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mercoledì 29 giugno 2011

DIARIO DI GERMANIA PARTE 6 (ULTIMA): UMANE FOLLIE

In questo viaggio in Germania vi abbiamo raccontato una realtà diversa da quella di Porto Recanati. Vi abbiamo raccontato di piste ciclabili, di verde, di rispetto dell'ambiente, di un altro mondo possibile.
Ma, paradossalmente, proprio questa zona della Germania del sud, così ecologicamente sviluppata e compatibile, vive un incubo.

Perché dall'altra sponda del Reno, in Alsazia, Francia, a due passi dai luoghi dove abbiamo soggiornato e ammirato queste meravigliose realtà, sorge una centrale nucleare di vecchia generazione, che ha già putroppo dato, nel recente passato, qualche preoccupante segnale di malfunzionamento.

La centrale nucleare di Fessenheim (Alsazia - Francia)
A testimonianza dunque, che se si perservera con certi atteggiamenti e certe folli  politiche, il tentativo di cambiare il mondo che a Friburgo e in tutto il Baden-Württemberg stanno compiendo, viene drasticamente ridimensionato dalla pazzia umana, che, sotto la bandiera francese, minaccia luoghi e popolazioni di questi splendidi territori.

Fessenheim, il luogo dove questa centrale sorge e opera da parecchi decenni, si trova a soli 27 km da dove abbiamo soggiornato. Questo implica, ovviamente, che in caso di grave incidente nucleare, tutta questa meravigliosa zona della Germania dovrebbe al più presto essere evacuata buttando letteralmente al vento il lavoro di uomini saggi e lungimiranti.

I tedeschi di questa regione si stanno mobilitando per protestare contro il governo francese. E se chiedeste a uno qualsiasi degli abitanti di questa zona, così come a milioni di altri cittadini di Germania provenienti da altri Laender, vi sentirete rispondere: "Atomkraft? Nein danke" (Energia nucleare? No, grazie).

E noi che scriviamo ci sentiamo molto (ma molto) vicini a loro...

Grazie al genio di Mauro Biani

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