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lunedì 20 marzo 2017

BURCHIO 2 - C'E' IL SI ALLA VARIANTE

E' finita 12 a 5. Con la variante che è passata al vaglio di un Consiglio Comunale impegnato in una seduta di circa due ore e venti minuti. Piena di interventi interessanti da parte di tutti quelli che hanno preso la parola. Narrare due ore e 20 minuti di Consiglio Comunale non è impresa facile.
Provo a farlo. Non privandomi, come al solito, della possibilità di estendervi miei commenti (eh si, questo è il mio blog) su ciò che è stato riferito.
Nei giorni prossimi se mi perverranno,  (li ho richiesti ai consiglieri) pubblicherò gli interventi di ogni persona che oggi ha preso la parola. Compreso il Sindaco, ovviamente, se riterrà opportuno inviarmi una copia del suo intervento iniziale.
Per il momento vado a braccio e mi addentro nella narrazione.

Alle 18 e 10 minuti ha preso la parola il Sindaco. Ed ha iniziato a relazionare sulla variante. Ha subito ovviamente enfatizzato come non si possa lasciarsi sfuggire un investimento di 60 milioni di euro. Ha riferito che grazie ad idonea consulenza del Prof Avv. Sannino Mario nel dispositivo della variante si sia tenuto ovviamente conto dei rilievi posti dal Consiglio di Stato con la sua sentenza dell'Aprile 2016. Ha specificato come lo sviluppo urbanistico del Comune sia ovviamente prerogativa della Amministrazione Comunale che ritiene questa variante come un completamento del tessuto urbano in quella zona di paese. Ha ribadito come grazie all'adozione della variante propedeutica ad un futuro progetto di struttura ad uso turistico la società proponente (Coneroblu) debba conseguentemente incollarsi opere pubbliche (come le fognature) per centinaia di migliaia di euro. Ha parlato del perché la scelta ricada proprio in quella collina spiegando che sono i proponenti privati a scegliersi il posto su terreni di loro proprietà e il Comune non può obbligarli ad edificare strutture turistiche nelle molte zone (alcune vista mare) che sono già state oggetto di variante urbanistica e sarebbero pertanto "pronte all'uso".
Il sindaco Mozzicafreddo ritiene la variante che stasera è stata approvata propedeutica allo sviluppo dell'economia locale. Porto Recanati non è un polo industriale, ha detto, e l'unico sviluppo cittadino possibile al fine di migliorare la nostra economia locale è quello inerente il versante turistico. Di qui la sua fiducia (e quella della sua maggioranza) al progetto imprenditoriale/turistico della Coneroblu.
Ha poi specificato come questa variante, di fatto, diminuisca nella totalità dell'intero tessuto cittadino la metratura quadrata rispetto al PRG vigente. Ha posto l'accento sul fatto che la variante pone fine al contenzioso (come scritto in delibera) in corso con la Coneroblu per via del precedente procedimento conclusosi con la sentenza del Consiglio di Stato.
Il suo intervento si è chiuso con il riferire della affidabilità della Coneroblu. Specificando che i terreni di Maresca sono pari allo "zero virgola" di quelli interessati a variante.
In sede di replica agli interventi di Loredana Zoppi e Giancarla Grilli (dei quali poi riferirò) ha specificato come sulla Coneroblu sono state avviate delle indagini nel 2014/2015 che non hanno portato a nessun risultato (evidentemente tutte le Procure d'Italia così gli hanno riferito) e ha aggiunto che non è lui di certo che si deve occupare da dove provengano i soldi degli investitori. Che passeranno per le  banche e saranno magari ispezionate dai relativi organi di controllo (Banca d'Italia).

Due annotazioni mie su questa prima parte di quanto il sindaco ha riferito:

1)   E' vero che Maresca ha una quota risibile di terreni interessati alla variante. Ma è anche vero che la sua attuale consorte (Cristina Vergari) stando per lo meno a quanto verificabile alla data del Settembre 2014  in qualità di socia con il 50% delle quote  della Società La Collina SRL ha stipulato un contratto di "permuta cosa futura" con la stessa Coneroblu che prevede ad approvazione definitiva della variante (permuta cosa futura)  il passaggio di svariati lotti di terreni per un importo pari a 1.950.000 euro. (qui trovare l'articolo di Cronache Maceratesi che narra la vicenda)
Per cui dire che Maresca c'entra poco quando sua moglie c'entra molto,  è cosa che, a mio modo di vedere, deve essere puntualizzata.

