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domenica 11 giugno 2017

RISPOSTA DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE ALL'ARGANO (E PICCOLA CONTRODEDUZIONE)

Ringrazio l'Amministrazione Comunale per la risposte cortesemente fornite al mio post di qualche giorno fa dal titolo "Affinché non paghi sempre Pantalone" (lo trovate qui).

Dopo la pubblicazione di quanto pervenutomi che segue qui sotto, mi permetto di controdedurre brevemente.


NOTA DELL'AMMINISTRAZIONE IN RISPOSTA ALL'ARTICOLO DELL'ARGANO


Per quanto riguarda la riscossione dei tributi l’amministrazione attua in maniera puntuale tutti quegli adempimenti che la legge impone in ordine al recupero e alla riscossione delle proprie entrate.
I tributi locali di norma vengono versati per autoliquidazione (es. IMU) o su apposita richiesta dell’ufficio (es. TARI, COSAP, PROVENTI DEI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE)
In caso di mancato pagamento alla richiesta si procede, sulla base di quanto contemplato dai relativi regolamenti comunali all’invio di solleciti di pagamento e successivamente all’emissione di avvisi di accertamento maggiorati di sanzioni ed interessi nelle misure previste dalla normativa vigente. E’ chiaro che l’avviso di accertamento di norma viene emesso negli anni successivi alla competenza del tributo e si può anche verificare che l’avviso di accertamento possa essere impugnato nelle competenti sedi legali e determinare un contenzioso che comporta sicuramente un allungamento nei tempi della riscossione, ma anche un aggravio in ordine alla misura degli interessi e della sanzioni.
Successivamente all’avviso di accertamento e in caso di reiterato mancato pagamento, si procede all’iscrizione a ruolo coattivo con il concessionario nazionale della riscossione Equitalia Spa (possibilità di rateizzazione anche fino a n.140 rate nel caso di partite di rilevante entità).
Esiste anche apposito Regolamento Comunale, approvato dal Consiglio, che consente di concedere rateizzazione fino a 36 mesi per cittadini che siano in condizioni di effettiva necessità e che per tale motivo non riescono a pagare l’importo intero di quanto dovuto ma possono affrontare il pagamento rateale. Anche in questo caso nessuna discrezionalità nè della Giunta nè degli Uffici che applicano puntualmente ed esclusivamente quanto previsto dal Regolamento.
I tempi della riscossione vengono altresì allungati quando si è costretti ad inserire i nostri crediti nei passivi fallimentari dovendo attendere la vendita da parte dei curatori fallimentari dei beni a garanzia dei crediti vantati.
Non c’è un Pantalone che paga anche per chi non paga perché ogni tributo è commisurato a quanto la persona possiede in termini di beni immobili (IMU) o a quanto deve pagare in ordine ai componenti del nucleo familiare e ai metri quadrati della superficie abitativa (TARI), o in ordine alla superficie sottratta all’uso pubblico (COSAP) o in ordine al servizio ricevuto (servizio a domanda individuale).
La velocità di riscossione delle entrate proprie del nostro Comune è pari all’82,49% come attestato dagli indici riportati a pag.143 della relazione della Giunta ed è superiore di circa 10 punti percentuali rispetto alla media nazionale, proprio a significare l’attenzione e il rigore che viene applicato al conseguimento delle proprie entrate.
A dimostrazione della liquidità delle casse comunali, e quindi della capacità di riscossione delle entrate, sta anche il fatto che l’Ente finora non ha mai fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria (anticipazioni di cassa), e ha dei tempi medi di pagamento pari a 29,41 giorni cioè anche al disotto dei 30 giorni previsti dalla normativa.
Tempi più difficili si prospettano per il futuro, a seguito della possibilità concessa ai contribuenti dei Comuni del cratere sismico di sospendere per ora fino al 2018 il pagamento di tutti i tributi, ivi compresi anche i tributi di case possedute in Comuni diversi da quello dove risiedono, e ciò nel nostro Comune può significare anche cifre importanti di tributi che in questo esercizio non entreranno nelle casse comunali. Fino ad oggi lo Stato non ha fatto conoscere nulla in ordine alle modalità di accertamento di tali entrate e in ordine al ristoro di tali ritardi nei pagamenti, che si ritengono comunque giusti per coloro che hanno subito una sciagura importante quale è quella del sisma, ma allo stesso tempo si ritiene ingiusto che tutto il peso di questa scelta venga scaricata sugli enti coinvolti senza fornire alcuna contropartita.
Ultima problematica, il taglio previsto dalla spending review
Il nostro Comune ha avuto un taglio significativo in base alla normativa della spending review di circa 500.000,00 a partire dal 2015: Questo taglio è commisurato all’esito della redazione del questionario sui fabbisogni standard. Questi, non hanno tenuto in alcuna considerazione che i nostri rapporti spesa per abitante residente, non possono che essere negativi, soprattutto in determinati servizi, poiché non viene attribuito alcun correttivo per tener conto che nella stagione estiva gli stessi vengono erogati a circa 35.000-40.000 abitanti e fino a 60.000 a fronte dei 12.500 circa residenti.


