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lunedì 8 ottobre 2012

CAMILLETTI CI RIPENSA

Riceviamo e pubblichiamo da Marino Camilletti, coordinatore della Protezione Civile di Porto Recanati:

lunedì 24 settembre 2012

LE DIMISSIONI MISTERIOSE

Succedono cose strane a Palazzo Volpini. Succedono cose altrettanto strane sulla stampa locale. Proviamo a riepilogare i fatti:
Marino Camilletti, coordinatore della locale Protezione Civile, in data 31 agosto 2012 invia una lettera al nostro sindaco dai toni piuttosto duri, nella quale comunica le sue dimissioni. Le motivazioni constano essenzialmente sul fatto che l'organizzazione che dirige, a Porto Recanati, è di fatto sminuita dal comportamento dell'assessore competente, Carlo Sirocchi (Pdl). Che a suo dire è reo di comunicare le varie esigenze con tempismi inappropriati, svilendo il lavoro dei volontari che appartengono al gruppo.

lunedì 20 febbraio 2012

RISPONDE LA NEW SOCIAL GROUP


Oggi ci scrive il presidente dell'associazione New Social Group, Pasquale Telera:

In base alla risposta del sindaco, desidero comunicare alcune precisazioni.
Intanto l'avvenuta iscrizione dell'associazione New Social Group al Comune di Porto Recanati non è stata comunicata l'estate scorsa come ha dichiarato il sindaco, ma con una comunicazione ufficiale, protocollata il 5 agosto 2010 con n. di protocollo 15354, intestata al sindaco e all'allora assessore Leonardi.
In seguito, è vero che il sottoscritto ha avuto più di un colloquio col sindaco dove è stata data la propria disponibilità in caso di necessità, su una sua richiesta, ma solo su compiti inerenti all'attività di protezione civile. Il piano messo in atto dall'Amministrazione comunale non si contesta, ma verrà spiegato in seguito, se ci sarà possibilità. Il sottoscritto non solo ha comunicato la disponibilità della propria associazione al sindaco, ma personalmente ha chiamato l'assessore Sirocchi per ribadire che mettevo a disposizione uomini e mezzi.
Tali mezzi, che il sindaco contesta, sono stati messi a disposizione da un nostro aderente (camion, gru, pala meccanica, ecc.ecc.) che fino a poco tempo fa era iscritto al gruppo comunale.
Per quando riguarda il lampeggiante cosidetto "abusivo", bisogna dire alcune cose: è stato usato una sola volta a Porto Recanati, su autorizzazione di un referente regionale del Dipartimento di Protezione civile in occasione dell'intervento sull'albero abbattuto in via della Repubblica.
Tutto documentato.
Seconda osservazione: credo che il Sindaco debba visionare la circolare del 25/01/2010 del Dipartimento di Protezione Civile prima di fare certe affermazioni.
Si è parlato anche di volontari allontanati o di altri andati via spontaneamente; se almeno un paio di anni addietro il gruppo era composto da almeno una cinquantina di volontari, oggi sono quasi una decina, qualcuno dovrà pur chiedersi il perché.
Magari potremmo chiederlo direttamente a loro.
Vede, sig. sindaco, abbiamo operato in tante zone del Maceratese e dell'Anconetano e se mi chiede di mostrarle le schede tecniche firmate da sindaci, assessori, comando forestale, comando dei Vigili del fuoco di Civitanova e altri, per me non ci sono problemi, ma il punto è un altro: mi avrebbe fatto piacere dare una mano ai cittadini portorecanatesi e, cavilli burocratici e cavolate varie a parte, sarebbero bastati un po' di buon senso e una chiamata. 
Le ragioni, però, sono altre.
In tutta questa storia, chi ci rimette sempre sono i cittadini, mentre io darò sempre la mia disponibilità in questo settore.


Il presidente della New Social Group
Pasquale Telera


Grazie a forli24ore.it

venerdì 17 febbraio 2012

A PROPOSITO DI PROTEZIONE CIVILE

Mai avremmo pensato che il mancato intevento sul nostro territorio della New Social Group avrebbe potuto scatenare un simile interesse e una mole impressionante di commenti quali quelli che ci sono pervenuti. Ne abbiamo pubblicati moltissimi, ne abbiamo cestinati altri anonimi (che comunque abbiamo individuato e conosciamo benissimo), che avanzavano teorie un po' bizzarre e lesive della reputazione altrui. Ma rimane il fatto che la notizia, nel nostro blog, è stata molto seguita.

Allora abbiamo pensato che forse è il caso di approfondire la problematica.

Perché in questo nostro paese operano due gruppi separati di Protezione Civile? Perché il dipartimento locale "ufficiale" ha un proprio sito internet che non aggiorna praticamente dalle ultime elezioni e che non riporta neppure il Piano Comunale aggiornato e approvato in Consiglio Comunale? Perché a Porto Recanati abbiamo questa sfrenata tendenza a dividerci in fazioni anche quando si parla di attività no-profit con importanti funzioni di assistenza alla cittadinanza?

