C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Non è facile fare da contraltare al pensiero unico che prende forma e che viene strombazzato da certi organi di stampa. Alla fine ti senti solo. Un povero Don Chixotte che prova a dare, ogni vota, una versione diversa. Fino a divenire il folle che rema contro a tutto.
A me piace immaginare che quel folle provi a ragionare, a prospettare concetti da un lato diverso. A tentare di far nascere interrogativi che alla presa d'atto di ciò che una certa stampa produce, sono quasi proibiti. Perché si, quando ti mettono davanti ad una unica possibilità, magnificandola, "la folla urla un mantra", ma "l'evoluzione invevitabilmente inciampa"
Parlo dell'articolo che sopra vedete, a firma Luca Patrassi, vecchia conoscenza di questo blog. Articolo che oggi ha fatto e sta facendo il giro dei bar, dei barbieri, dei circoli, delle estetiste, dei parrucchieri di tutta la provincia. E sarà stato letto decine di migliaia di volte.
A Potenza Picena e Citanò dopo la lettura del Patrassi pensiero si stanno domandando:
"e che sò maddi li porturecanatesi che nun volene lo Burchio cun tutti quelli sordi?"
Perché così è. Perché la folla grida il mantra. Ed è telecomandata da una certa stampa.
Ma veniamo all'articolo.
Patrassi ci dedica un titolo che è tutto un programma:
"ECCO PERCHE' NON SI PUO' DIRE DI NO"
Otto equilibratissime parole che rendono praticamente inutili Consigli Comunali, discussioni in città (la nostra città, che non è quella di Patrassi), eventuali costituzione di Comitati per il NO e una qualsiasi voce di dissenso.
A Patrassi scoccerebbe.
Ma entriamo nell'articolo nudo e crudo.
Bella la timeline sulla foto della collina che ricorda come sono andate le cose fino ad ora.
Aprile 2014: la Ubaldi adotta la variante.
Novembre 2014: il sindaco Montali la revoca.
Marzo 2017 Mozzicafreddo la reitera.
Ehi, ma Patrassi non si sarà mica dimenticato un passaggio della vicenda?
Quisquiglie direte voi, non ricordare una sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato la variante del Burchio illegittima. Era l'Aprile del 2016. Ma a Patrassi non l'hanno riferito.
L'articolo debutta con un: "finalmente la Montali si è tolta dalle balle" ora possiamo procedere.
Prosegue enfatizzando e magnificando il progetto: Hotel superlusso, piscina interna ed esterna, palestra, beauty farm, centro congressi e impianti sportivi. Più un parco pubblico. Per 60 (ripeto SESSANTA!!!!) milioni di euro di investimenti.
Poi Patrassi ci mette del suo. E sfancula mezzo paese e il Consiglio di Stato in una sola frase. Questa:
"La Coneroblu non si è persa d'animo di fronte ai danni prodotti da un sistema politico e burocratico che consente all'amministrazione di turno di mandare all'aria il deliberato del suo predecessore facendo perdere anni preziosi a un territorio che ha invece bisogno di riprendere la strada dello sviluppo"
Nessuno, lo ribadisco, ha riferito a Patrassi che la pietra tombale sul precedente progetto l'ha messa la magistratura. Che a lui sfastidia parecchio. E questo non lo nasconde di certo. Come nessuno ha riferito a Patrassi che se le elezioni del 2014 sono andate in un certo modo, un motivo dovrà pur esserci stato.
Dopodiché Patrassi si trasforma in un novello Pagnoncelli che ha sondato l'intera popolazione portorecanatese e ha deciso che:
"Porto Recanati stavolta è ben decisa a non farsi sfuggire un investimento che ha una serie infinita di vantaggi diretti e indiretti"
Vi piaccia o no, Patrassi ha telefonato ai 12 mila abitanti locali i quali gli hanno riferito che stavolta la città questa occasione non se la vuole proprio lasciare sfuggire. Ne prendiamo atto. Come dite? A voi non ha telefonato? Allora ha dato per scontato il vostro SI al Burchio. Non fate storie e vedete di non rompere.
Poi Patrassi ci svela di aver letto il "
business plan" della Coneroblu sul Burchio (e io che lo
chiedo da anni ancora non ho avuto la possibilità di vederlo!!! Non è giusto!!!)
"Il business plan della Coneroblu dice che nel resort andranno a lavorare 120 persone che si occuperanno della gestione"
Chissà se Patrassi sa anche dirci quando è previsto il Break Even Point... Lo scopriremo con i prossimi articoli.... Quelli che presumibilmente daranno un PIL locale in crescita dell'80% grazie al Burchio nel prossimo triennio, si presume.