NOTA ARGANO

Voglio solo precisare che non ho mai detto, scritto o sostenuto che i cittadini puntuali nel pagare ogni tributo o tassa comunale siano vessati più di quanto previsto dalla legge. Per cui so perfettamente che le nostre imposte sono commisurate al nostro nucleo familiare e alle situazioni economico/fiscali soggettive.
Io ho sostenuto un altro concetto che trovo nella risposta della Amministrazione Comunale confermato nella sostanza.
Ovvero: nel momento in cui un cittadino diventa insolvente (con il suo debito trasmesso a ruolo coattivo o ammesso a rateizzazione per il suo recupero), il corrispettivo di quanto da lui dovuto e non realizzato nel pertinente esercizio finanziario, sarà coperto automaticamente, secondo i dettami di legge, dal Fondo Crediti di dubbia esigibilità. 
Conseguentemente, come avevo già provato a spiegare nel post in questione, sarà proprio il Fondo Crediti di dubbia esigibilità che coprirà e garantirà quei mancati introiti.
E quel Fondo Crediti si costituisce (anche) di somme  caratterizzate dalle imposte pagate in maniera puntuale e corretta dai cittadini pienamente solventi.
Ergo,  paghiamo 100. Ma una parte di quei 100 viene accantonata per coprire le insolvenze.
Se ne deduce che a 100 che paghiamo,  non corrisponde, di fatto,  100 di servizi garantiti.
Ma una percentuale minore. E questo si verifica con una ciclicità costante nel tempo.

Vorrei essere smentito su questo. Se ce ne sono le basi.

Prendo invece atto delle modalità di recupero dei crediti non realizzati e delle relative cifre fornite.

L'Argano



4 commenti:

  1. Sarebbe poi da aggiungere ... Cosa si sta facendo per le false resisdenze?

    Scommettiamo che ci sono alneno 1000 false prime case ?

    Quelle fanno tra 800000 e 1000000 di euro non incassati.

    Il cittadino porto racanate é vessato al massimo consentito dalla legge con il 10.6 di imu e la tari piu alta della provincia di mc.

    Iag fanno un po gli struzzi ... Mettono la testa sotto terra per non vedere la realtà!

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  2. Argano capisco, ma se la legge impone questa copertura, oltre ad avvalersi di equitalia per chi non paga.
    Che faccio mandò la ndrangheta a riscuotere?

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    1. Se fai questa osservazione significa che dei post hai capito poco. Anzi, proprio nulla.
      I

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    2. Anonimo delle 18:22 ti sta dicendo che i soldi per coprire chi non ha pagato, intanto li hai anticipati tu pagando le tasse, i servizi relativi ai tuoi versamenti, ti arriveranno solo se Equitalia recupera, diversamente tu paghi e chi non versa riceve il servizio.

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