CHI TACE ACCONSENTE

I circa trecento lettori dell'Argano che nei giorni scorsi hanno letto il post che abbiamo scritto sotto forma di lettera aperta al coordinatore locale del partito democratico, magari, si sarebbero aspettati una risposta ufficiale dal direttivo dello stesso, o da un suo portavoce.

Invece abbiamo assistito al silenzio totale sulla tematica proposta. Questo ci induce a pensare che abbiamo colpito nel segno e che ormai i giochi sono praticamente fatti. Il Pd dunque, continuerà a fare finta opposizione all'attuale giunta (cosa che gli riesce benissimo), per poi sposare il progetto connesso al "Modello Marche", ovvero all'alleanza con l'Udc del nostro primo cittadino Rosalba Ubaldi. Del resto, per capire quanto tutto ciò sia verosimile, basta analizzare la bacheca del Partito Democratico lungo il corso: sempre piena di articoli dell'Unità contro Dell'Utri o qualche altro notabile pidiellino. L'ultimo comunicato ufficiale contro l'operato della "futura sposa" Rosalba è stato scritto, forse, un paio d'anni fa... Ed era di una durezza tale che, ad analizzarlo bene, non si capiva se si criticava o si elogiava il comportamento del sindaco.

La tattica, pertanto, è abbastanza chiara: fare opposizione attaccando unicamente i futuri oppositori. Ovvero gli assessori di area Pdl: i Sirocchi, i Pagano o le Leonardi. Mai spendere una parola contro il sindaco: in quel caso arriverebbero le telefonate dai piani alti...

Se questi politici locali del partito che una volta fu di Berlinguer (che nella sua tomba si rivolta nei giorni pari e nei giorni dispari) pensano ancora che i portorecanatesi siano così sprovveduti da non aver capito questi giochetti, sono però decisamente fuori strada. Perché pensiamo che a Porto Recanati ci sia ancora uno zoccolo duro che non riuscirà mai a digerire queste manovrine e non mancherà di esprimere il proprio dissenso quando sarà chiamato alle urne.

Noi saremo vigili. E non ci perderemo certo il giorno in cui, chissà, il nostro sindaco Rosalba Ubaldi, ora capo di una coalizione di centrodestra, varcherà la soglia della famosa "Casa del popolo" (la sede del Pd di Porto Recanati). Quella, per capirci, costruita più o meno mezzo secolo fa da quei comunistacci pieni di ideali che oggi sono sì settantenni con i capelli bianchi, ma certo non hanno perso la memoria.

E che magari, prima di un affronto di questo tipo, si stenderanno davanti all'ingresso, pur di non fare entrare chi incarna idee (di sicuro) e metodi (forse) che hanno sempre combattuto.

La "Casa del popolo"