2)  Il sindaco si è a mio modo di vedere contraddetto.  Prima ha sostenuto  che sono state effettuate indagini sulla Coneroblu e che non è stato trovato nulla di compromettente a riguardo. Facendoci dunque capire che dalle parti dell'Amministrazione non sono mica sprovveduti ed hanno fatto tutte le verifiche del caso.  Poi però ha riferito che "non è un suo problema verificare da dove arrivino i soldi che finanzieranno il progetto", senza i quali, ovviamente,  lo stesso progetto non si potrà realizzare. Insomma, a quanto riferito da Mozzicafreddo, sappiamo che la Coneroblu è società seria. Ma dei capitali che permetteranno alla stessa Coneroblu di realizzare l'opera "nun ce ne frega nulla".
Amen.

Mozzicafreddo, nei suoi due interventi ha poi specificato come questa variante non sia, di fatto, un atto irreversibile. Nel senso che se le cose dovessero andare male e la società dovesse avere difficoltà di qualsiasi tipo nel realizzare il progetto, nulla vieta che si torni indietro nella decisione presa oggi e che sarà presumibilmente ratificata nei vari conseguenti passaggi in Consiglio Comunale.
Ha esaltato in più parti del suo discorso i risvolti occupazionali che il progetto, a suo dire, potrà portare. Specificando che da ogni parte della popolazione gli giungano richieste di lavoro in questo momento di perdurante crisi economica della nostra società.
Un ultimo appunto lo ha fatto sul Business Plan che da parecchi giorni sulle colonne di questo blog sto richiedendo ai proponenti di voler rendere pubblico. In pratica ci ha detto che lui non ne è in possesso e pertanto non lo ha ancora studiato. Ma è ovviamente certo che la Società lo abbia redatto e ne sia certamente in possesso. Per cui, vedremo se un giorno potremo valutarlo tutti insieme.


LE OPPOSIZIONI

Prima annotazione: tutte le opposizioni si sono dimostrate fermamente contrarie alla adozione di questa variante. Lo hanno fatto argomentando a lungo. Con interventi che spero comunque di poter rendere pubblici nei prossimi giorni (se i consiglieri me  li faranno avere).

La prima a parlare è stata Giancarla Grilli di Città Mia. E ci è andata giù dura. Giancarla ha evidenziato vari aspetti: i pareri non concomitanti della archeologa al progetto (dieci anni fa sosteneva il contrario di quello che sostiene ora che è archeologa "di parte"). Ha altresì fatto notare come si stesse di fatto procedendo in una adozione di una variante senza che il contenzioso frutto del precedente iter giudiziario conclusosi con la sentenza del CDS sia stato mai chiuso.

Qui, a mio modo di vedere,  una annotazione bisogna farla. Nella delibera di adozione della variante l'amministrazione scrive che la Coneroblu rinuncerà ad ogni contenzioso in essere  in caso di approvazione del provvedimento propedeutico alla costruzione del Resort.
"La cosa è scritta", ripeteva la Ubaldi a microfoni spenti.
Vero, la cosa è scritta. Ma vi faccio un esempio.
Se siete coinvolti con la vostra auto in un incidente stradale dove la controparte ha la colpa piena, alla assicurazione cosa gli mandate? Un CID nel quale le due parti, con un atto dal valore legale, si accordano sulle modalità dell'incidente stabilendo le rispettive colpe, oppure gli mandate una vostra dichiarazione nel quale garantite che la colpa è dell'altro?
Provate a scegliere questa seconda opzione e vedete se l'assicurazione vi rimborsa....

In sintesi. E' si vero che nella delibera di adozione l'Amministrazione ha scritto che la Coneroblu si impegna a rinunciare a ogni contenzioso passato. Ma per lo meno un impegno scritto da mostrare in Consiglio Comunale firmato dai responabili della Coneroblu e attestante in modo palese questa volontà,  lo si poteva pretendere, ottenere e esibire. A garanzia di tutti.
Abbiamo capito degli ottimi rapporti tra amministrazione e Coneroblu. Ma al resto della popolazione e a chi non crede nel progetto e a chi lo propone per mille motivi,  chi li garantisce?
Una amministrazione è di tutti. Non solo della parte che si assume i rischi di queste decisioni. E' la collettività come principio di bene pubblico che si deve tutelare. Così procedendo che tipi di tutele abbiamo?

Giancarla Grilli (lo ripeto, spero nei prossimi giorni di poter ospitare il suo intervento) ha poi di fatto messo in allarme i consiglieri di maggioranza sui rischi che si stavano assumendo votando  quello che lei ritiene di fatto un garbuglio giuridico niente male. Contenziosi non risolti e adozione a mo' di regalo di una ulteriore variante. Tutta cosa di una certa gravità a detta della Consigliera di Città Mia.