Sono interrogativi a cui ci piacerebbe dare una risposta. Mettiamo dunque a disposizione il nostro blog a chi ne sa di più. A chi, militando o avendo militato in queste organizzazioni, può charirci le idee dicendo la sua. Siamo fermamente convinti che la politica, fin troppo invadente nelle italiche abitudini, debba avere l'intelligenza di poter gestire certe organizzazioni senza disperdere proficue risorse di umoni e mezzi, come sembra accaduto a Porto Recanati.

Ma dai commenti pervenuti al post precedente e dalle varie reazioni che abbiamo percepito, non ci sembra purtroppo che sia  così.


Grazie a : "il giornale della protezione civile"

giovedì 16 febbraio 2012

PROTEZIONE CIVILE: LA RISPOSTA DEL SINDACO

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del sindaco sulla questione del gruppo di Protezione civile:

Gentile Direzione,
 
mi è stato fatto notare che si è aperta una discussione su un gruppo iscritto negli elenchi della Protezione Civile Regionale.
 
Ho letto la mail inviata dal Social Group il 31 gennaio e non ho risposto per due motivi; il primo è che non ho avuto il tempo per farlo nell'immediatezza e men che meno nei giorni successivi. Il secondo è che avevo già espresso al sig. Telera durante l'estate - quando mi ha comunicato l'avvenuta iscrizione - che lo avrei comunicato nel caso che ne avessi avuto bisogno. Se avessi risposto questo sarebbe stato  il contenuto della risposta.

A Porto Recanati opera il Gruppo di Protezione Civile Comunale ed è ovvio che quello e solo quello è istituzionalmente preposto in prima battuta ad operare sul territorio. Ricordo a chi non lo sa che nelle emergenze la responsabilità (in tutti i sensi) è affidata al Sindaco.

Nella previsione degli eventi annunciati il sindaco, insieme all'assessore alla Protezione Civile,  ha convocato il responsabile tecnico del Comune, il Coordinatore del Gruppo di P.C.Comunale ed il Comandante della Polizia Municipale allo scopo di programmare tutti gli interventi necessari a garantire il migliore superamento dell'emergenza. A ciascuno sono stati assegnati i rispettivi settori di competenza.

Riteniamo di aver bene assolto, per quanto nelle nostre possibilità, le esigenze del nostro territorio in questa eccezionale situazione.

Ed a nome della città ho ritenuto di ringraziare ciascuno di loro per l'impegno, l'abnegazione e la disponibilità dimostrata, ben sapendo che c'è ancora molto da fare.

Il Gruppo Comunale di Protezione Civile, coordinato da Marino Camilletti, ha benissimo operato, suddividendo al suo interno i turni delle squadre per sopralluoghi ed interventi e squadre in sede per rispondere alle chiamate e provvedere alle esigenze degli esterni. Il  personale del Comune, splendidamente coordinato dal geom. Daniele Re,  ha svolto il proprio compito senza sbavature. I Vigili Urbani hanno provveduto a quanto di loro competenza. Nessun intervento si è accavallato.  Il Sindaco o direttamente o tramite il proprio Assessore Sirocchi è stato costantemente e continuativamente tenuto al corrente dell'evolversi della situazione o delle situazioni intervenendo sotto il profilo organizzativo sia in loco che presso le istituzioni sovracomunali.

Queste sono le regole. Chiunque operi nelle occasioni di emergenza deve svolgere un lavoro in modo coordinato ed il coordinamento può essere solo in capo ad una persona, altrimenti sarebbe l'anarchia. A nessuno nelle emergenze è possibile agire in autonomia. Non è una norma del Sindaco Ubaldi ma è quanto prevede la normativa in merito. Ciò non toglie che a carattere personale ciascun cittadino possa, e anzi debba, dare il proprio contributo quando si accorge che qualcuno è in difficoltà, magari avvertendo subito dopo gli organi comunali o le forze dell'ordine di quanto sta accadendo, cosa che ovviamente non è accaduta.  Questo è semplice senso civico al quale niente deve essere aggiunto.

Non ho chiamato ad operare il Social Group e quindi questo non era autorizzato ad operare in nome della Protezione Civile a Porto Recanati.  Così come nessuno è autorizzato a porre un lampeggiante su un'auto privata. E' la legge e non una interpretazione di essa.