Poteva poi mancare un richiamino al Porto? Non sia mai..... Il porto è il porto. Fa sempre breccia....
"..... i vertici della Coneroblu avevano già detto di essere disponibili a prendere in considerazione un loro intervento per la sistemazione dell'arenile e la realizzazione del tanto atteso porto"
Patrassi prosegue con un ottimismo che al confronto, quello Renziano, era filosofia spicciola di stile Leopardiano....:
"Lunedì prossimo Porto Recanati potrà ripartire pensando in positivo"
Perché lui è così. E' uno dei nostri. Ci tiene al nostro paese. Think positive. And don't look back.
Non devono avergli riferito insomma che nella campagna elettorale del 2014 le forze avverse al Burchio (che in quella campagna elettorale era stato argomento prioritario), portarono a casa 1500 voti in più di quelle che il Burchio lo volevano. Erano tutte persone cultrici di un pessimismo cosmico. Pensavano negativo. Tutti tristi ambientalisti con una visione diversa di paese. Da mettere al rogo, insomma.
Ma pazienza.
Non gli hanno riferito neppure che il nostro attuale sindaco ha creduto così fermamente nel progetto che nella scorsa e recentissima campagna elettorale ha evitato di parlarne manco fosse la peste. "Vade retro Burchio". E se mi ci fate una domanda sopra, io svicolo. Cribbio!!!!
L'articolo si chiude con la Coneroblu che esalta la sua capacità di costruire strutture turistiche. Bene, a questo punto chiedo a Patrassi (ma anche alla Coneroblu) un link verificabile dove noi stolti cittadini si possa andare tranquillamente a prendere atto dell'operato trascorso, in campo dell'edilizia turistica, da parte degli investitori russo/americani. Se Patrassi me lo manda, io lo metto nel banner laterale del blog. Consultabile a tutti.
Questo post sarà forse letto tra le 1200 e le 1500 volte. Questa è la media recente delle letture dei post. Per cui, nella bilancia dell'informazione, sarà una pagliuzza che si oppone alla trave. Una pagliuzza quasi insignificante. Che però darà fastidio a qualcuno.
Io mi permetto di chiudere questo post dando un consiglio allo stesso Patrassi.
Certi articoli possono scatenare un effetto opposto. Quando il giornalista diventa così enfaticamente predisposto a tessere le lodi di una sola parte su un determinato e importante argomento, ignorando e quasi deridendo il resto del globo che può dissentire dalle sue tesi, ottiene l'effetto opposto.
Fa semplicemente incazzare la gente.
Che paura avranno del referendum? Vincerebbero ad occhi chiusi ed avrebbero legittimato un colpo di mano col volere popolare.
RispondiEliminaMi segno pure il nome di Patrassi tra quelli a cui andare a bussare quando si tutti si lamenteranno del prossimo hotel House
RispondiEliminaChissà che ne pensa Rovazzani. Un altro con lo specchietto retrovisore: si preoccupa dei vecchi irrisolvibili Hotel House, mica di quelli futuri.
EliminaSignori, la risposta richiede coraggio e determinazione: chi compra i giornali non compra più il Corriere Adriatico. Non è una violazione di legge. Ci si abitua a leggere un altro giornale e magari lo si scopre anche più interessante.
RispondiEliminaTutte le altre seghe mentali sono solo aria fritta.
Chapeau.
RispondiEliminaChe schifo, non si può tollerare un interesse del genere. Ma l'opposizione che cavolo fa? Offre il lato b e basta? Mi meraviglio (in verità non poi così tanto..,almeno per quanto riguarda i cronisti leccac. locali) dei redattori del corriere.
RispondiEliminaO Frà soccapito ve facete fa' nandro Hotel House e glie sbattete pure le ma'
RispondiEliminaCom'è possibile che ci sia ancora qualcuno che pensi che il rilancio turistico o lo sviluppo si ottengano spargendo metri cubi di cemento, invece di tutelare il territorio, migliorare i servizi, mettere i cittadini e i turisti al primo posto?? Se veramente vogliono dare lavoro a qualche centinaio di persone, sistemino la spiaggia, curino i parchi e il paese, facciano piste ciclabili, combattano la delinquenza, diano agevolazioni a chi vuole riconvertire tutti gli immobili fantasma che abbiamo, compresi gli scheletri incompiuti che ci accolgono all'entrata del paese!! Ma basta con gli interessi delle lobby a discapito dei cittadini!! Quando lo capiremo che il turismo si basa sulla qualità della vita e dei servizi offerti, non su inutili nuove costruzioni per ipotetici ricconi!!??? Prima rendiamo appetibile il paese, poi se ne riparla!
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