Ha poi preso la parola  Loredana Zoppi (UPP)  e c'è andata giù con il machete. Il suo intervento (anche questo spero di ospitarlo tra domani e dopodomani) ha evidenziato una serie di criticità che il gruppo UPP ritiene accentuate e non risolte con l'adozione del provvedimento.
Di fatto, ha specificato, questa variante non prevede oneri da sostenere a carico del proponente ( i cosidetti oneri di urbanizzazione). Ovvero quel do ut des che normalmente le amministrazioni prospettano al privato in fase di approvazione di questi provvedimenti. Anche Loredana Zoppi ha specificato come, a suo dire, fosse assurdo procedere mentre non si era ancora risolta la vicenda giudiziaria successiva alla Sentenza (definitiva) del Consiglio di Stato.
Sia la Zoppi che la Grilli hanno posto l'accento sul fatto che il tutto fosse gestito con una inspiegabile fretta. Si approvava la variante quando ancora la Regione non ha emesso i decreti attuativi alle osservazioni al PAI elaborate dall'Autorità di Bacino (che ha classificato  un buon 30-40% della collina del Burchio come R3 - rischio idrogeologico elevato). La Zoppi ha conseguentemente formalmente diffidato i consiglieri di maggioranza ad adottare la variante. Mettendoli di fronte a future responsabilità di questa scelta che giudica scellerata.

E' stato poi il turno di Alessandro Rovazzani. Il suo intervento è stato altrettanto perentorio. Un No motivato proprio con la classificazione del PAI (R3)  su quella collina. Qui si è aperto un siparietto divertente. Rovazzani ha guardato in faccia tutti i consiglieri di maggioranza, quasi minacciando di volerli interrogare sui vari aspetti del provvedimento che andavano ad approvare. E imputando loro una (certa) impreparazione sulla materia. Ha reagito stizzito a questo atteggiamento il consigliere di maggioranza Attaccalite. Ne è nato un alterco. Poi sedato dal sindaco.
Rovazzani ha mostrato al pubblico presente la mappa elaborata dal PAI della zona. Evidenziandone i tratti interessati dalle zone franabili. Ed ha sottolineato come a suo dire fosse assurdo costruire sopra o nelle immediate vicinanze di terreni che l'autorità di Bacino giudica ipoteticamente franosi.
Alessandro Rovazzani ha poi specificato che il suo movimento non è ideologicamente contrario a strutture di questo tipo propedeutiche ad uno sviluppo dell'economia turistica locale. Ma farle proprio in quella zona è azione da irresponsabili.

Ha concluso gli interventi dell'opposizione il Consigliere Sauro Pigini del Movimento Cinque Stelle. In larga parte ha ribadito concetti espressi dai suoi colleghi di minoranza. Ha enfatizzato come in campagna elettorale nessuno, dalle parti della maggioranza, avesse mai avuto il coraggio di parlare esplicitamente di una riproposizione della variante del Burchio. Ha specificato come queste politiche urbanistiche siano di fatto ormai "superate" e non garantiscano il bene della collettività.
Ha ribadito il suo NO secco al progetto e alla variante. Come per gli altri, anche per Sauro Pigini se mi manderà il suo intervento lo pubblicherò.

Ha chiuso Giovanni Giri. Specificando e ribadendo in modo più articolato concetti già ribaditi da Rovazzani, Grilli e Zoppi. Ha fatto capire come la variante nel suo complesso sia un bluff. Perché rende edificabili zone contaminate di verde. E retrocede ad agricole zone attualmente edificabili che non interessano e mai avrebbero interessato il mercato degli imprenditori edili.
Per cui a suo dire la diminuzione di mq in variante è solo fittizia, appunto.

Praticamente tutti i consiglieri hanno fatto riferimento agli articoli degli ultimi giorni sul Corriere Adriatico  di Patrassi. Giudicandoli  una sorta di spot per l'amministrazione. Insomma una tipologia di stampa poco credibile e disposta a magnificare l'operato del potente.
Ma questo possiamo dire che lo sapevamo.

L'ultimo intervento è stato della Capogruppo per Insieme Alla Gente Pina Citaroni. La quale ha riferito che questa amministrazione ha sempre creduto in questo progetto. E ha specificato che gli 11 consiglieri sono informatissimi sui vari aspetti che riguardano la variante e gli investitori.
Liberi di crederlo o di non crederlo. Fate voi.

Tanto si fa subito a verificarlo. Se vi ritenete informati su questa cosa, la prima volta che incontrate un consigliere di maggioranza fermatelo. Fategli alcune domande. E vedete se e cosa vi risponde.

E' la prova del nove. E non costa nulla.

Mi scuso se in alcuni casi nel narrare il Consiglio Comunale sono stato sintetico. Scrivere questi post non è affatto semplice. Ho fatto del mio meglio.
Considerazioni personali incluse.