I componenti del Social Group (o almeno alcuni di essi che conosco personalmente) facevano parte del gruppo di Protezione Civile Comunale;  alcuni di loro ne sono stati allontanati ed altri se ne sono andati spontaneamente.  Su di essi non ho intenzione di aggiungere altro. Sono lieta che siano stati utili altrove.  Non entro nel merito delle appartenenze partitiche perché l'ipotesi non ha alcun fondamento e il fatto non merita alcuna attenzione. Non mi risultava che avessero mezzi da mettere a disposizione gratuitamente ma se così fosse (lo verificherò presso i Comuni nei quali hanno operato) posso dire che questi non mi sono stati mai offerti, neanche quando gli stessi membri erano nel Gruppo istituzionale.

Cordialmente
Rosalba Ubaldi - Sindaco di Porto Recanati

grazie a www.araldicacivica.it

martedì 14 febbraio 2012

PROTEZIONI CIVILI "SCOMUNICATE"

Non serve sottolineare quanto sia necessario l'aiuto di tutti per far fronte a un'emergenza meteo con abbondanti nevicate e ghiaccio come quella che abbiamo vissuto nella nostra cittadina. Ci ha pertanto negativamente  sorpreso quanto siamo venuti a sapere in relazione al fatto che a un nostro gruppo di volontari concittadini, la New Social Group, regolarmente iscritto e affiliato al Dipartimento della  Protezione Civile regionale, non sia stata data la possibilità di operare nel nostro territorio.

Ma veniamo ai fatti: la New Social Group è diretta da Pasquale Telera e potremmo definirla una "costola" del gruppo di Protezione Civile Comunale operante in questi giorni nel territorio marchigiano per fronteggiare l'emergenza maltempo. Il responsabile del gruppo, in data 31 gennaio, offriva la disponibilità a operare nel nostro comune per far fronte alle nevicate che si sono poi regolarmente verificate. 

Ecco la mail:

La mail di cui sopra non avrebbe mai ricevuto risposta da parte della nostra Amministrazione comunale, in una sorta di silenzio/dissenso, oseremmo dire. Alcuni interessati ci hanno riferito infatti che il sindaco, essendo venuta a sapere di un intervento urgente che il gruppo ha effettuato in passato, in seguito al crollo di un albero in una via della nostra città, avrebbe diffidato il presidente di tale associazione dal continuare a operare nel territorio cittadino. Stiamo parlando di un'associazione no-profit, di volontari, che si era messa a disposizione della cittadinanza con uomini e mezzi per fronteggiare l'emergenza e alla quale è stato impedito di operare.

La New Social Group non si è persa d'animo. E ha prestato la propria opera nei Comuni limitrofi; precisamente a Offagna e a Recanati.  Ecco cosa abbiamo trovato su "vivereosimo":


Come vedete, il sindaco di Offagna, al contrario del nostro, è stato ben lieto di avvalersi dei servigi del nostro gruppo di Protezione Civile, che ha provveduto a ringraziare a mezzo stampa per il grande lavoro svolto. 

Tutta la vicenda ci sembra di una gravità inaudita. E il nostro sindaco deve fornire spiegazioni alla cittadinanza. Nelle emergenze bisogna avere l'intelligenza di mettere eventuali dissapori o antipatie da parte. Perché in ballo c'è la sicurezza della nostra cittadina e dei suoi abitanti. E rifiutare, in questo contesto, l'aiuto di un gruppo di volontari specializzato e munito di mezzi idonei, ci sembra decisamente folle.

(Sotto: foto della New Social Group in azione a Offagna e a Recanati )




martedì 20 settembre 2011

MAGAZZINANDO...

Ogni Comune necessita di magazzini per lo stoccaggio di veicoli, mezzi  e macchinari ecc...
Non disponendo di locali propri, il Comune di Porto Recanati paga un canone a un privato per l'affitto di un capannone sito nella Zona Industriale di Santa Maria in Potenza.
Questo:


Eppure, a pochi metri di distanza dal manufatto in discussione, il Comune possiederebbe un capannone nuovo, strutturalmente completato, che versa in condizioni di totale abbandono;
questo:


Probabilmente il capannone non è ancora agibile (anche se la cosa costituirebbe un colossale paradosso, visto che lo stabile è individuato nel piano di protezione civile come luogo in cui andrebbero stoccate le opere d'arte della civica pinacoteca in caso di calamità?!?!); probabilmente non sono ancora completati gli impianti, gli interni o gli arredi ma, se così fosse, perché mai il Comune non disdetta il contratto di locazione col privato e utilizza quei soldi per completare e rendere utilizzabili locali di sua proprietà?
Vediamo se qualcuno sa darci una risposta!

sabato 7 maggio 2011

SE LA PROTEZIONE... NON PROTEGGE

Apprendiamo dalle colonne del Resto del Carlino di una situazione molto critica per la nostra Protezione Civile. Mancano fondi e si fermano i mezzi.


Il sindaco Rosalba Ubaldi e l'assessore alla Sicurezza Elena Leonardi con delega alla Protezione Civile, promettono però fondi.

Vedremo come andrà a finire....