l’apertura mentale dei suoi cittadini e di tante sue famiglie.

Grazie a statoquotidiano.it

5 commenti:

  1. Peccato che tutti si siano dimenticati di ringraziare il sottoscritto per aver trovato e portato questo bando in comune quando ero ancora addetto alle politiche giovanili. Ma si sa, adesso che i soldi sono stati presi chi se ne frega.....
    Attilio Fiaschetti

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    1. Scusa Attilio, come persona ti rispetto molto ma volevo chiederti se ti sei mai fatto vedere agli incontri di questo progetto???? Ciao Giovanni

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  2. Per prima cosa mi piacerebbe parlarti di persona onde evitare facile polemiche che io e sicuramente nemmeno tu vuoi. ti lascio la mia email fiaschettia@yahoo.it chiamare chi ha portato la possibilità di accedere a questi fondi e dirgli :abbiamo iniziato anche grazie al tuo piccolissimo lavoro, non mi sembra una cosa fuori dal mondo.Ma non chi l'ha sviluppato o gli operatori etc, ma altre persone. Ciao Attilio

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  3. Non bastano le generiche informazioni di cronaca per una seria trasparenza. Sarebbe interessante avere i numeri di tale iniziativa, l'importo dei fondi, l'utilizzo degli stessi e un chiaro resoconto dell'iniziativa. Si parla di centinaia di migliaia di euro? Progetto proposto da associazioni esterne?
    Giusi

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  4. è difficile avere questi dati perchè l'amministrazione non li vuole dare,,,,specialmente quando ci sono soldi.si preferisce le associazioni esterne cara giusi per tanti motivi che non si possono elencare ma che molti sanno.

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