P.S. Rimango a disposizione per chi vorrà inviarmi i suoi interventi per la successiva pubblicazione. Ovviamente incluso quello del sindaco e della Consigliera Citaroni.

Ultimissima annotazione: per tutto il Consiglio Comunale il Sindaco, in perpetuo lapsus freudiano, ha riferito che la sua amministrazione, nel controllo dell'iter procedurale della variante che si stava approvando, aveva il "cerino in mano" (lui intendeva il controllo della situazione).

Il dizionario del Corriere della Sera alla espressione "cerino in mano" rivela:

L'epressione "restare con il cerino in mano" significa rimanere nella situazione di potere essere biasimato e incolpato da tutti per qualcosa che è successo. Il cerino rappresenta la prova di colpevolezza di colui che ha appiccato l'incendio.

Speriamo che questo lapsus non sia di cattivo auspicio per Mozzicafreddo e la sua maggioranza....









16 commenti:

  1. Il sindaco ha sottolineato che ci tiene molto a rimanere " col cerino in mano..." degno di paperissima !

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  2. Il Sindaco, dunque la giunta ha dichiarato: Ma dei capitali che permetteranno alla stessa Coneroblu di realizzare l'opera "nun ce ne frega nulla". Ah, sì! Secondo Voi questo è una citazione di responsabilità? E se un bel giorno arrivasse la Guardia di Finanza e sottoponesse a sequestro la zona per odore di riciclaggioi, che si fa come le incompiute di Lanari & Co.? Caspita che professionalità e di tutela del bene cittadino.

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  3. La cosa più sconcia alla quale abbia mai assistito nella mia vita, immediatamente dopo la conferenza stampa su gli sfollati di novembre.

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  4. E invece io spero che al primo mattone piantato caschi la collina con tutta la giunta comunale al seguito

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    1. Invece ,anche se il progetto non piace, spero proprio che la collina non venga giù, caro ano delle 00.30.Ma come cazzo ragioni!

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  5. Sono loro al comando e hanno il potere di decidere...Grazie ai nostri concittadini che per pura amicizia, affetto o semplice riconoscenza hanno messo il nome del candidato sulla scheda elettorale quindi ora ha una sedia da riscaldare e, quello che è più grave, senza competenza,senza obiettività​, senza conoscenza approfondita può decidere. Non è colpa loro... è vostra... Grazie ai geni della matita....

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    1. Tu perché hai competenze,obiettività e conoscenze approfondite che scrivi questo vero?

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    2. Competenze, obiettività e conoscenze cose che invece hanno o hanno avuto i vostri amici di Upp nell'anno che hanno avuto in mano il potere. Competenze,obiettività e conoscenze che hanno o anno avuto quelli del PD (città mia) che negli ultimi venti anni sono rimasti sempre (loro si) con il cerino in mano. Non vorrei dimenticare pacco che hanno un rappresentante che se ha capito lui i documenti del burchio significa che tutti i rappresentanti della maggioranza li hanno capiti. Non dimentico neanche i 5 stelle ai quali se domandi dove sta il burchio neanche lo sanno.

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    3. Come cazzo ragionate??? Prima di tutto non mi sono mai candidato perché ritengo che bisogna essere all'altezza del ruolo che si va a coprire, ed io non lo sono...Per voi lo è di sicuro magari chi è stato un gran marinaio, oppure un portiere, ma anche un bravo finanziere o tassista.. Grande esperienze e competenze! Qui si tratta di un'opera inutile, un investimento al quanto discutibile e di un insistenza sul luogo assolutamente incomprensibile. Contenti voi! E fate sto cazzo di Burchio che ormai ci avete rotto!

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  6. Rilasciare una concessione ad un privato che ha pendente una causa con il comune. Saggio.
    Aspettarsi un investimento di 60.000.000 di euro da una ditta con 10.000 euro di capitale sociale di cui versati 2.500. Saggio.
    Grazie a questa amministrazione comunale per la guida illuminata che ci concede

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  7. Difronte a tanta sfacciataggine ed irresponsabilità CHE DIO CI AIUTI !

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  8. La Citaroni che gridava commossa "la maggioranza ci crede!". Un atto di fede al di sopra della volontà della maggior parte dei portorecanatesi e delle sentenze definitive contrarie. Complimenti!

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  9. Ok, archiviato il consiglio e la delibera scellerata. Annotate le ferme proteste dell'opposizione, e ora? Che si fa?

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    1. Si raccolgono le firme contro. Più del 23% dei portorecanatesi, spero.

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  10. Assordante e sconvolgente IL SILENZIO DELL'INNOCENTE

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